Il Corpo Forestale dello Stato rischia di scomparire
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- Venerdì, 01 Agosto 2014
Prevenzione e repressione degli incendi boschivi; soccorso sulle piste da sci; sorveglianza dei Parchi Nazionali; repressione dei reati connessi al traffico di rifiuti e delle frodi agroalimentari: quasi 200 anni di storia del Corpo Forestale stanno per affluire nella Polizia di Stato. La decisione del governo però non sembra convincere i Forestali. Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non eletto da nessuno, assieme al suo entourage, ha provato a motivare la scelta con fantomatiche consultazioni 2.0 che hanno coinvolto online i cittadini. Secondo i forestali, però, nel report della consultazione non c’è alcuna traccia di richieste di soppressione del Corpo. Ancora più strano appare il fatto che non venga minimamente menzionato il Rapporto Eurispes 2013, che vede il Corpo Forestale al primo posto per gradimento tra le Forze di Polizia. Possibile che i 7620 Forestali italiani, meno, cioè, dei Vigili urbani di Roma, pesino nel bilancio dello Stato così tanto da rendere necessario il loro riassorbimento nella Polizia di Stato? Contro tale operazione è stata lanciata una raccolta firme online. “Non si cancellano con un tratto di penna 192 anni di storia del glorioso Corpo Forestale dello Stato” si legge nella petizione indirizzata al premier Matteo Renzi.
Eppure, il Disegno di Legge sulla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione dello scorso 10 luglio, all’articolo 7 comma 1, sembra parlar chiaro: “assorbimento delle funzioni di polizia del Corpo Forestale dello Stato in quelle delle altre forze di polizia e delle amministrazioni locali, ferma restando la garanzia degli attuali livelli di presidio dell’ambiente e del territorio e la salvaguardia delle professionalità esistenti”. Dalla lettura del provvedimento, non si capisce come avverrà la redistribuzione delle competenze attualmente esercitate dal Corpo, unica Forza di Polizia dello Stato specializzata nella difesa del patrimonio agroforestale italiano e nella tutela dell’ambiente, del paesaggio e dell’ecosistema. I pericoli dell’eventuale accorpamento o di un possibile vulnus giuridico potrebbero portare a un’inutile e improduttiva sovrapposizione. I forestali sarebbero in grado di occuparsi di servizi riguardanti l’ordine pubblico? E gli agenti di Ps come se la caveranno nella difesa del patrimonio ambientale italiano? Il 90% del bilancio complessivo del Corpo Forestale, infine, viene impiegato per i costi del personale. In quest’ottica il suo assorbimento da parte della Polizia apporterebbe un risparmio davvero esiguo. Con l’unica conseguenza di sciogliere l’unica forza qualificata nel settore ambientale ed agroalimentare. (fonte www.lultimaribattuta.it)