Roma, 27 gen. - (Adnkronos) - "Nonostante le nostre denunce e ripetute sollecitazioni, il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina continua a coprire situazioni di palese illegittimità che inspiegabilmente ed ingiustificatamente favoriscono la procura di Arezzo rispetto a tutte le altre procure d'Italia". Lo affermano in una nota congiunta i segretari generali del Sapaf Marco Moroni, dell'Ugl Cfs Danilo Scipio, del Snf Andrea Laganà, della Cgil Cfs Francesca Fabrizi e del Dirfor Maurizio Cattoi. "Si stanno infatti mettendo a disposizione del procuratore Rossi - dicono - mezzi e personale del Corpo forestale in numero di gran lunga superiore a quello stabilito dal decreto del ministero della Giustizia per lo svolgimento di compiti tipici di ogni procura e che ogni procura espleta senza dover ricorrere ad integrazioni". "E' dunque fin troppo chiaro - concludono i sindacati - che il procuratore Rossi gode di attenzioni non comuni da parte dell'esecutivo, anche per il tramite di forestali assegnati proprio alla procura di Arezzo che allo stesso tempo sono e sono stati collaboratori del legislativo del ministro Martina".
CORPO FORESTALE, INTERROGAZIONE CATANOSO FI : PREVEDERE NORMA CHE INTRODUCA SINDACALIZZAZIONE IN ARMA CARABINIERI O INCARDINARE CFS IN ALTRE SPECIALITÀ POLIZIA.
Nel corso della puntata de "L'ARENA", andata in onda su RAI1 lo scorso 24 gennaio, il conduttore Massimo GILETTI per l'ennesima volta ha informato i telespettatori facendo intendere che gli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato, 7.500 dipendenti, agenti ed ufficiali di polizia giudiziaria, siano la stessa cosa degli operai calabresi e siciliani ... LEGGI TUTTO ...
“La militarizzazione forzata rappresenta un allarme rosso per la democrazia. E questo sarebbe un governo di centrosinistra?” “L’italiano medio, probabilmente, non ha idea di cosa significhi, davvero, militarizzare forzatamente un Corpo come la Forestale che comprende migliaia di Operatori. Non è affatto un problema di interessi di questo o quel gruppo, non è principalmente una questione di difesa di determinate competenze e compiti. Si tratta in verità di una questione molto seria e ben più profonda di quel che appare nell’immediatezza. LEGGI TUTTO ...
L'editoriale di Valter Mazzetti (Segretario Generale UGL Polizia di Stato).
Per opportuna e doverosa informazione comunichiamo che ieri, 25 gennaio, nel corso della seduta della Camera dei Deputati, l’Onorevole Monica FAENZI (Gruppo Misto-Ala) ha depositato una interrogazione a risposta scritta inerente il CFS. Di seguito il testo completo.
Il governo Renzi con l’approvazione del decreto di scioglimento del Corpo Forestale dello Stato e con il contestuale assorbimento nell’Arma dei Carabinieri, ha realizzato un vero e proprio golpe istituzionale, militarizzando un corpo di polizia ad ordinamento civile. Lo afferma in una nota il Segretario Generale della Consap, Giorgio Innocenzi nella quale, nel commentare negativamente la scelta operata con il decreto che prevede lo smembramento della Forestale, preannuncia l’adesione della sua organizzazione sindacale alle programmate iniziative e manifestazioni di protesta. Il governo – ha dichiarato Innocenzi – ha varato un provvedimento fuori dai limiti della delega e quindi contro la volontà del Parlamento procedendo illegittimamente allo spacchettamento delle competenze e della stessa funzione di polizia.
