L'AQUILA - Hanno scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alcune migliaia di agenti del Corpo forestale dello Stato, per il quale il governo tra mille polemiche ha ormai decretato l'accorpamento all'Arma dei carabinieri. È un ultimo appello affinché non firmi il decreto di riforma della Pubblica amministrazione. "Nonostante la delega ricevuta dal Governo prevedesse il riordino del Cfs o l’eventuale assorbimento in altra forza di polizia, non considerando affatto il riordino si è passati da subito alla seconda soluzione - dicono gli agenti nella missiva al Colle - in tal modo individuando, a nostro avviso, la più sconsiderata ed anticostituzionale previsione quale quella dell’assorbimento del Cfs, corpo di polizia a ordinamento civile, nell’Arma dei carabinieri, polizia militare nonché quarta Forza armata dello Stato Italiano". "Il Corpo Forestale dello Stato, unica forza di polizia specializzata nel settore ambientale da 193 anni viene, di fatto, soppresso senza considerare minimamente il vuoto che si verrà a creare nel settore, perdendo l’esperienza maturata in quasi due secoli di storia", aggiungono. LEGGI TUTTO ...
Egregio dottor Del Debbio,
i sottoscritti Segretari Generali del SAPAF Marco Moroni, dell’UGL Danilo Scipio, del SNF Andrea Laganà, della CGIL CFS Francesca Fabrizi, del DIRFOR Maurizio Cattoi, in rappresentanza degli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato si trovano nella spiacevole situazione di segnalarle quanto sia stato scorretto il teatrino cui abbiamo assistito nel corso della puntata del programma “Quinta Colonna” del 15 febbraio u.s.. Ancora una volta si è sproloquiato circa la confusione tra il personale del Corpo Forestale dello Stato (meno di 8.000 unità in tutta Italia!) e gli operai forestali, dipendenti di alcune Regioni che nulla hanno a che vedere con un Corpo di Polizia. Si smetta di farneticare su argomenti che non si conoscono e si dia finalmente voce agli appartenenti all’unica Forza di Polizia specializzata nella tutela dell’Ambiente. Sentir parlare di forestali inutili, probabilmente riferendosi al clientelismo che ha ingenerato il fenomeno degli operai forestali in alcune Regioni, umilia gli operatori di un Corpo che dal 1822 si adopera quotidianamente per la salvaguardia del paesaggio, dell’ambiente e della tutela del settore agroalimentare.”
(AGENPARL) – Roma, 16 feb 2016 – “La struttura del trattamento economico del personale dei Vigili del Fuoco è talmente differente da quella del comparto sicurezza che il personale del Corpo Forestale dello Stato, se sarà costretto a transitarvi, subirà danni economici enormi dal punto di vista pensionistico”. A dichiararlo il Segretario Generale dell’Unione Generale Lavoratori Corpo Forestale dello Stato Danilo Scipio. “La differenza di trattamento economico tra un appartenente alle forze di polizia ed un Vigile del Fuoco è già di per se significativa, ma con le indennità legate alle mansioni di personale aeronavigante, è proprio il caso di dirlo, spicca il volo”. “La differenza stipendiale, come prevede la Legge Madia, verrà compensata da un assegno ad personam riassorbibile – spiega Scipio – ma quell’importo, che per chi proviene dal reparto volo del CFS sarà molto rilevante, non sarà pensionabile e cagionerà conseguenze irreparabili al trattamento di quiescenza di chi sarà costretto a subire infelici ed irrazionali scelte governative”. “Il passaggio dei Forestali nei Vigili del Fuoco dovrebbe quindi avvenire solo su base volontaria, viste le nefaste ripercussioni economiche generate dalla fuoriuscita dal comparto sicurezza – conclude il Segretario – ed alla lunga si rivelerà un ulteriore gravissimo errore politico, che si andrà ad aggiungere a quello del transito del restante personale nei Carabinieri, perché saranno costretti a lavorare o volare fianco a fianco dipendenti con trattamenti economici nettamente differenti, creando ripercussioni negative sul servizio facilmente immaginabili”.
