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Corpo Forestale dello Stato
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Corpo Forestale, Ugl: nuova interrogazione M5S Senato

(AGENPARL) – Roma, 29 feb 2016 – Ai Ministri della difesa, per la semplificazione e la pubblica amministrazione, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’economia e delle finanze. – Premesso che: in data 13 agosto 2015, sulla Gazzetta Ufficiale n. 187, è stata pubblicata la legge 7 agosto 2015, n. 124, recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”. Tra le norme più discusse, quelle contenute nell’articolo 8, comma 1, lettera a), con le quali si prevede l’eventuale assorbimento del Corpo forestale dello Stato in altra forza di polizia; il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione n. 101 del 20 gennaio 2016, ha approvato, in sede preliminare, un decreto legislativo, non ancora reso noto ufficialmente nel suo contenuto, che sancisce l’assorbimento di circa 8.000 agenti del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri e nelle altre forze di Polizia. Nello specifico, sarebbero 7.000 gli agenti forestali che dovrebbero confluire nell’Arma dei Carabinieri, mentre i restanti 1.000 verrebbero “distribuiti” tra Polizia, Guardia di finanza e Vigili del fuoco. Tuttavia, si apprende da fonti di stampa (“il Fatto Quotidiano” on line, del 18 febbraio 2016) che durante una riunione, svoltasi alcuni giorni fa, presso lo Stato Maggiore della Difesa, i vertici dell’Arma avrebbero espresso molte perplessità sul contenuto del decreto legislativo, richiamato in premessa, perché “elaborato con fretta e approssimazione, senza che sia stato preceduto da una approfondita ricognizione della situazione”. Inoltre, durante la stessa riunione e secondo la medesima fonte di stampa, il comando generale dell’Arma dei Carabinieri si sarebbe detto contrario, di fatto escludendolo, all’assorbimento di circa 4.000 agenti del Corpo forestale dello Stato.

