Corpo forestale, M5S: interrogazione alla Presidenza del Consiglio
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- Lunedì, 22 Febbraio 2016
(AGENPARL) – Roma, 19 feb 2016 – Ieri, giovedì 18 febbraio, nel corso della seduta della Camera dei Deputati i Parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno depositato una nuova interrogazione a risposta scritta per sapere se il Dipartimento delle politiche europee della Presidenza del Consiglio abbia valutato diversi aspetti del previsto assorbimento del CFS. Di seguito il testo integrale. TERZONI, MASSIMILIANO BERNINI, BENEDETTI, GAGNARLI, LUPO, GALLINELLA, L’ABBATE, COZZOLINO e DAGA.
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.
Per sapere – premesso che: in data 13 agosto 2015, sulla Gazzetta Ufficiale n. 187, è stata pubblicata la legge 7 agosto 2015, n. 124, recante «Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche»;
l’articolo 8, comma 1, lettera a), prevede, tra l’altro, l’eventuale assorbimento del Corpo forestale dello Stato in altra forza di polizia;
il Consiglio dei ministri nel corso della riunione n. 101 del 20 gennaio 2016 ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo — non ancora pubblicato ufficialmente — recante tra l’altro l’assorbimento di parte del personale del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei carabinieri;
tale scelta quindi porterebbe a trasformare lo status giuridico dei dipendenti del Corpo forestale dello Stato da «civile» a «militare». L’Arma dei carabinieri ha infatti collocazione autonoma nell’ambito del Ministero della difesa, con rango di Forza Armata ed è forza militare di polizia a competenza generale e in servizio permanente, di pubblica sicurezza;
sono state recentemente emanate dalla Corte europea dei diritti dell’uomo due sentenze: la sentenza Cedu del 2 ottobre 2014 sul caso «Matelly c. Francia» e la sentenza Cedu n.135 del 21 aprile 2015 sul caso «Adefromil c. Francia»;
in merito alla procedura «Caso EU Pilot 6730/14/ENVI» sull’attuazione in Italia della direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi naturali e della flora e della fauna selvatica», il dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri ha inviato al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare il 27 marzo 2015 un documento in cui, tra le diverse questioni poste in evidenza e delle azioni ritenute necessarie al raggiungimento di un miglioramento dell’attuazione della direttiva «Habitat» in Italia, si menziona, al punto 14) che «dovrebbero essere razionalizzate le forze in campo in materia di vigilanza ambientale (ex guardiacaccia delle Province, Corpo Forestale dello Stato, Corpi forestali provinciali e regionali)» –:
se, in merito a questa scelta governativa, risulti che il Dipartimento politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri abbia ben valutato gli aspetti di opportunità giuridica, anche in relazione alla procedura EU Pilot 6730/14/ENVI, giacché la trasformazione dello status del personale del Corpo forestale dello Stato potrebbe essere in contrasto con il diritto dell’Unione europea. (4-12153).