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I Forestali dell’UGL fondano un’altra UGL
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- Martedì, 16 Giugno 2015
L’avevamo scritto che la scissione dell’UGL era dietro l’angolo e così è successo. Ieri si è svolto a Pomezia il 3° Congresso della Federazione Nazionale Corpo Forestale dello Stato dell’UGL. Anzi, da oggi dell’ex UGL o, meglio, della nuova UGL. Scusate la confusione, ma le cose stanno veramente così. Nel senso che il Congresso, che è bene ricordare è l’organo sovrano di ogni sindacato, ha deliberato “il recesso della Federazione Nazionale Corpo Forestale dello Stato dall’UGL”. I delegati, provenienti da tutta Italia, hanno inoltre approvato la proposta del Segretario Nazionale uscente, Danilo Scipio, di modificare la denominazione del Sindacato che, nell’acronimo è uguale alla precedente ma, nello specifico, cambia da Unione Generale del Lavoro in Unione Generale Lavoratori. La proposta è stata approvata all’unanimità dall’Assemblea Congressuale. Contestualmente il Congresso ha approvato il nuovo Statuto delegando al Segretario Nazionale la possibilità di aderire ad altra Confederazione. Insomma una “scissione” in piena regola e con il crisma di tutte le forme giuridiche visto che, ai lavori, era presente un notaio che ha verbalizzato tutto ciò che è accaduto ed è stato deliberato nel corso del Congresso. Danilo Scipio è stato confermato, sempre all’unanimità, Segretario Nazionale e durante la sua relazione introduttiva – oltre ai temi riguardanti le problematiche della categoria, soprattutto in ordine al ventilato scioglimento del Corpo Forestale dello Stato – non ha risparmiato critiche alla dirigenza che attualmente si è impadronita della confederazione di via delle Botteghe Oscure. Fra gli applausi e l’entusiasmo dei presenti, Scipio ha denunciato la totale assenza di “Trasparenza, Democrazia e Libertà”
che ormai caratterizza la gestione Capone-Polverini con la sola differenza che a “pagare” di fronte alla legge, per eventuali riscontri giudiziari, sarà solo Capone che ha “firmato” atti patrimoniali e non mentre Polverini e Cetica si sono ben guardati dall’assumersi responsabilità di firma. Insomma: lo strappo, il primo ufficiale dopo l’avvento di Paolo Capone, si è consumato e sicuramente non sarà indolore per via delle Botteghe Oscure anche in termini di rappresentatività in quanto la Federazione UGL CFS è la seconda, per numero di iscritti nel suo comparto nazionale, solo per la differenza di 31 deleghe dalla prima che è il Sapaf. Dopo la relazione di Scipio, e prima dell’intervento dei delegati, hanno portato il loro saluto all’Assemblea Congressuale, Salvatore Muscarella candidato alla Segreteria Generale in alternativa a Capone e Segretario Nazionale della Federazione Comunicazioni, Antonio Scolletta Presidente del Sindacato UGL Polizia, Francesco Prudenzano Segretario Nazionale della Federazione Intesa Funzione Pubblica. Una calorosa e vibrante accoglienza è stata riservata a Serafino Cabras, già Vice Segretario Generale dell’UGL che è in prima linea contro le posizioni assunte dal “cerchio magico Polveriniano” che si è stabilito in via delle Botteghe Oscure. Il fatto è che tutti questi Sindacalisti che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza ai lavoratori del Corpo Forestale dello Stato sono stati dichiarati decaduti, dalla gestione Capone, dagli incarichi nazionali ed espulsi dall’UGL. Come ha sottolineato Muscarella oggi, grazie alle epurazioni messe in atto da Capone & C., ci sono più persone “fuori” dall’UGL che dentro considerando che non conta il numero delle Federazioni ma il numero degli associati che queste raggruppano. Ecco allora che la mossa dei lavoratori del Corpo Forestale dello Stato di uscire dall’UGL ma di rimanere dentro una sigla uguale potrà a breve termine dimostrarsi vincente. In attesa di una soluzione anzi di una sentenza definitiva del Tribunale di Roma la confusione dentro via delle Botteghe Oscure regna sovrana in quanto nei corridoi del Ministero del Lavoro girano voci su un prossimo Commissariamento dell’ENAS, l’Ente di Patronato di emanazione dell’UGL, che vede per il terzo mese consecutivo non pagare lo stipendio ai propri dipendenti e che rischia “il fallimento”. Se le voci dovessero trovare conferma si aprirebbe anche un altro fronte di scontro interno ed esterno su come sono stati spesi i contributi Ministeriali dell’ENAS che, ricordiamo, sono contributi pubblici e non privati come i contributi sindacali e quindi, nel caso ne fosse riconosciuto un utilizzo improprio, ricadrebbero, secondo il Codice Penale, sotto la voce “distrazione di fondi pubblici”, reato non da poco. Ovviamente vogliamo augurarci, soprattutto per il futuro degli oltre 300 dipendenti dell’ENAS che tutto possa risolversi per il meglio ma è un dato che l’UGL oggi sale agli onori della cronaca, come è stato ricordato da molti delegati al congresso dei Forestali, solo per scazzottate, spese pazze fatte con i soldi degli associati, stravolgimenti Statutari, mancata Democrazia interna. Ci manca solo la “distrazione di fondi pubblici” e siamo al completo. Comunque la notizia della “nuova Unione Generale Lavoratori”, nata a Pomezia in una giornata piovosa di estate rappresenta un atto, se altre categorie seguissero questa strada, che potrebbe portare ad una svolta definitiva senza, però, rinunciare a rappresentare, anche nell’acronimo, Valori e Tradizioni che vengono da lontano. In conclusione tutti i partecipanti al Congresso del UGL CFS hanno attuato una scelta irrevocabile e che, come è stato più volte affermato dagli intervenuti al dibattito, riporterà “Trasparenza amministrativa, Democrazia e Libertà”, in una (nuova) UGL che niente dovrà avere a spartire con la vecchia e che metterà al centro della sua azione la riconquista di una “dignità” perduta soprattutto dai propri associati. Insomma parafrasando ciò che si diceva ai tempi della Monarchia “E’ morta l’UGL, Viva l’UGL”. di Massimo Visconti (www.lultimaribattuta.it)