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Umbria 2014

04 Nov 2014

Sicurezza alimentare: a Terni il CFS, sequestra 8 tonnellate di alimenti surgelati non più idonei al consumo umano

(AGENPARL) – Terni, 04 nov –  Sottufficiali ed Agenti del  Comando Stazione di Terni del Corpo Forestale dello  Stato, nei giorni  scorsi,  hanno  effettuato un controllo in materia di  sicurezza agroalimentare presso un’azienda di alimenti surgelati con sede nel comune di Terni che tratta prodotti ittici, carne e verdure e che fornisce numerosi  ristoranti e  varie  mense pubbliche e private.  Nel  corso del controllo  è stata  accertata all’interno di una grossa cella frigorifera di circa  200 mq. dove erano depositati prodotti alimentari surgelati quali carne, pesce, verdure, pasta, gelati, pane, ecc.  la presenza  di  pozze d’acqua  sul pavimento e sgocciolamenti dal soffitto,  segni evidenti di un  processo di  scongelamento in corso.  Infatti  si constatava che  l’energia elettrica che alimentava la  cella  frigorifera era  stata  disattivata da circa  due giorni, con  conseguente compromissione della genuinità  e  salubrità dei  prodotti alimentari surgelati dovuta all’interruzione della catena del freddo  .  Il personale forestale ha  pertanto  provveduto a mettere sotto  sequestro  tutti i  prodotti surgelati contenuti all’interno della cella frigorifera, per un quantitativo stimato  di circa otto tonnellate,  per impedire che gli stessi potessero essere messi in commercio con  potenziale e serio pericolo  per  i consumatori.  E’ stato  richiesto dagli agenti operanti l’intervento di funzionari dell’ U.O. Igiene degli alimenti e della nutrizione dell’ASL di Terni  che  hanno intimato al responsabili dell’azienda di procedere allo smaltimento dei  rifiuti  alimentari tramite ditta autorizzata.  Gli accertamenti, ancora in corso, hanno altresì dimostrato che all’interno della cella erano presenti anche dei prodotti scaduti, alcuni da notevole tempo. Oltre al sequestro ed alla distruzione degli alimenti, tali fatti configurano diverse violazioni al disposizioni del  pacchetto igiene di cui al Reg. CE  852/2004 ed alle varie disposizioni regionali che comportano sanzioni  amministrative per un ammontare complessivo da  € 2.500 a  € 15.000.

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