“Parla a titolo personale, ministro avalla Soppressione Corpo”.
(askanews) – Roma, 23 gen 2015 – Polemica sui ringraziamenti del capo della Forestale, cesare patrone, al ministro maurizio martina, riguardo al nuovo assetto del Corpo, il cui Comando passa all’Arma dei Carabinieri. “Siamo stati inondati di mail di protesta da parte del personale perché nessun forestale intende ringraziare il ministro Martina per aver avallato la soppressione del Corpo forestale dello Stato; e’ del tutto evidente, quindi, che il capo del Corpo patrone lo fa esclusivamente a titolo personale ed eventualmente a nome di tutti i suoi lacché”, si legge in una nota a firma dei segretari generali SAPAF, UGL CFS, SNF, CGIL: Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Lagana’ e Francesca Fabrizi. “Nessun forestale – aggiungono i sindacalisti – riconosce ormai piu’ la leadership di cesare patrone. Egli puo’ definirsi capo del corpo esclusivamente in virtu’ di un provvedimento che lo ha nominato ben 12 anni fa e quindi si puo’ rivolgere alle istituzioni solo a titolo personale”.
Il segretario Maccari: "La militarizzazione forzata rappresenta un allarme rosso per la democrazia. E questo sarebbe un governo di centrosinistra?”
Accorpamento della Forestale all’Arma dei carabinieri e scelta di lasciare il controllo del mare, delle coste e di tutto l’ambiente in acqua alla sola Guardia di Finanza: il Coisp non ci sta e interviene duramente sull’argomento per contestare la scelta. “L’italiano medio, probabilmente, non ha idea di cosa significhi, davvero, militarizzare forzatamente un Corpo come la Forestale che comprende migliaia di Operatori. Non è affatto un problema di interessi di questo o quel gruppo, non è principalmente una questione di difesa di determinate competenze e compiti. Si tratta in verità di una questione molto seria e ben più profonda di quel che appare nell’immediatezza. Rappresenta un grave controsenso rispetto alla volontà dello stesso Legislatore che oltre 35 anni fa, con la Legge 121, segnò senza mezzi termini la strada nel senso della smilitarizzazione delle Forze di Polizia” esordisce Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia.
Appello al Quirinale per sindacato nei Carabinieri.
Con l’approvazione del decreto con cui ieri il governo ha smembrato il Corpo Forestale dello Stato, prevedendo l’assorbimento nell’Arma dei Carabinieri, si è varato un provvedimento che va ben oltre i limiti che la legge delega prevedeva. Si sono creati, con esso, i presupposti striscianti per militarizzare la funzione di polizia e si è calpestato il diritto costituzionale di questi poliziotti di associarsi in sindacato che, come ben noto è diritto che gode di tutela di rango costituzionale. Con questa manovra, se non si prevede contestualmente la possibilità di istituire nell’Arma dei Carabinieri il diritto di potersi associare in sindacato, come peraltro più volte ribadito nelle proprie sentenze dalla Suprema Corte Europea per la tutela dei diritti umani in relazione al diritto dei militari di associarsi in sindacato, è evidente che si consumano due pericolose strategie per la sicurezza, la liberta e i diritti dei cittadini del nostro Paese. LEGGI TUTTO ...
"Altro che semplificazione questo è un vero omicidio di Stato", da FI la posizione di Paolo Russo dopo l'approvazione da parte del Cdm del decreto legislativo recante la razionalizzazione delle funzioni di polizia e l'assorbimento del Corpo Forestale dello Stato. "Una brutta pagina per la tutela dell'agroalimentare e per il contrasto ai reati ambientali" denuncia in un comunicato Paolo Russo, commentando l'approvazione da parte del Cdm del decreto legislativo recante la razionalizzazione delle funzioni di polizia e l'assorbimento del Corpo Forestale dello Stato1. Il deputato di Forza Italia spiega infatti: "Lo spacchettamento del Corpo Forestale dello Stato che vedrà i forestali spediti un po' verso i Carabinieri, altri verso il corpo dei Vigili del fuoco, verso la Polizia, la Guardia di Finanza e poi altri ancora verso le pubbliche amministrazioni, rappresenta una perdita senza rimedio di competenze e Know-how riconosciute nel mondo".
