Madia: addio al Corpo forestale, le forze di polizia diventano 4
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- Martedì, 17 Marzo 2015
(AGI) - Roma, 17 mar. - I corpi di polizia passeranno da 5 a 4 e dagli accorpamenti-assorbimenti almeno per ora resta fuori la polizia provinciale. E' quanto emerge dalla seduta della commissione Affari costituzionali che ha approvato un emendamento del relatore all'articolo 7 della delega sulla P.A.. A chiarire che la riduzione sara' limitata a quattro e' stata il ministro Marianna Madia. Sara' il Corpo forestale ad essere assorbito nelle altre forze. "Oggi in Italia operano circa 305mila addetti alla pubblica sicurezza: e tra i 105mila dei Carabinieri, i 95mila della Polizia di Stato e i 38mila della Penitenziaria in effettivo servizio, e' molto singolare che il governo pensi di risolvere il problema eliminando le 7mila unita' del Corpo forestale". Il segretario nazionale dell'Ugl Corpo forestale dello Stato commenta cosi' il via libera della Commissione Affari Costituzionali del Senato all'emendamento del relatore Pagliari. "Nonostante le rassicurazioni e gli emendamenti di ogni partito politico volti a salvaguardare la piena autonomia operativa del Corpo - chiarisce Scipio - nessun parlamentare evidentemente e' stato in grado di resistere ai diktat governativi e a far scongiurare la sciagurata ipotesi dell'accorpamento nella Polizia di Stato. Abbiamo aspettato pazientemente di far comprendere alla politica il grave errore che si stava compiendo, un errore nei confronti dell'Italia, del nostro patrimonio naturalistico e agroalimentare, ma e' evidente che l'esigenza dello spot ha prevalso sulla logica e il buonsenso. Anche oggi, infatti, il presidente del Consiglio ha dichiarato nuovamente di voler ridurre le forze di polizia, il problema e' che lo si sta facendo nel peggiore dei modi". "La situazione paradossale che si verra' a creare - conclude il sindacalista - e' che se dovesse sparire il Corpo forestale dello Stato rimarrebbero comunque 5 Corpi forestali delle regioni a statuto speciale. Questo per dare il senso della razionalita' del disegno che si sta perseguendo".
Dopo i numeri sui caschi arriva l’accorpamento
Non trovano pace le forze dell’ordine: dopo la proposta di schedare poliziotti e carabinieri con il numero sul casco, ecco l’annuncio del premier: cinque corpi di polizia sono troppi. Insomma si va verso l’accorpamento, per il momento, della Forestale, poi si vedrà. E intanto sembra aver ricevuto un decisa battuta di arresto l’iter del ddl per mettere il numero identificativo sui caschi degli agenti, durante le manifestazioni e, più generalmente, in ogni servizio. Il provvedimento, in Commissione Affari Costituzionali, è passato in secondo piano per fare spazio alle disposizioni sulle banche. E se ne potrebbe tornare a parlare tra molto tempo. Comunque tra volanti e gazzelle che rischiano di restare a secco e attrezzature sempre più datate, l’attenzione dell’esecutivo sembra tutta focalizzata su come risparmiare. «Di fronte a ciò che sta avvenendo, nell’ambito delle grandi riforme che stiamo vivendo, un pezzo del ragionamento riguarderà anche voi», così ha parlato il premier Renzi, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola superiore di Polizia». E ancora: «Siamo tutti d’accordo che dobbiamo andare verso una sempre maggiore interazione delle forze di polizia. Dopo la riforma della pubblica amministrazione dubito che saranno ancora 5 le forze di polizia, noi stiamo lavorando ad un pezzo di riforma che riguarderà anche voi». Un brivido è passato nella schiena di molti, perché, nell’era della globalizzazione «accorpamento» è sinonimo di tagli, talvolta selvaggi. Il de profundis, per il momento sarà per il Corpo Forestale. I corpi di polizia, infatti, passeranno da 5 a 4 e dagli accorpamenti- assorbimenti, almeno per ora, resta fuori la polizia provinciale. Tanto è emerso dalla seduta della commissione Affari costituzionali che ha approvato un emendamento del relatore all’articolo 7 della delega sulla pubblica amministrazione. A chiarire che la riduzione sarà limitata a quattro è stata il ministro Marianna Madia. Sarà il Corpo Forestale ad essere assorbito nelle altre forze. Comunque l’idea di intervenire in questo settore è stata accolta in maniera non univoca. «Le parole del premier Matteo Renzi sulla riforma del comparto sicurezza e la riduzione delle forze di polizia sono apprezzabili - ha commentato Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap - Un anno fa sembrava una cosa impossibile, oggi su quella che è una battaglia storica del nostro sindacato siamo riusciti a convincere anche il presidente del Consiglio». «Si conferma un’importante e significativa inversione di tendenza in materia di sicurezza pubblica», scrive in una nota il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Lorena La Spina. «La sicurezza assume finalmente un ruolo centrale - spiega - quale fattore indispensabile allo sviluppo economico-sociale ed alla crescita del nostro Paese. E questo, oltre ad esser stato chiaramente indicato all’interno del Def, viene oggi testimoniato da una serie di azioni concrete, fortemente volute dal ministro dell’Interno». «A chi plaude all’idea di Renzi di ridurre a cinque i corpi di polizia - ha commentato il senatore di Fi Maurizio Gasparri - io dico: attenzione. La sua idea non è razionalizzare, ma tagliare, come dimostra la chiusura di presidi di sicurezza, il blocco del turnover e risorse ormai ridotte al lumicino. Anche i sindacalisti che gli danno credito sbagliano, perché rischiano di avallare una politica di tagli. Renzi, piuttosto, invece che avventurarsi in campi sui quali mostrerebbe una volta di più la sua incompetenza, dica parole chiare sulla proposta di legge che tra poco sarà discussa in Senato sul numero identificativo. Se sta veramente dalla parte delle forze dell’ordine deve dire no a chi vuole paralizzare l’azione di poliziotti e carabinieri. Il Viminale ha preso tempo. Pretendiamo di sapere lui che ne pensa». Danilo Scipio, segretario Nazionale dell’Ugl-Corpo Forestale dello Stato spiega che «oggi in Italia operano circa 305mila addetti alla pubblica sicurezza: e tra i 105mila dei Carabinieri, i 95mila della Polizia di Stato e i 38mila della Penitenziaria in effettivo servizio, è molto singolare che il governo pensi di risolvere il problema eliminando le 7mila unità del Corpo Forestale». (fonte Il Tempo.it)