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Forestale, i sindacati lanciano tre giorni di mobilitazione in difesa del Corpo

SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, CGIL-FP UIL-PA e DIRFOR continuano la protesta contro lo smantellamento previsto dal governo e ricordano di avere l'appoggio delle organizzazioni animaliste e ambientaliste.

Roma, 12 ottobre 2015 - Tre giorni di protesta con un volantinaggio a Milano durante Expo, assemblee territoriali nei principali presidi e una conferenza stampa congiunta, il 14 ottobre alle ore 11 presso l’hotel Nazionale a Roma, per fare il punto della situazione e annunciare nuove iniziative. I sindacati del Corpo forestale dello Stato proseguono il loro stato di MOBILITAZIONE che ormai va avanti da mesi CONTRO le ipotesi di SOPPRESSIONE e soprattutto di MILITARIZZAZIONE previsti dalla riforma della pubblica amministrazione: “La militarizzazione forzata dei forestali – dicono in una nota le sigle SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, CGIL-FP UIL-PA e DIRFOR - comporterebbe una serie di restrizioni e limitazioni inaccettabili per chi, molti anni fa, ha scelto di intraprendere una strada di polizia ambientale e agroalimentare in una forza di polizia civile dove è preminente la peculiare attività di prevenzione ambientale. Per questo abbiamo indetto una serie di iniziative per contrastare il progetto che stanno portando avanti i Comandi Generali dell'Arma dei Carabinieri e del Corpo forestale dello Stato." Secondo le organizzazioni sindacali, “Nonostante il testo della legge Madia (riforma della PA, n.124/2015) preveda il riordino delle funzioni di polizia ambientale e agroalimentare in conseguenza della riorganizzazione dei forestali e solo eventualmente l'assorbimento in altra forza di polizia, si susseguono incontri e riunioni sul progetto di assorbimento del CFS da parte dell'Arma dei Carabinieri che è sostenuto dal Governo e dai rispettivi comandanti, ma non condiviso dal 98% degli appartenenti, secondo il sondaggio interno che abbiamo promosso”. SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, CGIL-FP UIL-PA e DIRFOR ricordano di avere il consenso “delle associazioni ambientaliste ed animaliste, di magistrati, della società civile e degli addetti ai lavori che hanno lanciato al governo ripetuti ed accorati messaggi di forte preoccupazione. La nostra battaglia continua”. (fonte quotidiano.net)

 

Forestali, tre giorni di mobilitazione da Milano a Roma per dire NO alla MILITARIZZAZIONE

Roma, 12 ott - Tre giorni di protesta con un volantinaggio a Milano durante Expo, assemblee territoriali nei principali presidi e una conferenza stampa congiunta, il 14 ottobre alle ore 11 presso l’hotel Nazionale a Roma, per fare il punto della situazione e annunciare nuove iniziative. I sindacati del Corpo forestale dello Stato proseguono il loro stato di mobilitazione che ormai va avanti da mesi contro le ipotesi di soppressione e soprattutto di militarizzazione previsti dalla riforma della pubblica amministrazione. «La militarizzazione forzata dei forestali – dicono in una nota le sigle SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, CGIL-FP UIL-PA e DIRFOR - comporterebbe una serie di restrizioni e limitazioni inaccettabili per chi, molti anni fa, ha scelto di intraprendere una strada di polizia ambientale e agroalimentare in una forza di polizia civile dove è preminente la peculiare attività di prevenzione ambientale. Per questo abbiamo indetto una serie di iniziative per contrastare lo scellerato progetto che stanno portando avanti i Comandi Generali dell'Arma dei Carabinieri e del Corpo forestale dello Stato». Secondo le organizzazioni sindacali, «nonostante il testo della legge Madia (riforma della PA, n.124/2015) preveda il riordino delle funzioni di polizia ambientale e agroalimentare in conseguenza della riorganizzazione dei forestali e solo eventualmente l'assorbimento in altra forza di polizia, si susseguono incontri e riunioni sul progetto di assorbimento del CFS da parte dell'Arma dei Carabinieri che è sostenuto dal Governo e dai rispettivi comandanti, ma non condiviso dal 98% degli appartenenti, secondo il sondaggio interno che abbiamo promosso». SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, CGIL-FP UIL-PA e DIRFOR ricordano di avere il consenso «delle associazioni ambientaliste ed animaliste, di magistrati, della società civile e degli addetti ai lavori che hanno lanciato al Governo ripetuti ed accorati messaggi di forte preoccupazione. La nostra battaglia continua». (fonte GrNet.it)

 

Forestale, nuova mobilitazione dei sindacati

Sapaf, Ugl, Fns, Cgil, Uil e Dirfor: tre giorni di mobilitazione per dire NO ALLA MILITARIZZAZIONE, sì ad una vera polizia ambientale!