Per il Corpo Forestale dello Stato é stata fatta la "scelta più difficile e contraddittoria". Lo afferma in una nota il WWF, che auspica "importanti correttivi" per garantire le funzioni specialistiche della Forestale. La legge delega, rileva il WWF, "consentiva al governo la possibilità di una riforma radicale della Forestale, senza necessariamente un accorpamento ad altre forze della Polizia. Questa ipotesi, di gran lunga la più ragionevole ed efficace per le esigenze del nostro paese, non è stata presa in considerazione, e il governo ha invece predisposto una norma che di fatto smembra il Corpo". "E' vero - aggiunge l'associazione ambientalista - che la gran parte dei forestali dovrebbero andare nei Carabinieri, ma è altrettanto vero che una parte di competenza andrà alla Guardia di Finanza e che il passaggio ai Carabinieri sarà solo su base volontaria". Un accorpamento specialistico alla Polizia di Stato, che non è un corpo militare, "avrebbe invece permesso il passaggio in blocco di tutto il Corpo Forestale".
"Operazione di facciata che complica la lotta alle eco-mafie".
ROMA. Il Consiglio dei Ministri, nella serata del 20 gennaio scorso, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Madia, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante la razionalizzazione delle funzioni di polizia e l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri. “È l’ennesima operazione di facciata di questo Governo – dichiara Francesco GRECO, Presidente Nazionale di Fare Verde – che complica la lotta alle eco-mafie e costringe il personale del Corpo Forestale dello Stato a non poter decidere sul suo futuro professionale e umano”. “Inoltre – prosegue Fare Verde – sono state introdotte modifiche al Codice dell’Ordinamento Militare; ci saranno dei costi ulteriori per l’acquisto di nuove divise, tinteggiatura dei mezzi e corsi di formazione per il personale; sarà necessario riallineare i diversi trattamenti stipendiali, in particolar modo degli alti vertici del CFS, con ulteriori spese per le casse dello Stato. E pensare – conclude il presidente nazionale di Fare Verde – che solo nei giorni scorsi erano state aperte nuove Stazione del CFS, come a Pomezia (Roma). Esempi ulteriori di come al Governo ci sia disorganizzazione e si giochi a chi produce più fumo: chi con gli inceneritori, chi con le trivelle petrolifere in mare, chi con finte riduzioni di costi!”. FARE VERDE onlus – presidenza nazionale.
(ANSA) - ROMA, 22 GEN - Il ministro martina scrive ai forestali per spiegare lo storico passaggio con l'Arma dei carabinieri, ma i sindacati di categoria non la prendono bene. “Ci sentiamo umiliati dal ministro martina che non ci ha mai degnato di attenzione e che ora ci invia una lettera di congedo, perché veniamo soppressi, chiamandoci ‘cari forestali’. Proprio lui ora parla di ‘passaggio storico’, di ‘mantenimento della specializzazione’ e di ‘rafforzamento del presidio territoriale’?" Lo affermano in una nota congiunta i sindacati Sapaf, Ugl, Snf, Fns Cisl, Cgil Cfs e Dirfor. "Lo sa il ministro che il decreto disperderà gli ex forestali ovunque, non solo nei carabinieri ma anche nelle altre forze dell’ordine, pur in misura ridotta, nei vigili del fuoco, in decine di amministrazioni statali e non, che accoglieranno tutti coloro che RIFIUTANO la MILITARIZZAZIONE FORZATA?", chiedono i sindacati. “Si pensa di affrontare i problemi della sicurezza – dicono i segretari generali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Pompeo Mannone, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi - MILITARIZZANDO I FORESTALI, anziché assumere 10.000 carabinieri e poliziotti, addestrarli e rispettare la specificità e i compiti delle forze dell’ordine oggi esistenti. Che c’entra la Forestale con il Ministero della Difesa e con i suoi compiti? Quanti costi e disagi dovremo affrontare noi, gli stessi carabinieri e anche i cittadini italiani per questa PSEUDO RIFORMA? Ci appelliamo al Presidente Mattarella”.
“Così che pur di dire - qualcosa abbiamo fatto - circa 7000 forestali, entreranno a far parte dei ranghi della benemerita arma”.
