Colonnello Ultimo: UGL Forestale, via perche' contro poteri forti
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- Lunedì, 24 Agosto 2015
(ANSA) - ROMA, 24 AGO - "L'aver esautorato dall'attivita' operativa del Nucleo Tutela Ambiente dei Carabinieri il Colonnello De Caprio, noto come 'Ultimo', l'uomo che arresto' il boss Toto' Riina, e' l'ennesima riprova del fatto che tutto cio' che non si puo' controllare si deve distruggere, soprattutto quando chi combatte i reati ambientali tocca i poteri forti e le stesse Istituzioni". Lo afferma in una nota il segretario generale dell'Ugl Corpo Forestale dello Stato, Danilo Scipio. "Dopo il progetto di Soppressione delle polizie provinciali e la sciagurata previsione di assorbimento del Corpo Forestale dello Stato da parte dei Carabinieri, fortemente voluta dal Premier Renzi - sottolinea il sindacalista - ecco arrivare l'inspiegabile ed immotivata destituzione di fatto del Comandante Ultimo, fulgido esempio di baluardo della legalita' in campo ambientale"."Da quanto si apprende da organi di stampa, le dinamiche che hanno travolto la professionalita' del colonnello De Caprio sembrano essere le stesse che rischiano di distruggere il Corpo forestale dello Stato - continua il segretario generale - entrambi vittime dello stesso 'mandante' e dello stesso carnefice"."Il premier dovrebbe ricordare che sta governando il Paese pur essendo stato eletto in realta' solo come Sindaco di Firenze - conclude Scipio - e deve quindi fare molta attenzione perche' mai come di questi tempi la popolarita' e l'apprezzamento dei cittadini per l'operato del Corpo Forestale dello Stato e di chi si adopera instancabilmente per preservare il nostro meraviglioso patrimonio naturalistico e le produzioni agro-alimentari tipiche e' stato cosi' alto".
FORESTALE: UGL "RENZI VUOLE PIENO CONTROLLO SULLE INDAGINI AMBIENTALI"
ROMA (ITALPRESS) - "L'aver esautorato dall'attivita' operativa del Nucleo Tutela Ambiente dei Carabinieri il Colonnello De Caprio, noto alle cronache come 'Ultimo', l'uomo che arresto' il boss Toto' Riina, e' l'ennesima riprova del fatto che tutto cio' che non si puo' controllare si deve distruggere, soprattutto quando chi combatte i reati ambientali tocca i poteri forti e le stesse Istituzioni". Cosi' si legge in una nota del segretario generale dell'Unione Generale Lavoratori Corpo Forestale dello Stato Danilo Scipio. "Dopo il progetto di soppressione delle polizie provinciali e la sciagurata previsione di assorbimento del Corpo Forestale dello Stato da parte dei Carabinieri, fortemente voluta dal Premier Renzi - spiega il sindacalista - ecco arrivare l'inspiegabile ed immotivata destituzione di fatto del comandante Ultimo, fulgido esempio di baluardo della legalita' in campo ambientale". "Da quanto si apprende da Organi di stampa, le dinamiche che hanno travolto la professionalita' del Colonnello De Caprio sembrano essere le stesse che rischiano di distruggere il CFS - continua il Segretario Generale - entrambi vittime dello stesso 'mandante' e dello stesso carnefice". "Il Premier dovrebbe ricordare che sta governando il Paese pur essendo stato eletto in realta' solo come Sindaco di Firenze - conclude Scipio - deve quindi fare molta attenzione perche' mai come di questi tempi la popolarita' e l'apprezzamento dei cittadini per l'operato del Corpo Forestale dello Stato e di chi si adopera instancabilmente per preservare il nostro meraviglioso patrimonio naturalistico e le produzioni agro-alimentari tipiche e' stato cosi' alto".
Corpo Forestale, Scipio su destituzione di Ultimo: ciò che non si può controllare si deve distruggere
(AGENPARL) – Roma, 24 ago 2015 – “L’aver esautorato dall’attività operativa del Nucleo Tutela Ambiente dei Carabinieri il Colonnello De Caprio, noto alle cronache come “Ultimo”, l’uomo che arrestò il boss Totò Riina, è l’ennesima riprova del fatto che tutto ciò che non si può controllare si deve distruggere, soprattutto quando chi combatte i reati ambientali tocca i poteri forti e le stesse Istituzioni”. Così si legge in una nota del Segretario Generale dell’Unione Generale Lavoratori Corpo Forestale dello Stato Danilo Scipio. “Dopo il progetto di soppressione delle polizie provinciali e la sciagurata previsione di assorbimento del Corpo Forestale dello Stato da parte dei Carabinieri, fortemente voluta dal Premier Renzi – spiega il sindacalista – ecco arrivare l’inspiegabile ed immotivata destituzione di fatto del comandante Ultimo, fulgido esempio di baluardo della legalità in campo ambientale”. “Da quanto si apprende da Organi di stampa, le dinamiche che hanno travolto la professionalità del Colonnello De Caprio sembrano essere le stesse che rischiano di distruggere il CFS – continua il Segretario Generale – entrambi vittime dello stesso ‘mandante’ e dello stesso carnefice”. “Il Premier dovrebbe ricordare che sta governando il Paese pur essendo stato eletto in realtà solo come Sindaco di Firenze – conclude Scipio – deve quindi fare molta attenzione perché mai come di questi tempi la popolarità e l’apprezzamento dei cittadini per l’operato del Corpo Forestale dello Stato e di chi si adopera instancabilmente per preservare il nostro meraviglioso patrimonio naturalistico e le produzioni agro-alimentari tipiche è stato così alto”.