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Notizie

PA: UGL SICUREZZA, RESTITUIRE CIO' CHE E' STATO 'SCIPPATO'

Roma, 5 sett. (Adnkronos) - "Non vogliamo scioperare per avere un aumento di stipendio, ma affinché ci venga restituito ciò che ci è stato 'scippato' da quattro anni a questa parte". Così, in una nota, il coordinamento sicurezza Ugl, organo dell'unione del lavoro che riunisce il personale della Polizia di stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco, spiega le ragioni della protesta, aggiungendo che "il nostro dissenso trae origine dall'intenzione del Governo di bloccare per un altro anno le retribuzioni nella Pa, e non dalla ben diversa questione del mancato rinnovo del contratto di lavoro". Specifica poi il coordinamento: "le amministrazioni del comparto avevano addirittura già trovato in sede tecnica, grazie ai risparmi di gestione, le risorse per anticipare lo sblocco del tetto retributivo. E' pertanto - prosegue la nota - del tutto evidente come la scelta dell'esecutivo sia di natura esclusivamente politica". "Ricordiamo, infatti -prosegue la nota- sia al ministro Madia sia al premier Renzi che la forze di Polizia e le Forze armate, oltre al blocco del contratto, subiscono dal 2010 anche il tetto retributivo che non consente agli operatori del comparto di guadagnare un solo centesimo in più rispetto al reddito complessivo di quell'anno".

"Vogliamo riconoscimenti concreti, - continua il coordinamento sicurezza Ugl- perché siamo stanchi delle pacche sulle spalle. Siamo disponibili a parlare anche della riorganizzazione dell'intero apparato sicurezza, a patto però che il premier si spogli di pregiudizi e preconcetti e sia disponibile ad affrontare il discorso nella sua interezza, basandolo sulle competenze specifiche delle Forze in campo, che non sono solo quelle nazionali, ed iniziando a rivedere il decreto sulle specialità di comparto". "Le Forze di Polizia non possono essere accorpate solo perché 'sono troppe', ma per competenza: generale, finanziaria e ambientale. Anche i ministeri, infatti, sono tanti, ma - conclude la nota - nessuno si sognerebbe di proporre l'accorpamento degli Esteri con l'Interno".

 

PA. UGL: PROTESTA SICUREZZA NON PER AUMENTO, RICHIESTE LEGITTIME

(DIRE) Roma, 5 set. - "Non vogliamo scioperare per avere un aumento di stipendio, ma affinche' ci venga restituito cio' che ci e' stato 'scippato' da quattro anni a questa parte". Cosi' il Coordinamento Sicurezza Ugl, organo che riunisce il personale della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco, spiega le ragioni della protesta, aggiungendo che "il nostro dissenso trae origine dall'intenzione del Governo di bloccare per un altro anno le retribuzioni nella Pa, e non dalla ben diversa questione del mancato rinnovo del contratto di lavoro, ormai accettato, seppur a malincuore. Ricordiamo, infatti, sia al ministro Madia sia al premier Renzi che la Forze di Polizia e le Forze armate, oltre al blocco del contratto, subiscono dal 2010 anche il tetto retributivo che non consente agli operatori del comparto di guadagnare un solo centesimo in piu' rispetto al reddito complessivo di quell'anno, anche a fronte di un numero maggiore di servizi operativi e di ordine pubblico, di promozioni o anzianita' di servizio. Le Amministrazioni del comparto avevano addirittura gia' trovato in sede tecnica, grazie ai risparmi di gestione, le risorse per anticipare lo sblocco del tetto retributivo. E' pertanto del tutto evidente come la scelta dell'Esecutivo sia di natura esclusivamente politica". "Vogliamo riconoscimenti concreti- continua la nota- perche' siamo stanchi delle pacche sulle spalle. Siamo disponibili a parlare anche della riorganizzazione dell'intero apparato sicurezza, a patto pero' che il premier si spogli di pregiudizi e preconcetti e sia disponibile ad affrontare il discorso nella sua interezza, basandolo sulle competenze specifiche delle Forze in campo, che non sono solo quelle nazionali, ed iniziando a rivedere il decreto sulle specialita' di comparto. Le Forze di Polizia non possono essere accorpate solo perche' 'sono troppe', ma per competenza: generale, finanziaria e ambientale. Anche i ministeri, infatti, sono tanti, ma- conclude l'Ugl- nessuno si sognerebbe di proporre l'accorpamento degli Esteri con l'Interno".

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