Dallo smaltimento illecito dei rifiuti all'antibracconaggio, dai pulcini schiacciati agli scimpanzé terrorizzati. Le attività più importanti dell'anno appena trascorso.
ROMA, 4.12.2015 -"Per fortuna c'è il Corpo Forestale dello Stato a stanare le truffe ai danni del nostro 'oro verde', visto che il Governo, dopo aver latitato, ora con una mano lo ringrazia per il suo lavoro e con l'altra firma per la sua abolizione. Non solo: la cosiddetta 'tac salva olio' l'abbiamo proposta noi, oltre un anno fa, con un ordine del giorno, datato 11 giugno 2014, che il Governo ha votato e in cui era contenuta anche la creazione di una banca dati delle diverse produzioni di olio extravergine d'oliva. Perché nel frattempo il Governo non l'ha resa operativa facendo finta ora di scoprire l'acqua calda?". Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati del M5S delle Commissioni Agricoltura e della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla contraffazione. LEGGI TUTTO ...
Si comunica per opportuna conoscenza che ieri, 3 Dicembre, nel corso della seduta antimeridiana del Senato della Repubblica, il Sen. Paolo ARRIGONI (Lega Nord- Noi con Salvini) - Segretario della 13^ Commissione Ambiente - ha depositato una interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro dell'Ambiente.
Operazione del Corpo forestale in dieci aziende tra Fasano e Monopoli che miscelavano prodotti da Siria e Nord Africa: la frode scoperte con un'innovativa analisi molecolare sul dna dell'olio.
Con una tecnica innovativa del riconoscimento del Dna dell'olio (analisi molecolare), il Corpo forestale dello Stato, su delega della Dda di Bari, ha scoperto tra Brindisi e Bari una maxifrode su 7mila tonnellate di olio spacciato come '100% italiano', ma in realtà ottenuto mediante la miscelazione di oli presumibilmente extravergini provenienti anche da Paesi extra Ue (Siria, Turchia, Marocco e Tunisia). L'olio veniva venduto sul mercato italiano e internazionale (statunitense e giapponese) con la dicitura 100% italiano, configurando così una frode in danno al Made in Italy. Sei le persone indagate per frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari. I controlli hanno interessato aziende di Fasano, Grumo Appula e Monopoli e un laboratorio di certificazione. Nell'indagine è coinvolta una decina di aziende pugliesi e il giro d'affari illecito è stimato in decine di milioni di euro. L'inchiesta della Dda di Bari è nata a seguito della scarsa raccolta della campagna olivicola 2014-2015, definita 'annus horribilis' per il settore oleario.
La struttura a due passi da Termini: da 7 a 40 euro a notte. Alloggi “riservati” ai militari sono destinati ai politici, da Nencini all'ex presidente di Regione Lombardia, che sta in una suite internazionale al costo di 39,40 euro al giorno compresa la colazione. Anche la Pinotti pagava 7 euro, ora si è trasferita, ma al Pio IX resta una parte del suo staff. (fonte Il Fatto Quotidiano)
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11331 presentato da DI BATTISTA Alessandro, M5S, martedì 1 dicembre 2015, seduta n. 533 per sapere se il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali non consideri opportuno, sottoporre immediatamente la proposta di un nuovo capo del Corpo forestale dello Stato al Consiglio dei ministri.
(AGENPARL)- Roma 01 dic 2015 – “Se il bonus di 80 euro preannunciato dal Presidente del Consiglio a favore degli appartenenti alle forze dell’ordine verrà subordinato al reddito del singolo dipendente, si creerà esattamente l’effetto contrario rispetto all’obiettivo di premiare chi svolge i servizi operativi su strada”. E’ quanto si legge in una nota a firma del Segretario Generale dell’Unione Generale Lavoratori Corpo Forestale dello Stato. “Al personale destinato a compiti operativi competono infatti remunerazioni tipiche della propria attività, quali indennità di ordine pubblico, di alta montagna, servizi esterni e straordinari – chiarisce Scipio – che contribuiscono ad elevare il reddito annuo complessivo di chi è chiamato a svolgere il proprio servizio al di fuori degli Uffici e che sarebbe dunque fortemente penalizzato da una attribuzione legata agli scaglioni di reddito”. “Riteniamo quella del bonus una logica pericolosa per la natura temporanea della misura e che presta il fianco a strumentalizzazioni di vario tipo – conclude il sindacalista – sarebbe invece opportuno stanziare quelle risorse, opportunamente integrate, per il rinnovo contrattuale del prossimo triennio in modo da non mortificare gli operatori delle forze di polizia con quella che sarebbe una vera e propria elemosina di stato”.
(AGENPARL) – Roma, 26 nov. 2015 – L’UGL, unitamente alle altre Sigle del CFS, ha partecipato ieri all’incontro con i Ministri Marianna MADIA e Maurizio MARTINA, per affrontare le problematiche relative all’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato da parte dei Carabinieri. Il Ministro Madia ha aperto la riunione utilizzando le argomentazioni che tutti noi ben conosciamo: semplificazione, risparmi, eliminare le sovrapposizioni, ecc. ecc.: la solita “supercazzola” insomma! Da parte nostra abbiamo innanzitutto evidenziato che la Sicurezza è una cosa che non può essere semplificata, soprattutto in questa fase di allerta verso il pericolo terrorismo e con il Giubileo alle porte, lamentando di conseguenza l’assenza del Ministro Alfano al tavolo ed il taglio di oltre 40.000 unità previste proprio dalla stessa legge Madia. Abbiamo poi evidenziato che il Presidente Renzi ha detto anche ieri che 5 forze di polizia sono troppe, ma omette sempre di spiegare ai Forestali ed agli Italiani rispetto a cosa sono troppe e perchè è proprio il CFS ad essere considerato di troppo visto che l’Unione Europea invece raccomanda agli Stati membri il potenziamento delle polizie ambientali. Abbiamo evidenziato che l’operazione più corretta di riorganizzazione del settore sarebbe stata quella di accorpare al CFS le polizie provinciali ed i corpi forestali regionali, che invece inspiegabilmente ed irrazionalmente resteranno ancora in vita, perchè il nostro approccio rispetto alla tutela dell’ambiente è nettamente differente dall’attività repressiva tipica delle organizzazioni militari; per cercare di far comprendere lo spirito che anima la nostra attività, abbiamo consegnato nelle mani dei Ministri una copia della “Preghiera del Forestale” che racchiude l’essenza dell’essere Forestale; la nostra è una funzione che non può e non deve essere militarizzata! Quella odierna è stata anche l’occasione per smascherare le bugie di Cesare Patrone riguardo al fatto che non ha mai incontrato le OO.SS. sul tema e che la stragrande maggioranza del personale non vuole andare nei Carabinieri e per consegnare la nostra piattaforma rivendicativa. Se dovesse prevalere la logica degli annunci e dei tweet rispetto al buon senso ed alla funzionalità e quindi il Corpo Forestale fungerà comunque da agnello da sacrificare sull’altare della frenesia politica, abbiamo fatto sapere al Governo che:
Pubblichiamo in allegato il testo di una interrogazione parlamentare, inerente il capo del CFS , depositata nei giorni scorsi dal Movimento 5 Stelle.
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