Il passaggio dei Forestali nei Vigili del Fuoco dovrebbe avvenire solo su base volontaria, viste le nefaste ripercussioni economiche generate dalla fuoriuscita dal comparto sicurezza.
«La politica svuota-carceri ha di fatto annullato il provvedimento anti-roghi». La proposta dei senatori grillini: recepire le indicazioni normative del procuratore Roberti.
Se ci diciamo italiani, se abbiamo a cuore il nostro paese e i valorosi uomini e donne del corpo forestale dello Stato, che da sempre lo difendono, non possiamo non essere solidali. LEGGI TUTTO ...
(AGENPARL) – Roma, 11 feb – “Alle precise è circostanziate accuse di favoritismo nei confronti della Procura di Arezzo mosse dalle organizzazioni sindacali, il Corpo forestale dello Stato, nel corso della riunione odierna, non è stato in grado di fornire spiegazioni convincenti e plausibili atte a giustificare il surplus di personale e mezzi”. È quanto si legge in una nota a firma dei segretari generali Marco Moroni del SAPAF, dell’UGL Danilo Scipio, del SNF Andrea Laganà, della FNS CISL Pompeo Mannone, della CGIL CFS Francesca Fabrizi, del DIRFOR Maurizio Cattoi. “Tali scelte inopportune e ingiustificate, che non trovano analogie in nessun’altra Procura d’Italia, rafforzano le nostre convinzioni per cui le loro origini siano da ricercare in altri ambiti a noi sconosciuti, poichè appaiono non funzionali, soprattutto se si raffrontano i dati investigativi di altre Procure”. “Riteniamo ormai superata la questione sindacale perché la gravità della situazione impone lo spostamento dell’importante questione sul tavolo politico, con il coinvolgimento del capo del Corpo, Cesare Patrone, e del Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, ancora silenti ed assenti”.
Rendiamo disponibili in allegato il testo del decreto legislativo, la relazione illustrativa, l'analisi di impatto della regolamentazione, l'analisi tecnico normativa e le relative tabelle.
"LA GUERRA VERA INIZIA ORA !!!"
Lo scorso, Venerdì 5 Febbraio, nel corso della seduta della Camera dei Deputati, l’On. Edmondo CIRIELLI (Fratelli d’Italia) ha depositato una interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministro dell’Economia sulla situazione del CFS. Di seguito il testo integrale.
I Consiglieri di amministrazione del Corpo Forestale dello Stato si stanno riunendo sistematicamente per preparare gli atti che saranno affrontati nel corso della seduta che si terrà in data ignota alle scriventi. Circolano voci insistenti, avallate dagli atteggiamenti del Capo del Corpo nei confronti dei dirigenti e dei funzionari che non concordano sulla linea che vede il futuro del Corpo proiettato verso i carabinieri, di ipotetici avvicendamenti nelle funzioni dirigenziali, soprattutto tra i direttori di divisione e capi servizio dell'Ispettorato Generale.
Intervista al Prof. Alberto Abrami ordinario di Diritto Forestale e dell’Ambiente presso l’Università di Firenze. E’ stato componente del Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino del fiume Arno in rappresentanza del Ministero del Lavori Pubblici e nel Comitato scientifico del Parco regionale delle Apuane in rappresentanza delle Università toscane.
Giovedì 4 Febbraio, nel corso della seduta della Camera dei Deputati, anche gli Onorevoli Patrizia Terzoni, Massimiliano Bernini e Silvia Benedetti (Movimento 5 Stelle) hanno depositato una interrogazione a risposta scritta sul CFS chiedendo di sapere dal Ministro dell'Economia se sia stato valutato sotto il profilo economico, giuridico e della finanza pubblica l'assorbimento del Corpo. Di seguito il testo integrale.
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