(DIRE) - ROMA, 15 GEN - “Caro cittadino, forse ancora non lo sai ma, quando avrai un problema con una discarica abusiva di rifiuti tossici, con un bracconiere, con un piromane, con la distruzione di un bosco, con alimenti contraffatti e nocivi per la salute, con il maltrattamento di animali o il traffico illecito di specie protette, con l’inquinamento di un fiume eccetera, non potrai più affidarti all’unico corpo di polizia specializzato nella difesa dell’ambiente, perché il Corpo forestale dello Stato sarà soppresso“. Inizia così un volantino a firma dei sindacati dei Forestali (Sapaf, Ugl-Cfs, Snf, Fns-Cisl, Cgil-Fp e Dirfor) che stanno manifestando davanti a Montecitorio per chiedere di recedere dall’accorpamento con i Carabinieri deciso dalla Riforma della Pa realizzata dal ddl Madia. LEGGI TUTTO ...
Stop alla 'riforma-ricatto' della Pubblica Amministrazione che vuole ridurre gli agenti del Corpo Forestale dello Stato come nel film di Checco Zalone 'Quo vado': costretti al salto nel buio della mobilità, senza sapere dove saranno impiegati e con quali funzioni amministrative, se rifiutano la militarizzazione forzata con l'assorbimento nel corpo dei Carabinieri. Un attacco alla libertà di coscienza di chi, pur di salvaguardare il posto di lavoro, deve subire una 'coscrizione obbligatoria', cioè un arruolamento forzato fatto passare come 'volontario'. Cosa comporta ce lo siamo fatti spiegare direttamente da loro, incontrandoli oggi in piazza per la loro protesta.
Per Legambiente, Greenpeace e Libera eliminare il corpo che conta 8.500 dipendenti (da non confondere con le decine di migliaia di operai forestali) equivale a depotenziare la tutela dell'ambiente. Il procuratore antimafia Franco Roberti: "Si toglie all’autorità giudiziaria l’unico organismo che smaschera i crimini ambientali". In più non è chiaro come si tuteleranno le riserve naturali. LEGGI TUTTO ...
Sindacati indicono iniziativa per il 15 davanti a Montecitorio.
(ANSA) - ROMA, 12 GEN - "Prendiamo atto che il presidente Renzi, nonostante le sollecitazioni politiche e tecniche, ha annunciato l'intenzione di proporre al Consiglio dei Ministri, convocato per il 15 gennaio, nell'ambito del provvedimento di riforma della Pa, l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato da parte dell'Arma dei Carabinieri". Lo affermano in una nota i sindacalisti Marco Moroni (Sapaf), Danilo Scipio (Ugl-Cfs), Andrea Laganà (Snf), Pompeo Mannone (Fns-Cisl), Francesca Fabrizi (Cgil-Cfs) e Maurizio Cattoi (Dirfor). "In extremis - annunciano - proveremo per l'ennesima volta a far capire al Governo che quel progetto si scontra con le garanzie costituzionali dei lavoratori, la buona amministrazione ed il buon senso, attuando un sit in di protesta in Piazza Montecitorio proprio venerdì prossimo, 15 gennaio. Se dovesse essere però confermata la volontà di far transitare tutto e tutti nei carabinieri, sancendo la MILITARIZZAZIONE COATTA della funzioni di polizia ambientale ed agroalimentare e del personale, non rimarrà altro che lasciare la parola agli avvocati". "Facciamo appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - concludono i leader sindacali del Corpo forestale - affinché solleciti il Governo ad attuare la delega conferita dal Parlamento in maniera conforme alle prescrizioni in essa contenute ed in modo rispettoso dei diritti costituzionali dei cittadini e dei lavoratori".
Egregio Presidente,
in rappresentanza del Personale del Corpo forestale dello Stato, le scriventi organizzazioni sindacali le chiedono un urgente incontro, per esprimere le preoccupazioni dei Forestali, in merito al paventato accorpamento all'Arma dei Carabinieri.
