CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE - PERCHÈ HO FATTO DOMANDA PER PASSARE NELLA POLIZIA DI STATO.
NOVARA 4 APR - Si allarga e acquista sempre più eco nazionale il caso Est Sesia (siamo nella fase delle richieste di rinvio a giudizio), e non solo perché il numero degli indagati si è allargato, oltretutto oltre i confini provinciali fino a toccare la capitale e addirittura il comandante generale del Corpo forestale, il dottor Cesare Anselmo Patrone. Proprio la figura di Patrone torna alla ribalta, essendo oggetto di una interrogazione parlamentare di 5 deputati 5 Stelle al premier e al competente ministro delle Politiche agricole e forestali. Una vicenda che lascia davvero perplessi, e che merita di essere raccontata. E che, nello specifico, parte dal presunto troppo potere proprio al capo della Forestale, e su questioni di opportunità. (www.oknovara.it)
L'Ufficio Relazioni Sindacali del Corpo Forestale dello Stato ha comunicato in data odierna che il 5 aprile p.v. si terrà il Consiglio di Amministrazione del Corpo, da Lei presieduto. Gli argomenti da trattare sono molteplici e rilevanti, tuttavia dobbiamo lamentare l'estromissione dall'ordine del giorno di tutti gli scrutini del personale del ruolo agenti - assistenti, sovrintendenti ed ispettori, per le vacanze al 31 dicembre 2015. LEGGI TUTTO ...
Vi informiamo che il prossimo 5 aprile si riunirà il Consiglio di Amministrazione del C.F.S. per la trattazione degli argomenti iscritti nell'allegato ordine del giorno.
Oggi a Cittaducale si terrà la Cerimonia di Giuramento del 39° Corso Allievi Vice Ispettori "Fiume Brembo". L'appuntamento coinvolgerà centinaia di allievi. Ai neo Vice Ispettori i nostri migliori Auguri di buon lavoro !!
Secondo la Procura la cifra indebitamente incassata si aggira sui 26 milioni di euro.
La Procura di Novara ha chiesto ventisette rinvii a giudizio per il «caso Est Sesia». A depositare la richiesta è stato il procuratore Francesco Saluzzo poco prima del suo trasferimento a Torino. L’inchiesta, che perde anche il suo pm titolare (Olimpia Bossi, divenuta procuratore di Verbania), passa al sostituto Mario Andrigo, arrivato da Pavia. Si attende ora la fissazione dell’udienza preliminare. Al vaglio del giudice 41 capi di imputazione per reati dall’associazione per delinquere alla truffa, dal peculato al falso in atto pubblico, dalla turbativa d’asta all’abuso d’ufficio. Secondo gli investigatori i vertici dell’Est Sesia, consorzio d’irrigazione e bonifica, avevano architettato un sistema per ottenere rimborsi pubblici (connessi a progetti e opere irrigue) da Ministero, Regione Lombardia e Parco del Ticino, di gran lunga superiori a quelli spettanti, convogliando poi tali somme verso il settore patrimoniale privato del consorzio misto. Si parla di 26 milioni di euro. E in tale attività avrebbero coinvolto decine di collaboratori, addirittura il comandante nazionale del Corpo Forestale dello Stato, Cesare Anselmo Patrone, 61 anni, di Roma, nel 2012 componente di una commissione di collaudo per lavori ai ponti sul canale Quintino Sella: avrebbe redatto un verbale falso. Riceveranno a breve la richiesta di processo innanzitutto i tre funzionari arrestati nell’ottobre 2012: Bruno Bolognino, di Cerano, già direttore generale, Luisa Lazzarini, dirigente del settore amministrativo, Giorgio Massara, dirigente del settore tecnico. E poi la progettista Francesca Bozzola. A loro viene contestato il reato associativo: secondo la Procura, tra il 2009 e il 2012, avevano gestito l’ente in modo disinvolto, «gonfiato» le richieste di rimborso ore lavoro per una serie di progetti e opere tra cui la sistemazione dello scaricatore Crosetto, la ristrutturazione del canale Regina Elena, della roggia Biraga e del depuratore di Vigevano. In un caso avrebbero dirottato materiali e manodopera d’un progetto di sistemazione sponde verso zone diverse rispetto a quelle autorizzate e finanziate, e cioè verso tratti in cui torrenti e rogge bagnavano i terreni dell’ex direttore Bolognino.
