Nel mese di Agosto avevamo presentato, per il tramite dell'On. Renata Polverini, un'interrogazione a riposta scritta indirizzata al Ministro del Lavoro, sulla "controversa" questione del trattamento pensionistico dei ruoli tecnici. Nei giorni scorsi è giunta la risposta (in allegato).
Circolari I.N.P.S. n.42 e n. 43 del 21 marzo 2013, recanti nuove modalità di presentazione e consultazione telematica in via esclusiva delle istanze per la pensione indiretta, reversibile e di privilegio indiretta, per il pagamento dei ratei di pensione, per la variazione delle modalità di riscossione della pensione o di richiesta trasferimento del pagamento della pensione all'estero nonché delle istanze per il riscatto di periodi o servizi ai fini dell'indennità di
buonuscita per il personale dipendente delle amministrazioni statali.
Roma, 6 feb. - (Adnkronos) - ''Esprimiamo soddisfazione per il fatto che non verra' adottato il nuovo regolamento della riforma delle pensioni al comparto sicurezza-difesa''. E' quanto si legge in una nota del Coordinamento Sicurezza Ugl, organo che riunisce i lavoratori di Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco. "In caso contrario si sarebbe trattato di un modo di agire scorretto, perche' questioni di questo tipo non devono essere affrontate da un Parlamento ormai sciolto, e perche' il regolamento di armonizzazione pensionistico del comparto, cosi' come proposto, oltre a penalizzare migliaia di professionisti della sicurezza e la loro specificita', avrebbe creato problemi insuperabili per l'organizzazione operativa'', prosegue la nota. ''Spiace constatare - conclude il comunicato - come da parte del governo sia mancata ancora una volta la volonta' di andare incontro alle esigenze di lavoratori che si occupano della sicurezza dei cittadini e delle istituzioni''.
"Il governo dimissionario ha inviato, lo scorso 4 Febbraio, ad un Parlamento sciolto un inaccettabile parere sull'applicazione al comparto sicurezza-difesa della riforma delle pensioni. Si agisce in un modo estremamente scorretto. Tali questioni devono essere affrontate in una ulteriore fase e dalle nuove Camere. Denunciamo questo modo di procedere da parte dell'Esecutivo Monti, che non ha alcuna legittimità ad intervenire in una materia così delicata ed alla vigilia delle elezioni. Pretendere di introdurre nuove regole fuori tempo massimo senza un approfondito esame da parte del Parlamento, è cosa assolutamente inaccettabile". E’ quanto afferma il Coordinamento Sicurezza UGL, organo che riunisce i lavoratori di Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco.
In esito all'incontro svoltosi a Palazzo Chigi il 21 settembre u.s., pubblichiamo di seguito le linee di intervento illustrate dal Ministro Fornero alle organizzazioni sindacali.
Di seguito la Diramazione Generale del Servizio IV - Divisione 15^ - inerente "precisazioni sulla decorrenza dei trattamenti pensionistici".
Per coloro che matureranno i requisiti minimi per la pensione a decorrere dal 2011, l’accesso al pensionamento avverrà decorsi 12 mesi dalla maturazione dei requisiti (c.d. finestra mobile) come stabilito dall’art. 12 del decreto legge n. 78 del 2010, convertito nella legge n. 122 del 30 luglio 2010, ad eccezione del personale del comparto scuola. L'INPDAP ha definitivamente chiarito che lo slittamento è applicabile anche al personale del comparto sicurezza e difesa per il quale non esiste invece alcuna deroga di legge. Di seguito la nota di risposta ai quesiti avanzati sul tema dalle sedi locali dell'istituto previdenziale.
Con l'emanazione della circolare Inpdap n. 18 del 8/10/2010, abbiamo la conferma che la c.d. "specificità" è stata di nuovo disattesa, anche se permangono tuttora molti dubbi d'interpretazione sull'applicabilità del D.L. n. 78/2010, convertito in Legge n.122/2010. Nei prossimi giorni si svolgerà presso il Ministero della Difesa, una riunione tecnica, per discutere sulla circolare Inpdap n. 18 e sulla sua applicabilità al Comparto Sucurezza-Difesa. Esaminando la circolare in questione emerge, che chi matura i requisiti minimi per il collocamento a riposo entro il 31/12/2010, avrà accesso alla pensione con le stesse modalità di oggi, anche se poi andrà in pensione nel 2011. Mentre chi matura i requisiti minimi a partire dall' 1/1/2011, avrà accesso al trattamento pensionistico un anno dopo esatto.
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