(ANSA) - ROMA, 27 DIC - «Prendiamo atto del rinvio della pubblicazione del decreto legislativo sulla riorganizzazione delle funzioni di polizia e, nelle more della ripresa del confronto, sospendiamo per il momento tutte le iniziative di protesta programmate, a partire da quella che avevamo previsto per oggi a Pontassieve». È quanto affermano in una nota le segreterie nazionali dei sindacati dei forestali Sapaf, Ugl-Cnf, Snf, Cgil-Cfs e Dirfor. «Nell'auspicio che tale rinvio consenta - dicono i segretari Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi - una più profonda riflessione sul futuro del Corpo forestale, chiediamo nuovamente al presidente del consiglio Matteo Renzi di convocare le rappresentanze del personale per discutere nel merito i provvedimenti che riguardano il nostro futuro. La nostra proposta è sul tavolo e può essere sicuramente una valida alternativa da perseguire». «Ovviamente - concludono le organizzazioni sindacali - le nostre iniziative sono solo sospese, ma non esiteremo a riprenderle qualora il governo non intenda ascoltarci e voglia nonostante tutto confermare il malaugurato intento di militarizzare la forestale e la sicurezza ambientale».
Pubblichiamo in allegato la lettera invita al Governo da parte dei promotori della Campagna #SalviamolaForestale.
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FORESTALI, CAMMINATA CAMPESTRE A CASA DEL PREMIER RENZI
(ANSA) - Roma, 16 dic - «Il cartello unitario dei sindacati del Corpo forestale dello Stato sta organizzando una camminata per la natura, da Firenze a Pontassieve, per ribadire la netta contrarietà all'ipotesi di militarizzazione del personale». È quanto affermano le segreterie nazionali dei sindacati del Corpo forestale Sapaf, Ugl, Snf, Cgil e Dirfor. «Il Governo deve prendere atto che la stragrande maggioranza del personale non accetterà passivamente di passare dall'ordinamento civile a quello militare, la camminata per la natura servirà per cercare di spiegare le nostre ragioni direttamente al Presidente del Consiglio». «La nostra iniziativa della 'Camminata per la Natura' sarà aperta a tutti gli interlocutori sociali, ambientalisti e sindacali perche' vuole essere un momento di aggregazione nei confronti di una proposta che riteniamo deleteria per l'ambiente, in contrasto con i trattati europei a cui necessariamente l'Italia deve fare riferimento». «La nostra proposta alternativa non viene presa in considerazione dal governo ma la militarizzazione obbligatoria, ammessa solo in tempo di guerra, farà compiere al personale scelte differenti rispetto al transito nei carabinieri», concludono i segretari generali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi.
(AGENPARL) – Roma, 16 dic 2015 – Militarizzare il Corpo forestale e’ un grosso errore che il Governo non deve commettere. “Il cartello unitario dei sindacati del Corpo forestale dello Stato sta organizzando una camminata per la natura, da Firenze a Pontassieve, per ribadire la netta contrarietà all’ipotesi di militarizzazione del personale”. È quanto affermano le segreterie nazionali dei sindacati dei forestali Sapaf, Ugl, Snf, Cgil e Dirfor. “Il Governo deve prendere atto che la stragrande maggioranza del personale non accetterà passivamente di passare dall’ordinamento civile a quello militare, la “Camminata per la natura” servirà per cercare di spiegare le nostre ragioni direttamente al Presidente del Consiglio”. “La nostra iniziativa sarà aperta a tutti gli interlocutori sociali, ambientalisti e sindacali perche’ vuole essere un momento di aggregazione nei confronti di una proposta che riteniamo deleteria per l’Ambiente, in contrasto con i Trattati europei a cui necessariamente l’Italia deve fare riferimento”. La nostra proposta alternativa non viene presa in considerazione dal Governo ma la militarizzazione obbligatoria, ammessa solo in tempo di guerra, farà compiere al personale scelte differenti rispetto al transito nei Carabinieri – concludono i segretari generali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi – così che l’unico effetto della riforma sarà quello di aver gettato a mare quasi 200 anni di storia e la professionalità di migliaia di professionisti della sicurezza ambientale ed agroalimentare. E’ senzameno contraddittorio che mentre si cancella la polizia ambientale, nella legge di stabilità si approvi un finanziamento di 20 milioni per gli operai forestali della regione Calabria: quale strategia adotta il Governo?”