Il Segretario Generale dell'Unione Generale Lavoratori Danilo Scipio si esprime sulla gestione delle risorse umane.
Roma – ”Pensavamo di averle viste tutte, nel corso di questi 12 lunghissimi anni in cui cesare patrone è stato Capo del Corpo Forestale dello Stato, ma la realtà va ben al di là di ogni immaginazione e la “gestione creativa” delle risorse umane, al di fuori di ogni regola, sta facendo superare il limite di sopportazione del personale”. É quanto denuncia in una nota il Segretario Generale dell’Unione Generale Lavoratori Danilo Scipio. “Pur di esaudire il desiderio di qualcuno a cui evidentemente non poteva rispondere negativamente, patrone ha creato il trasferimento per esigenze di servizio ma su richiesta della dipendente – chiarisce Scipio – la quale voleva essere spostata da un Ufficio all’altro della medesima città, per motivi che tutti potrebbero addurre: la vicinanza alla stazione ferroviaria”. “Oltre a rappresentare uno schiaffo a tutti i dipendenti che attendono pazientemente la loro occasione di mobilità interna nel rispetto delle regole, questo trasferimento determina anche un danno erariale visto che è stato disposto verso un Ufficio con personale in esubero”. “Se il Ministro Martina non è in grado di assolvere alle sue funzioni di organo politico di controllo rispetto all’azione amministrativa del Capo del Corpo Forestale dello Stato, si faccia da parte o deleghi qualcuno di sua fiducia. La misura è davvero colma, il nepotismo e la situazione di incertezza legata alle sorti del Corpo sono una miscela esplosiva pericolosissima“. (www.irpinia24.it)
«La politica svuota-carceri ha di fatto annullato il provvedimento anti-roghi». La proposta dei senatori grillini: recepire le indicazioni normative del procuratore Roberti.
I Consiglieri di amministrazione del Corpo Forestale dello Stato si stanno riunendo sistematicamente per preparare gli atti che saranno affrontati nel corso della seduta che si terrà in data ignota alle scriventi. Circolano voci insistenti, avallate dagli atteggiamenti del Capo del Corpo nei confronti dei dirigenti e dei funzionari che non concordano sulla linea che vede il futuro del Corpo proiettato verso i carabinieri, di ipotetici avvicendamenti nelle funzioni dirigenziali, soprattutto tra i direttori di divisione e capi servizio dell'Ispettorato Generale.
(AGENPARL) – Roma, 30 gen 2016 – “Abbiamo letto sulle colonne dell’edizione di ieri del Corriere di Arezzo il punto di vista del Procuratore Roberto Rossi, sui rapporti di collaborazione tra CFS e Procura di Arezzo e ci corre l’obbligo di precisare alcuni aspetti”. E’ quanto si legge in una nota a firma dei Segretari Generali del SAPAF Marco Moroni, dell’UGL CFS Danilo Scipio, del SNF Andrea Laganà, della CGIL CFS Francesca Fabrizi, del DIRFOR Maurizio Cattoi. “La normale collaborazione tra Procura di Arezzo e Corpo Forestale dello Stato è vero che risale al 2010, ma all’epoca non era stata ancora istituita la sezione di polizia giudiziaria del CFS e quindi l’impiego di personale in Procura era ampiamente giustificato”. “Quel tipo di collaborazione era talmente normale che all’epoca non ci fu bisogno di sottoscrivere alcun protocollo d’intesa formale, come invece è stato fatto recentemente tra il Procuratore Rossi ed il Capo della Forestale Cesare Patrone per giustificare l’impiego di uomini e mezzi aggiuntivi rispetto a quelli previsti nella sezione di polizia giudiziaria già a disposizione del magistrato”. “Tra l’altro questo surplus evidentemente è stato pure giudicato insufficiente a smaltire i fascicoli arretrati visto che il CFS, su richiesta del Procuratore Rossi, ha ritenuto di mettere a disposizione della Procura ulteriori unità provenienti dalle stazioni della Provincia di Arezzo.
On. Ministro,
non sono stati ancora calendarizzati i Consigli di Amministrazione del Corpo forestale dello Stato, da lei presieduti, che dovranno provvedere, tra l’altro, alle promozioni del personale per merito comparativo e per merito assoluto rispettivamente con decorrenza 1 luglio 2015 e 1 gennaio 2016.
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