Le motivazioni di questa esclusione sarebbero l’età avanzata, i profili di carriera e l’idoneità fisica, nonché altri parametri non resi noti; oltre a costituire un’operazione discutibile dal punto di vista della tutela del territorio, visto che il Corpo forestale dello Stato si è segnalato in passato per alcune fondamentali operazioni di tutela ambientale, come quelle nella “Terra dei Fuochi” e la scoperta della discarica abusiva di Bussi sul Tirino (Pescara), tale operazione di riorganizzazione viene superficialmente giustificata dal Governo, alla luce delle non brillanti condizioni economiche del Paese, come foriera di un consistente risparmio di risorse pubbliche. Tuttavia, in data 19 gennaio 2016, a quanto risulta agli interroganti i sindacati del Corpo forestale dello Stato (Sapaf, Ugl, Cfs, Snf, Fns-Cisl, Fp-Cgil/Cfs e Dirfor) avrebbero inviato, con posta elettronica certificata, al Ministero dell’economia e delle finanze e all’Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico (IGOP) dello stesso Ministero, una lettera nella quale avrebbero illustrato le loro perplessità, circa gli effettivi costi dell’operazione di assorbimento descritta in premessa, sia a breve termine che in avvio a pieno regime della riforma. Sull’aspetto dei costi dell’operazione si soffermano anche alcuni organi di stampa (“il Fatto Quotidiano” citato), in particolare, quelli previsti per le nuove auto e divise, nonché per la riconversione delle caserme, secondo gli standard dell’Arma dei Carabinieri. Inoltre, sempre sotto il profilo dei costi, vale la pena sottolineare che, per effetto della precedente riforma del 2001, il Corpo forestale dello Stato si caratterizza attualmente per un elevato numero di dirigenti, i quali, in virtù del conseguente transito nell’Arma dei Carabinieri, acquisirebbero i gradi di Colonnello e di Generale. Tuttavia, nonostante il numero elevato di dirigenti all’interno del Corpo forestale appaia a parere degli interroganti ingiustificato, a seguito dell’eventuale perdita di autonomia dello stesso Corpo, si prevede invece la sua stabilizzazione a regime, laddove, in un’ottica di risparmio e di maggiore efficienza, sarebbe forse più opportuno procedere alla eventuale sostituzione dei dirigenti in esubero con 500 nuovi carabinieri, che, per il servizio svolto, sarebbero molto più utili alla collettività di un centinaio di colonnelli e generali; ritenuto che: quanto illustrato fa sì che nel 2017, anno in cui il decreto legislativo richiamato in premessa dovrebbe entrare in vigore, si verifichi una situazione che, assieme alla scomparsa dell’intero Corpo forestale, vedrà l’impossibilità per l’Arma dei Carabinieri di poter contare anche su circa 4.000 uomini provenienti dallo stesso Corpo forestale, che, per vari motivi, l’Arma non vorrebbe nelle sue file. A ciò si aggiunge anche il fatto che questi ultimi, ove effettivamente non transitino nell’Arma, risulta agli interroganti che verrebbero collocati in varie amministrazioni statali, andando a colmare la carenza d’organico delle stesse e disperdendo, in tal modo, il patrimonio di esperienze e professionalità accumulato nel settore della tutela dell’ambiente; l’eventuale transito dei componenti del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri o in altre forze di polizia, come quello delle 96 unità trasferite d’imperio nei Vigili del fuoco del personale aeronavigante, determinerebbe ad avviso degli interroganti un forzoso cambiamento dello status giuridico dei primi, al punto di ledere i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione e sanciti dall’Unione europea; qualora anche solo la metà o comunque una parte dei previsti 7.000 agenti del Corpo forestale dello Stato transitino nell’Arma dei Carabinieri appare a parere degli interroganti difficile, se non impossibile, garantire uniformemente, in ogni regione, gli attuali presidi e standard di controllo sulle sofisticazioni alimentari e sull’inquinamento ambientale; è del tutto condivisibile l’analisi espressa nell’ultima relazione annuale dalla Corte dei conti secondo cui “il contributo al contenimento della spesa non è più solo riconducibile a effettivi interventi di razionalizzazione ed efficientamento di strutture e servizi quanto piuttosto a operazioni assai meno mirate di contrazione, se non soppressione, di prestazioni rese alla collettività”, si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo, nei limiti delle proprie rispettive competenze, non ritengano doveroso prendere atto della gestione a giudizio degli interroganti confusionaria, approssimativa e pressapochista che ha caratterizzato, sta caratterizzando e verosimilmente continuerà a caratterizzare l’iter di assorbimento del Corpo forestale dello Stato, previsto alla lettera a)del comma 1 dell’articolo 8 della legge 7 agosto 2015, n. 124; se, nei limiti delle proprie rispettive competenze, non ritengano opportuno procedere ad una preventiva e approfondita analisi della situazione, prima di adottare qualsiasi altra decisione futura in merito, al fine di garantire l’efficienza organizzativa dei corpi di polizia e militari coinvolti, nonché la completa tutela di coloro che ne fanno parte; se i tecnici e gli uffici dei Ministri in indirizzo abbiano di concerto preso visione e valutato la lettera inviata al Ministero dell’economia e delle finanze dalle organizzazioni sindacali il 19 gennaio 2016 sui profili economici e giuridici, che comporterebbe l’operazione di assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri e se abbiano considerato gli oneri previsti a regime per mantenere nell’Arma dei Carabinieri l’abnorme numero di generali e colonnelli provenienti dal Corpo forestale dello Stato; se non ritengano doveroso promuovere un incontro congiunto con i rappresentanti del Corpo forestale dello Stato, per meglio valutare la portata economica del provvedimento testè richiamato e individuare, alla luce degli ultimi sviluppi, i Corpi e le strutture organizzative militari o di polizia più idonei a garantire l’unitaria assegnazione delle funzioni specifiche di tutela dell’ambiente e degli animali, ovvero a identificare una dignitosa futura ricollocazione, con compiti e ruoli ben precisi, ai 4.000 componenti del Corpo forestale, qualora non venissero assorbiti nell’Arma dei Carabinieri. (4-05347).

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