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Venerdì, 09 Gennaio 2015

"Dichiarare di aver innalzato il livello di sicurezza nel nostro Paese equivale a voler vendere la Fontana di Trevi agli italiani". Questo il commento di Danilo Scipio,  Responsabile del Coordinamento Sicurezza UGL, alle parole del Ministro Alfano. "L'ultimo quinquennio di tagli lineari e di blocco del turn over - chiarisce il sindacalista - hanno messo a dura prova l'intero sistema sicurezza, visto che gli stanziamenti sono stati ridotti per oltre 5 miliardi di euro e gli organici delle forze di polizia, oltre ad avere una età media troppo elevata, sono in deficit complessivamente per circa 40.000 unità". "Se a ciò si unisce la chiusura di moltissimi presidi sul territorio, non sempre effettuata per ragioni di razionalizzazione reale - prosegue Scipio - la mancanza di mezzi idonei allo svolgimento dei servizi d'istituto più elementari, se non addirittura di giubbotti antiproiettile, il quadro della situazione si delinea da solo". "Non è nostra intenzione allarmare i cittadini perché il senso di responsabilità delle Donne e degli Uomini in divisa è in grado di far fronte anche agli enormi danni causati dalle politiche scellerate di questi anni - conclude - ma per far fronte seriamente all'emergenza terrorismo che si va delineando in questi giorni occorrono fatti concreti e non dichiarazioni e proclami".