(AGENPARL) – Roma, 12 gen 2016 – “Prendiamo atto che il Presidente Renzi, nonostante le sollecitazioni politiche e tecniche, ha annunciato l’intenzione di proporre al Consiglio dei Ministri, convocato per il 15 gennaio, nell’ambito del provvedimento di riforma della P.A., l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato da parte dell’Arma dei Carabinieri”. A dichiararlo sono Marco Moroni (SAPAF), Danilo Scipio (UGL-CFS), Andrea Laganà (SNF), Pompeo Mannone (FNS-CISL), Francesca Fabrizi (CGIL-CFS) e Maurizio Cattoi (DIRFOR). “In extremis proveremo per l’ennesima volta a far capire al Governo che quel progetto si scontra con le garanzie costituzionali dei lavoratori, la buona amministrazione ed il buon senso, attuando un sit in di protesta in Piazza Montecitorio proprio venerdì prossimo, 15 gennaio. “Se dovesse essere però confermata la volontà di far transitare tutto e tutti nei Carabinieri, sancendo la militarizzazione coatta della funzioni di polizia ambientale ed agroalimentare e del personale, non rimarrà altro che lasciare la parola agli avvocati. “Facciamo appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - concludono i leader sindacali del Corpo forestale – affinché solleciti il Governo ad attuare la delega conferita dal Parlamento in maniera conforme alle prescrizioni in essa contenute ed in modo rispettoso dei diritti costituzionali dei cittadini e dei lavoratori.”
(ANSA) - ROMA, 27 DIC - «Prendiamo atto del rinvio della pubblicazione del decreto legislativo sulla riorganizzazione delle funzioni di polizia e, nelle more della ripresa del confronto, sospendiamo per il momento tutte le iniziative di protesta programmate, a partire da quella che avevamo previsto per oggi a Pontassieve». È quanto affermano in una nota le segreterie nazionali dei sindacati dei forestali Sapaf, Ugl-Cnf, Snf, Cgil-Cfs e Dirfor. «Nell'auspicio che tale rinvio consenta - dicono i segretari Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi - una più profonda riflessione sul futuro del Corpo forestale, chiediamo nuovamente al presidente del consiglio Matteo Renzi di convocare le rappresentanze del personale per discutere nel merito i provvedimenti che riguardano il nostro futuro. La nostra proposta è sul tavolo e può essere sicuramente una valida alternativa da perseguire». «Ovviamente - concludono le organizzazioni sindacali - le nostre iniziative sono solo sospese, ma non esiteremo a riprenderle qualora il governo non intenda ascoltarci e voglia nonostante tutto confermare il malaugurato intento di militarizzare la forestale e la sicurezza ambientale».
Pubblichiamo in allegato la lettera invita al Governo da parte dei promotori della Campagna #SalviamolaForestale.
FORESTALI, CAMMINATA CAMPESTRE A CASA DEL PREMIER RENZI
(ANSA) - Roma, 16 dic - «Il cartello unitario dei sindacati del Corpo forestale dello Stato sta organizzando una camminata per la natura, da Firenze a Pontassieve, per ribadire la netta contrarietà all'ipotesi di militarizzazione del personale». È quanto affermano le segreterie nazionali dei sindacati del Corpo forestale Sapaf, Ugl, Snf, Cgil e Dirfor. «Il Governo deve prendere atto che la stragrande maggioranza del personale non accetterà passivamente di passare dall'ordinamento civile a quello militare, la camminata per la natura servirà per cercare di spiegare le nostre ragioni direttamente al Presidente del Consiglio». «La nostra iniziativa della 'Camminata per la Natura' sarà aperta a tutti gli interlocutori sociali, ambientalisti e sindacali perche' vuole essere un momento di aggregazione nei confronti di una proposta che riteniamo deleteria per l'ambiente, in contrasto con i trattati europei a cui necessariamente l'Italia deve fare riferimento». «La nostra proposta alternativa non viene presa in considerazione dal governo ma la militarizzazione obbligatoria, ammessa solo in tempo di guerra, farà compiere al personale scelte differenti rispetto al transito nei carabinieri», concludono i segretari generali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi.
