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Notizie

UGL, ormai è (quasi) scissione

Tanto tuonò che piovve è la frase attribuita a Socrate dopo che la sua consorte Santippe, al termine di una lunga sfuriata si affacciò alla finestra e gli rovesciò sulla testa un secchio d’acqua, secondo alcuni studiosi, mentre secondo altri, era un pitale colmo di urina. Certo non sappiamo con certezza cosa bagno la testa di Socrate ma sarebbe interessante sapere come avrebbe reagito il filosofo greco se fosse vissuto ai nostri tempi e magari fosse stato un dirigente dell’UGL e mettiamoci anche che appartenesse a quella corrente che sta, ormai da otto mesi, contrastando la linea Polverini/Capone/Cetica e ricevendo in cambio dal “cerchio magico” polveriniano solo gesti intimidatori e punitivi che metaforicamente potremmo paragonare a quanto gettato sulla testa del filosofo greco… La crisi organizzativa del sindacato di Via delle Botteghe Oscure sta prendendo, come era prevedibile, la strada della scissione che si è concretizzata con i congressi delle Federazioni di categoria di UGL-Comunicazioni e UGL-Telecomunicazioni che si stanno celebrando a Pomezia. Infatti i Congressi Nazionali convocati dalle rispettive Segreterie Nazionali hanno deliberato, di fatto, l’uscita dalla struttura Confederale dell’UGL ritenendosi solo “Federazioni aderenti” e quindi uscendo dal diretto controllo della Segreteria Generale della Confederazione. Inoltre le due Federazioni hanno stabilito che, fino alla decisione finale del Giudice di Roma sui ricorsi presentati avverso la nomina di Paolo Capone a Segretario Generale, non intendono trasferire la parte delle quote sindacali versati mensilmente dai loro associati e spettanti alla Confederazione. Insomma due tra le più importanti categorie si “sganciano” dal controllo della Segreteria Generale dell’UGL per vivere di vita propria. Tutto questo è stato deciso nei Congressi che sono stati celebrati tra ieri e oggi ma che, sembra, sono stati disconosciuti dalla Segreteria Generale (sospesa dal Giudice) dell’UGL. Oltremodo c’è da segnalare che ai due segretari di categoria, Salvatore Muscarella, che è anche il candidato alla Segreteria Generale degli oppositori della triade Capone/Polverini/Cetica, e Stefano Conti sono stati notificati in data 27 maggio (un giorno prima della celebrazione dei congressi) gli atti di espulsione dall’UGL. Atti di espulsione che risulterebbero essere stati deliberati il 18 maggio e che, forse per colpa della lentezza delle poste italiane, hanno impiegato 9 giorni per essere recapitati. Dalle notizie che ci giungono in redazione e dalle foto che vediamo pubblicare sui social, i due dirigenti, Muscarella e Conti, non sembrerebbero essere preoccupati più di tanto della “scomunica” polveriniana. Rimane il fatto che ormai, prima gli iscritti alla Polizia di Stato, poi i dipendenti del Pubblico Impiego, poi gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria e ora i lavoratori dei settori Comunicazione e Telecomunicazioni, hanno preso le distanze da via delle Botteghe Oscure. Stessa cosa faranno il 18 giugno prossimo i lavoratori associati all’UGL Corpo Forestale che si riconoscono nella Federazione guidata da Danilo Scipio e che, ricordiamo, è stato il dirigente sindacale che ha avuto lo scontro fisico con Renata Polverini nella sede di via delle Botteghe Oscure. Insomma dall’UGL ufficiale, seppur in attesa di giudizio da parte del Tribunale di Roma, se ne stanno andando tutti i dirigenti che contestano la Polverini e i suoi adepti e che rappresentano la vera ossatura organizzativa del sindacato avendo iscritti veri e operativi nelle varie aziende o uffici pubblici e privati.

Se non è una scissione questa non avremmo altro modo per definire questa fuoriuscita di associati che stanno seguendo i propri dirigenti in attesa di un giudizio definitivo del Tribunale che anche se sarà favorevole agli oppositori di Capone non sappiamo, per quanto accaduto fino ad ora, se verrà rispettato dalla “Triade”. I Consigli Nazionali delle categorie “ribelli” stanno ratificando le modifiche Statutarie necessarie per dare seguito alle decisioni delle assemblee congressuali e quindi ormai si è arrivati, di fatto, ad avere due sindacati distinti e autonomi. Da fonti certe sappiamo che le due federazioni nazionali delle Comunicazioni e delle Telecomunicazioni hanno approvato la proposta presentata in Congresso di definirsi ”continuatori Ideali della Cisnal” rimarcando la loro Identità Sindacale e mettendo un elemento che peserà anche sui prossimi pronunciamenti che la magistratura dovrà emettere in ordine all’annosa questione della legittimità di Capone a rappresentare l’UGL come erede della storica sigla della CISNAL. L’UGL, a seguito di queste defezioni, si ritroverà a fare anche i conti con il problema della rappresentatività che la collocava al quarto posto tra le Confederazioni maggiormente rappresentative. Seguiremo gli sviluppi e torneremo sull’argomento registrando solo un dato relativo al proverbio con il quale si apre questa cronaca e legato alla proverbiale “pazienza filosofica” di Socrate nei confronti della moglie. Non avendo la certezza di cosa Santippe gettò sulla testa del consorte Socrate pensiamo, però, che sulla testa di Muscarella, Conti e tanti altri la certezza di cosa è stato gettato in testa a loro è un dato inequivocabile ma non ne facciamo menzione per un fatto di decenza. Il dato triste è che su quello che è stato gettato su quelle teste da mesi ci stanno nuotando tutti gli associati all’UGL e non deve essere facile per loro e soprattutto per il loro olfatto. (fonte www.lultimaribattuta.it)

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