Tre giorni di protesta con un volantinaggio a Milano durante Expo, assemblee territoriali nei principali presidi e una conferenza stampa congiunta, il 14 ottobre alle ore 11 presso l’hotel Nazionale a Roma, per fare il punto della situazione e annunciare nuove iniziative. I sindacati del Corpo forestale dello Stato proseguono il loro stato di mobilitazione che ormai va avanti da mesi contro le ipotesi di soppressione e soprattutto di militarizzazione previsti dalla riforma della pubblica amministrazione: “La militarizzazione forzata dei forestali – dicono in una nota le sigle SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, CGIL-FP UIL-PA e DIRFOR comporterebbe una serie di restrizioni e limitazioni inaccettabili per chi, molti anni fa, ha scelto di intraprendere una strada di polizia ambientale e agroalimentare in una forza di polizia civile dove è preminente la peculiare attività di prevenzione ambientale. Per questo abbiamo indetto una serie di iniziative per contrastare lo scellerato progetto che stanno portando avanti i Comandi Generali dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo forestale dello Stato.” Secondo le organizzazioni sindacali, “nonostante il testo della legge Madia (riforma della PA, n.124/2015) preveda il riordino delle funzioni di polizia ambientale e agroalimentare in conseguenza della riorganizzazione dei forestali e solo eventualmente l’assorbimento in altra forza di polizia, si susseguono incontri e riunioni sul progetto di assorbimento del CFS da parte dell’Arma dei Carabinieri che è sostenuto dal Governo e dai rispettivi comandanti, ma non condiviso dal 98% degli appartenenti, secondo il sondaggio interno che abbiamo promosso”.SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, CGIL-FP UIL-PA e DIRFOR ricordano di avere il consenso “delle associazioni ambientaliste ed animaliste, di magistrati, della società civile e degli addetti ai lavori che hanno lanciato al Governo ripetuti ed accorati messaggi di forte preoccupazione. La nostra battaglia continua”. (fonte www.altrimondinews.it)

 

Corpo forestale: tre giorni di protesta con volantinaggio contro militarizzazione


(AGENPARL) – Roma, 12 ott 2015 – Da Expo Milano a Roma, tre giorni di mobilitazione dei sindacati del Corpo forestale SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, CGIL-FP UIL-PA e DIRFOR: “No alla militarizzazione, sì ad una vera polizia ambientale e agroalimentare”. Tre giorni di protesta con un volantinaggio a Milano durante Expo, assemblee territoriali nei principali presidi e una conferenza stampa congiunta, il 14 ottobre alle ore 11 presso l’hotel Nazionale a Roma, per fare il punto della situazione e annunciare nuove iniziative. I sindacati del Corpo forestale dello Stato proseguono il loro stato di mobilitazione che ormai va avanti da mesi contro le ipotesi di soppressione e soprattutto di militarizzazione previsti dalla riforma della pubblica amministrazione: “La militarizzazione forzata dei forestali – dicono in una nota le sigle SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, CGIL-FP UIL-PA e DIRFOR comporterebbe una serie di restrizioni e limitazioni inaccettabili per chi, molti anni fa, ha scelto di intraprendere una strada di polizia ambientale e agroalimentare in una forza di polizia civile dove è preminente la peculiare attività di prevenzione ambientale. Per questo abbiamo indetto una serie di iniziative per contrastare lo scellerato progetto che stanno portando avanti i Comandi Generali dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo forestale dello Stato.” Secondo le organizzazioni sindacali, “nonostante il testo della legge Madia (riforma della PA, n.124/2015) preveda il riordino delle funzioni di polizia ambientale e agroalimentare in conseguenza della riorganizzazione dei forestali e solo eventualmente l’assorbimento in altra forza di polizia, si susseguono incontri e riunioni sul progetto di assorbimento del CFS da parte dell’Arma dei Carabinieri che è sostenuto dal Governo e dai rispettivi comandanti, ma non condiviso dal 98% degli appartenenti, secondo il sondaggio interno che abbiamo promosso”. SAPAF, UGL-CFS, FNS-CISL, CGIL-FP UIL-PA e DIRFOR ricordano di avere il consenso “delle associazioni ambientaliste ed animaliste, di magistrati, della società civile e degli addetti ai lavori che hanno lanciato al Governo ripetuti ed accorati messaggi di forte preoccupazione. La nostra battaglia continua”.

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