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Notizie

Ragazzi down al lavoro con la Forestale

CASTEL VOLTURNO - Faranno gli chef dei pappagalli esotici confiscati alla camorra. Sono i ragazzi dell'Associazione italiana persone down, che dal 14 gennaio, mercoledì prossimo, cominceranno la loro esperienza di volontariato a Castel Volturno, nella riserva naturale gestita dal Corpo Forestale dello Stato, impegnati in attività di controllo del territorio e di educazione ambientale con le scuole. È il progetto "Volontari stellati per la natura" promosso dall'ufficio per la biodiversità della Guardia Forestale in collaborazione con l'Associazione italiana persone down. "È un progetto nazionale che coinvolgerà tutte le riserve naturali gestite dal Corpo  -  spiega Flavia Caruso dell'ispettorato generale della Forestale, coordinatrice dell'intero progetto  - . È stato voluto dal nostro direttore generale, Cesare Patrone e per sua volontà si comincia proprio da Castel Volturno, dalla Terra dei fuochi, da una delle zone più delicate anche dal punto di vista sociale. È il nostro contributo per migliorare l'autonomia e l'autostima dei giovani partecipanti e nel contempo è un modo per fare attività di educazione ambientale e di tutela della biodiversità". Saranno un centinaio i ragazzi down coinvolti nel progetto che avrà una durata pluriennale. Si comincia da Castel Volturno, ma poi sarà la volta delle foreste del Cansiglio tra le province di Belluno, Treviso e Pordenone, per poi scendere nella zona del litorale delle pinete di Ravenna.

Successivamente in Toscana, nelle foreste casentinesi; in Umbria nel bosco di San Francesco; poi a Roma, presso la tenuta di Castel Fusano; a Napoli dove la Forestale gestisce le riserve che si trovano sul Vesuvio; in Calabria, in Sila grande e in Sila piccola e in Puglia, nel Salento, nella riserva del Galeone. A Castel Volturno si inizia con quattro ragazzi dell'Associazione italiana persone down, che faranno la loro esperienza nel centro di recupero dell'Avifauna, di cui è responsabile il comandante Antonio Zumbolo. "La mattina prepareranno da mangiare agli uccelli nella cucina creata appositamente per i pappagalli, in ciotole grandi  -  spiega ancora Flavia Caruso  -  nel centro ci sono sia i volatili trovati feriti e curati dalla Forestale, sia alcuni pappagalli esotici molto grandi, confiscati alla camorra da altre forze di polizia. I ragazzi, che nei giorni scorsi hanno già appreso la tecnica giusta per avvicinarsi agli uccelli e non spaventarli, porteranno le ciotole nei recinti dove sono custoditi gli uccelli, all'interno delle voliere". Il lavoro, però, non è finito. Ai volontari toccherà affiancare il personale forestale nel corso di visite guidate della riserva da parte delle scolaresche. E quando non ci sono scuole in visita, faranno attività di manutenzione e di sorveglianza del sentiero, insieme al personale della Forestale. Ma per guadagnarsi il pranzo nella mensa, dovranno dare anche una mano per apparecchiare, sistemare i tavoli e pulire. Solo allora finirà la loro giornata. Con i ragazzi ci sarà sempre un tutor, un forestale, affiancato da un tutor dell'Associazione persone down. Quest'ultimo, una volta che i giovani si saranno ambientati, uscirà di scena e lavorerà dietro le quinte. "Vogliamo cominciare con un buon auspicio  -  dice ancora Flavia Caruso  -  perciò il 14 gennaio saranno i ragazzi down a rilasciare due rapaci che sono stati curati nel nostro centro. Con la libertà restituita agli uccelli, inizia simbolicamente anche il progetto".

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