Corpo Forestale, Scipio (Ugl): nostra "Guerra" per salvare il Corpo non è finita
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- Giovedì, 06 Agosto 2015
(AGENPARL) – Roma, 06 ago 2015 – Abbiamo letto il comunicato in data odierna del Capo del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone che si complimenta con il Governo per l’accorpamento del Corpo con l’Arma dei Carabinieri. Ne parliamo con Danilo Scipio, Segretario Generale dell’Unione Generale Lavoratori Federazione Nazionale Corpo forestale dello Stato.
Domanda. Allora, Segretario, ormai il Corpo forestale dello Stato è finito?
Danilo Scipio. Assolutamente no. E’ stato approvato il testo della legge delega che, nell’ambito della riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, prevede un “eventuale” accorpamento del Corpo forestale dello Stato in una altra forza di polizia. La permanenza nel testo finale della parola “eventuale” dimostra le difficoltà che il Governo e il Parlamento hanno nel portare avanti una operazione di questo tipo, ancor di più se tenteranno di far passare coattivamente il personale dall’ordinamento civile a quello militare. Pertanto la nostra guerra per salvare il Corpo non è finita, ma continua e sarà sempre più aspra.
Domanda. Ma lei perché ritiene che questo eventuale accorpamento sia sbagliato?
Danilo Scipio. Perché qualora l’accorpamento dovesse concretizzarsi effettivamente, il danno al Paese sarebbe enorme, sia in termini ambientali che economici, come hanno evidenziato a più riprese anche magistrati, associazioni ambientaliste ed animaliste, cittadini e varie personalità; verrebbe a mancare, infatti, l’unica forza di polizia specializzata nella repressione dei reati ambientali; le forze di polizia generaliste non ottengono in campo ambientale gli stessi eccellenti risultati del Corpo forestale dello Stato. La stessa Unione Europea invita ad avere una forza di polizia specializzata che si occupi esclusivamente dell’ambiente e dei reati perpetrati a danno di quest’ultimo.
Domanda. Quali conseguenze ci sarebbero con questo accorpamento?
Danilo Scipio. Sarebbe un vero e proprio regalo alle ecomafie e ai poteri forti, perché ci sarebbe una sicuro allentamento dei controlli sul traffico illecito dei rifiuti, degli animali e delle piante protette, sull’agro pirateria, sugli incendi; per svolgere le competenze tipiche delle polizie a competenza generale il personale verrà sicuramente distratto dai temi ambientali.
Domanda. Perché il Governo spinge tanto per questo accorpamento?
Danilo Scipio. Guardi, il governo in merito a questo eventuale accorpamento ha dato risposte diverse man mano che abbiamo dimostrato che le ragioni esposte non erano credibili; hanno cominciato dicendo che erano stati gli italiani tramite sondaggio a chiederne la chiusura, poi che i motivi erano economici, infine che è l’Unione Europea a chiedere di ridurre i corpi di polizia… In realtà noi pensiamo che la condanna a morte del Corpo forestale dello Stato sia la capacità, molto apprezzata dalla Magistratura, che hanno i Forestali di tirare dritto senza subire condizionamenti gerarchici o politici, tanto da arrivare a arrestare Sindaci, sanzionare illustri Ministri o avviare grandi indagini come quello sullo snodo fiorentino della TAV, perseguendo il principio che ciò che non si riesce a controllare si deve distruggere.
Domanda. In conclusione, Segretario, questo accorpamento non ha nessun vantaggio, ma anzi solo svantaggi…
Danilo Scipio. Stanno di fatto chiudendo il Corpo forestale dello Stato ma lasciano in piedi i Corpi forestali delle regioni autonome. Le stesse regioni a statuto ordinario si stanno muovendo per costituire propri Corpi forestali regionali. Ripeto, l’Unione Europea invita a dotarsi di un corpo di polizia specializzato nell’ambiente. Tutto questo per dire che l’Italia ha bisogno del Corpo forestale dello Stato.