SCIPIO: NON SOTTOVALUTARE UNICA FORZA SPECIALIZZATA CONTRO REATI AMBIENTALI
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- Mercoledì, 29 Ottobre 2014
(AGENPARL) – “Il dibattito sulla riorganizzazione del sistema sicurezza e, in particolare, su un eventuale accorpamento del Corpo Forestale dello Stato ad altre Forze di Polizia, necessita di informazioni precise e dati esatti, altrimenti si rischia di confondere sia i cittadini sia le stesse Istituzioni sul reale valore dell’unica polizia veramente specializzata nella repressione dei reati ambientali oggi esistente nel nostro Paese”. Lo dichiara in una nota il segretario nazionale dell’Ugl Corpo Forestale dello Stato, Danilo Scipio, che commenta un articolo pubblicato oggi dal quotidiano ‘La Stampa’ precisando che “i dirigenti del Corpo sono 111 su un organico complessivo di 7593 unità, quindi, un numero assolutamente in linea con le altre Forze di Polizia; inoltre, i comandi regionali sono 15 e non 20, perché il Corpo è dislocato strutturalmente solo nelle Regioni a statuto ordinario e, infine, i molteplici compiti che i forestali sono chiamati a svolgere sono demandati dalle leggi e non da una loro libera iniziativa”.
Per il sindacalista “è un errore sostenere che il Corpo ‘disperde le su forze su innumerevoli tavoli’ perché, ad esempio, oggi ad occuparsi di biodiversità sono essenzialmente operai che nulla hanno a che vedere con le donne e gli uomini in divisa e che, quindi, non fanno parte delle nostre dotazioni organiche. E’ inoltre sconcertante – continua – che alcune organizzazioni di categoria non siano nemmeno in grado di chiarire che lo spegnimento aereo degli incendi è di competenza statale e che il personale di volo del CFS ha un’operatività dieci volte superiore a quella dei Vigili del Fuoco”. “Nessuno vuole negare la necessità di una riorganizzazione interna, lo sa bene anche il Capo del Corpo, che ha preannunciato di voler risolvere tutti i casi simili a Prato chiudendo i comandi provinciali che sovrintendono a poche stazioni, anche se i numeri corretti di quella Provincia sono ben altri, e cioè 1 dirigente per 12 addetti e non ‘9 dirigenti per 4 agenti’ come riportato nell’articolo”. “La distribuzione territoriale del personale e alcune regole interne vanno senz’altro migliorate, anche se chi oggi le critica le ha utilizzate per tornare nella sua amata Umbria. Trovo singolare – conclude Scipio – che la classe politica di un Paese come l’Italia, flagellato dai reati ambientali e dall’evasione fiscale, proponga di accorpare il Corpo Forestale alla Polizia di Stato e la Guardia di Finanza ai Carabinieri anziché incentivare il loro operato”.