Altro che salvaguardia del cibo made in Italy. Alla Camera arriva un decreto legislativo che intende depenalizzare il reato di contraffazione alimentare: oggi i produttori che imbrogliano i consumatori rischiano fino a due anni di reclusione, con la nuova norma potranno pagare una multa di massimo 9500 euro e farla franca. (fonte huffingtonpost)
(AGENPARL) - 14 dic 2015 - “Tornare all’obbligo di arruolamento militare di personale civile con un salto indietro nel tempo di 100 anni è un colpo di mano che attenta, con concreta durezza, a un processo di democratizzazione conquistato con il sacrificio e la volontà di uomini e donne che ci hanno preceduto ed hanno avuto la forza di ottenere ciò che davvero la collettività voleva. Imporre oggi nuovamente una volontà di pochi calata dall’alto e diametralmente opposta a quella dei cittadini che si dovrebbero governare nel loro stesso nome rasenta, anzi rappresenta un tradimento gravissimo della funzione di chi svolge ruoli che dovrebbero essere di pubblico servizio”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, torna a intervenire contro il progetto di accorpare il Corpo Forestale dello Stato con l’Arma dei Carabinieri. Un progetto contro cui si stanno battendo con forza anche i Sindacati dei Forestali, che hanno manifestato alla Leopolda, in occasione della convention del Pd, mercoledì prossimo protesteranno a Napoli, al Convegno Nazionale del Corpo Forestale dello Stato, e promettono inoltre ulteriori iniziative. “Noi non moriremo militari” affermano i Sindacalisti della Forestale che hanno anche spiegato di aver fatto all’Esecutivo Renzi delle proposte alternative che ancora attendono risposte.
(ANSA) - ROMA, 12 DIC - «Noi non moriremo militari. Oggi e domani manifestiamo alla Leopolda, la convention del Pd. Mercoledì prossimo protesteremo a Napoli, al convegno nazionale del Corpo forestale dello Stato. Altre iniziative sono in programma da qui a fine anno. La mobilitazione continuerà finchè il Governo non rivedrà l'assurdo progetto di accorpamento con l'Arma dei carabinieri». È quanto affermano le segreterie nazionali dei sindacati dei forestali Sapaf, Ugl, Snf, Fns-Cisl, Cgil e Dirfor. «Non possiamo accettare di essere militarizzati per legge - dicono i segretari generali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Pompeo Mannone, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi -, per questo abbiamo fatto all'Esecutivo Renzi delle proposte alternative che attendono risposte concrete e motivate, nel rispetto di tutti quei forestali che anche in questi giorni di apprensione continuano la loro opera professionale e peculiare di tutela del made in Italy e dell'ambiente in genere». «Siamo orgogliosi della nostra specificità - concludono Sapaf, Ugl, Snf, Fns-Cisl, Cgil e Dirfor - che difenderemo in ogni luogo e con ogni mezzo, compresi i ricorsi amministravi e quello alla Corte di Giustizia Europea che abbiamo già pronto se il Governo non ascolterà il nostro grido di allarme: la tutela dell'ambiente e dell'agroalimentare non può essere militarizzata!».
Roma, 12 dic. - (AdnKronos) - «Noi non moriremo militari. Oggi e domani manifestiamo alla Leopolda, la convention del Pd. Mercoledì prossimo protesteremo a Napoli, al convegno nazionale del Corpo forestale dello Stato, e altre iniziative sono in programma da qui a fine anno. La mobilitazione continuerà finché il Governo non rivedrà l'assurdo progetto di accorpamento con l'Arma dei carabinieri». Così, in una nota congiunta, i sindacati dei forestali Sapaf, Ugl, Snf, Fns-Cisl, Cgil e Dirfor. «Non possiamo accettare di essere militarizzati per legge - dicono i segretari generali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Pompeo Mannone, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi - per questo abbiamo fatto all'esecutivo Renzi delle proposte alternative che attendono risposte concrete e motivate - sottolineano- nel rispetto di tutti quei forestali che anche in questi giorni di apprensione continuano la loro opera professionale e peculiare di tutela del made in Italy e dell'ambiente in genere». «Siamo orgogliosi della nostra specificità - evidenziano Ugl, Snf, Fns-Cisl, Cgil e Dirfor - che difenderemo in ogni luogo e con ogni mezzo, compresi i ricorsi amministravi e quello alla Corte di Giustizia Europea che abbiamo già pronto se il Governo non ascolterà il nostro grido di allarme - concludono i sindacati del Corpo forestale - la tutela dell'ambiente e dell'agroalimentare non può essere militarizzata».
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