"Governo cancella di notte il Corpo Forestale dello Stato. Ci batteremo in tutte le sedi contro questa scelta!"
Anche se la notizia è datata, vale la pena rileggerla. E' quello che ci aspetta ? (fonte grnet.it)
Roma, 19 gen. (AdnKronos) - "Con una nota indirizzata al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e all'Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico - I.G.O.P. abbiamo chiesto di valutare attentamente i costi che dovrebbero sopportare i cittadini dall'assorbimento del Corpo forestale dello Stato da parte dell'Arma dei Carabinieri". Lo dichiarano i segretari generali del Sapaf Marco Moroni, dell'Ugl Danilo Scipio, del Snf Andrea Laganà, della Fns Cisl Pompeo Mannone, della Cgil Cfs Francesca Fabrizi e del Dirfor Maurizio Cattoi. "Abbiamo più volte evidenziato - dicono - come questa OPERAZIONE DI PURA FACCIATA non determini risparmi nè razionalizzazioni ma solo costi aggiuntivi iniziali per divise nuove, tinteggiatura dei mezzi e corsi di formazione, nonché ulteriori oneri per riallineare i diversi trattamenti stipendiali, ora nettamente sbilanciati a favore dei generali dell'Arma e rimpiazzare IL PERSONALE che NON ACCETTERA' DI ESSERE MILITARIZZATO COATTIVAMENTE e farà altre scelte lavorative".
(ANSA) - ROMA, 19 GEN - «Con una nota indirizzata al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e all'Igop (Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico ndr.) abbiamo chiesto di valutare attentamente i costi che dovrebbero sopportare i cittadini dall'assorbimento del Corpo forestale da parte dell'Arma dei carabinieri». Lo affermano in una nota congiunta le organizzazioni sindacali dei forestali Sapaf, Ugl, Snf, Fns Cisl, Cgil Cfs e Dirfor. «Abbiamo più volte evidenziato come questa OPERAZIONE DI PURA FACCIATA non determina risparmi nè razionalizzazioni - dicono i segretari generali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Lagana', Pompeo Mannone, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi -, ma solo costi aggiuntivi iniziali per divise nuove, tinteggiatura dei mezzi e corsi di formazione, nonché ulteriori oneri per riallineare i diversi trattamenti stipendiali, ora nettamente sbilanciati a favore dei generali dell'Arma». Secondo i sindacati esistono soluzioni alternative e senza oneri, «ad esempio l'istituzione di una Direzione centrale a composizione interforze all'interno del Dipartimento della pubblica sicurezza».
(AGENPARL) – Roma, 19 gen – “Con una nota indirizzata al Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e all’Ispettorato Generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico – I.G.O.P. abbiamo chiesto di valutare attentamente i costi che dovrebbero sopportare i cittadini dall’assorbimento del Corpo forestale dello Stato da parte dell’Arma dei Carabinieri”. A dichiararlo i Segretari Generali del SAPAF Marco Moroni, dell’UGL Danilo Scipio, del SNF Andrea Laganà, della FNS CISL Pompeo Mannone, della CGIL CFS Francesca Fabrizi, del DIRFOR Maurizio Cattoi. “Abbiamo più volte evidenziato come questa OPERAZIONE DI PURA FACCIATA non determina risparmi nè razionalizzazioni ma solo costi aggiuntivi iniziali per divise nuove, tinteggiatura dei mezzi e corsi di formazione, nonché ulteriori oneri per riallineare i diversi trattamenti stipendiali, ora nettamente sbilanciati a favore dei generali dell’Arma e rimpiazzare il personale che non accetterà di essere militarizzato coattivamente e farà altre scelte lavorative”.
Ill.mo Sig. Ministro, Egregio Ispettore Generale,
come è noto l'articolo 8 della legge 7 agosto 2015 n. 124, c.d. "legge Madia", conferisce al governo, tra le altre cose, la delega per il "riordino delle funzioni di polizia di tutela dell'ambiente, del territorio e del mare, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, conseguente alla riorganizzazione del Corpo forestale dello
Stato ed eventuale assorbimento del medesimo in altra Forza di polizia ...
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