Notizie dal territorio - Il mondo dei Parchi e la Riforma del Ministro Madia
- Dettagli
- Mercoledì, 09 Settembre 2015
AIDAP allarmata chiede con forza un momento collegiale di confronto
Rendiamo disponibile un estratto dell'intervento di ieri, 7 Settembre, dell'AIDAP (Ass. Italiana Direttori e Funzionari di Aree Protette).
AIDAP (Associazione Italiana Direttori e Funzionari di Aree Protette) non ha ritenuto di intervenire ufficialmente nel percorso politico di discussione della Legge di delega al Governo per la riforma della Pubblica Amministrazione, sebbene già nell'ultimo Congresso di Federparchi avesse lanciato con forza alcuni segnali di fortissima preoccupazione.
Adesso che la Legge è approvata definitivamente e che il Governo si accinge a predisporre ed approvare i decreti attuativi, è però il momento di reclamare un indispensabile percorso condiviso per definire i dettagli, certamente importantissimi, di molte scelte che riguardano i Parchi e l'ambiente in generale.
AIDAP chiede dunque a Federparchi e, tramite questa, al Ministero dell'Ambiente, di condividere assieme un percorso per evitare che scelte poco attente possano pregiudicare il lavoro fatto da anni o, al contrario, che si perda l'occasione per apportare quelle migliorie che il sistema attende da lustri.
I temi principali che AIDAP solleva con urgenza sono:
Riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato: in questi giorni si vocifera di Decreti attuativi già pronti sui tavoli del Governo, con soluzioni ed accorpamenti che preoccupano non poco, soprattutto per la apparente assenza di un disegno organico e strategico. AIDAP ricorda che il Corpo Forestale dello Stato ha fino ad oggi rivestito un importante ruolo nella sorveglianza dei Parchi, Nazionali ma non solo, e che importanti porzioni demaniali dei Parchi italiani sono oggi gestite direttamente dagli Uffici Territoriali per la Biodiversità del CFS. Non è ipotizzabile dunque che il mondo delle aree protette non risulti coinvolto nel processo di riorganizzazione, perché si rischia di fare dei danni incredibili alla natura più tutelata del Paese e di perdere l'occasione per la razionalizzazione della gestione di tali aree, come dal 1998 la normativa invece ha previsto senza che vi fosse adeguata attuazione.
Su questi ed altri temi AIDAP rifletterà pubblicamente riunendo a Roma prossimamente tutti i suoi associati ed alcuni ospiti esterni. Allo stesso tempo, si lavorerà affinché anche il Comitato Tecnico Scientifico di Federparchi sia presto investito della questione. In ogni caso, fin da ora AIDAP chiede a Federparchi e Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di aprire una condivisione su questi temi affinché ognuno possa dare il proprio contributo di idee e proposte, così che il Governo, nella sua veste di legislatore che la Legge Delega gli attribuisce, non partorisca né un topolino né un orribile mostro. Ne andrebbe, infatti, della stessa sopravvivenza dei nostri bellissimi Parchi. (www.aidap.it).