(AGENPARL) – Roma, 23 gen 2016 – “Siamo stati inondati di mail di protesta da parte del personale perché nessun forestale intende ringraziare ll ministro Martina per aver avallato la soppressione del Corpo forestale dello Stato; è del tutto evidente, quindi, che il Capo del Corpo Patrone lo fa esclusivamente a titolo personale ed eventualmente a nome di tutti i suoi lacché”. Si legge in una nota a firma dei segretari generali del SAPAF Marco Moroni, UGL CFS Danilo Scipio, SNF Andrea Laganà,CGIL CFS Francesca Fabrizi, DIRFOR Maurizio Cattoi. “Nessun forestale riconosce ormai più la leadership di Cesare Patrone. Egli può definirsi capo del corpo esclusivamente in virtù di un provvedimento che lo ha nominato ben 12 anni fa e quindi deve rivolgere alle istituzioni a mero titolo personale “.
“Parla a titolo personale, ministro avalla Soppressione Corpo”.
(askanews) – Roma, 23 gen 2015 – Polemica sui ringraziamenti del capo della Forestale, cesare patrone, al ministro maurizio martina, riguardo al nuovo assetto del Corpo, il cui Comando passa all’Arma dei Carabinieri. “Siamo stati inondati di mail di protesta da parte del personale perché nessun forestale intende ringraziare il ministro Martina per aver avallato la soppressione del Corpo forestale dello Stato; e’ del tutto evidente, quindi, che il capo del Corpo patrone lo fa esclusivamente a titolo personale ed eventualmente a nome di tutti i suoi lacché”, si legge in una nota a firma dei segretari generali SAPAF, UGL CFS, SNF, CGIL: Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Lagana’ e Francesca Fabrizi. “Nessun forestale – aggiungono i sindacalisti – riconosce ormai piu’ la leadership di cesare patrone. Egli puo’ definirsi capo del corpo esclusivamente in virtu’ di un provvedimento che lo ha nominato ben 12 anni fa e quindi si puo’ rivolgere alle istituzioni solo a titolo personale”.
Il segretario Maccari: "La militarizzazione forzata rappresenta un allarme rosso per la democrazia. E questo sarebbe un governo di centrosinistra?”
Accorpamento della Forestale all’Arma dei carabinieri e scelta di lasciare il controllo del mare, delle coste e di tutto l’ambiente in acqua alla sola Guardia di Finanza: il Coisp non ci sta e interviene duramente sull’argomento per contestare la scelta. “L’italiano medio, probabilmente, non ha idea di cosa significhi, davvero, militarizzare forzatamente un Corpo come la Forestale che comprende migliaia di Operatori. Non è affatto un problema di interessi di questo o quel gruppo, non è principalmente una questione di difesa di determinate competenze e compiti. Si tratta in verità di una questione molto seria e ben più profonda di quel che appare nell’immediatezza. Rappresenta un grave controsenso rispetto alla volontà dello stesso Legislatore che oltre 35 anni fa, con la Legge 121, segnò senza mezzi termini la strada nel senso della smilitarizzazione delle Forze di Polizia” esordisce Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia.
Appello al Quirinale per sindacato nei Carabinieri.
Con l’approvazione del decreto con cui ieri il governo ha smembrato il Corpo Forestale dello Stato, prevedendo l’assorbimento nell’Arma dei Carabinieri, si è varato un provvedimento che va ben oltre i limiti che la legge delega prevedeva. Si sono creati, con esso, i presupposti striscianti per militarizzare la funzione di polizia e si è calpestato il diritto costituzionale di questi poliziotti di associarsi in sindacato che, come ben noto è diritto che gode di tutela di rango costituzionale. Con questa manovra, se non si prevede contestualmente la possibilità di istituire nell’Arma dei Carabinieri il diritto di potersi associare in sindacato, come peraltro più volte ribadito nelle proprie sentenze dalla Suprema Corte Europea per la tutela dei diritti umani in relazione al diritto dei militari di associarsi in sindacato, è evidente che si consumano due pericolose strategie per la sicurezza, la liberta e i diritti dei cittadini del nostro Paese. LEGGI TUTTO ...
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