(AGENPARL) – Roma, 16 dic 2015 – Militarizzare il Corpo forestale e’ un grosso errore che il Governo non deve commettere. “Il cartello unitario dei sindacati del Corpo forestale dello Stato sta organizzando una camminata per la natura, da Firenze a Pontassieve, per ribadire la netta contrarietà all’ipotesi di militarizzazione del personale”. È quanto affermano le segreterie nazionali dei sindacati dei forestali Sapaf, Ugl, Snf, Cgil e Dirfor. “Il Governo deve prendere atto che la stragrande maggioranza del personale non accetterà passivamente di passare dall’ordinamento civile a quello militare, la “Camminata per la natura” servirà per cercare di spiegare le nostre ragioni direttamente al Presidente del Consiglio”. “La nostra iniziativa sarà aperta a tutti gli interlocutori sociali, ambientalisti e sindacali perche’ vuole essere un momento di aggregazione nei confronti di una proposta che riteniamo deleteria per l’Ambiente, in contrasto con i Trattati europei a cui necessariamente l’Italia deve fare riferimento”. La nostra proposta alternativa non viene presa in considerazione dal Governo ma la militarizzazione obbligatoria, ammessa solo in tempo di guerra, farà compiere al personale scelte differenti rispetto al transito nei Carabinieri – concludono i segretari generali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi – così che l’unico effetto della riforma sarà quello di aver gettato a mare quasi 200 anni di storia e la professionalità di migliaia di professionisti della sicurezza ambientale ed agroalimentare. E’ senzameno contraddittorio che mentre si cancella la polizia ambientale, nella legge di stabilità si approvi un finanziamento di 20 milioni per gli operai forestali della regione Calabria: quale strategia adotta il Governo?”
(AGENPARL) - 14 dic 2015 - “Tornare all’obbligo di arruolamento militare di personale civile con un salto indietro nel tempo di 100 anni è un colpo di mano che attenta, con concreta durezza, a un processo di democratizzazione conquistato con il sacrificio e la volontà di uomini e donne che ci hanno preceduto ed hanno avuto la forza di ottenere ciò che davvero la collettività voleva. Imporre oggi nuovamente una volontà di pochi calata dall’alto e diametralmente opposta a quella dei cittadini che si dovrebbero governare nel loro stesso nome rasenta, anzi rappresenta un tradimento gravissimo della funzione di chi svolge ruoli che dovrebbero essere di pubblico servizio”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, torna a intervenire contro il progetto di accorpare il Corpo Forestale dello Stato con l’Arma dei Carabinieri. Un progetto contro cui si stanno battendo con forza anche i Sindacati dei Forestali, che hanno manifestato alla Leopolda, in occasione della convention del Pd, mercoledì prossimo protesteranno a Napoli, al Convegno Nazionale del Corpo Forestale dello Stato, e promettono inoltre ulteriori iniziative. “Noi non moriremo militari” affermano i Sindacalisti della Forestale che hanno anche spiegato di aver fatto all’Esecutivo Renzi delle proposte alternative che ancora attendono risposte.
(ANSA) - ROMA, 12 DIC - «Noi non moriremo militari. Oggi e domani manifestiamo alla Leopolda, la convention del Pd. Mercoledì prossimo protesteremo a Napoli, al convegno nazionale del Corpo forestale dello Stato. Altre iniziative sono in programma da qui a fine anno. La mobilitazione continuerà finchè il Governo non rivedrà l'assurdo progetto di accorpamento con l'Arma dei carabinieri». È quanto affermano le segreterie nazionali dei sindacati dei forestali Sapaf, Ugl, Snf, Fns-Cisl, Cgil e Dirfor. «Non possiamo accettare di essere militarizzati per legge - dicono i segretari generali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Pompeo Mannone, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi -, per questo abbiamo fatto all'Esecutivo Renzi delle proposte alternative che attendono risposte concrete e motivate, nel rispetto di tutti quei forestali che anche in questi giorni di apprensione continuano la loro opera professionale e peculiare di tutela del made in Italy e dell'ambiente in genere». «Siamo orgogliosi della nostra specificità - concludono Sapaf, Ugl, Snf, Fns-Cisl, Cgil e Dirfor - che difenderemo in ogni luogo e con ogni mezzo, compresi i ricorsi amministravi e quello alla Corte di Giustizia Europea che abbiamo già pronto se il Governo non ascolterà il nostro grido di allarme: la tutela dell'ambiente e dell'agroalimentare non può essere militarizzata!».
Roma, 12 dic. - (AdnKronos) - «Noi non moriremo militari. Oggi e domani manifestiamo alla Leopolda, la convention del Pd. Mercoledì prossimo protesteremo a Napoli, al convegno nazionale del Corpo forestale dello Stato, e altre iniziative sono in programma da qui a fine anno. La mobilitazione continuerà finché il Governo non rivedrà l'assurdo progetto di accorpamento con l'Arma dei carabinieri». Così, in una nota congiunta, i sindacati dei forestali Sapaf, Ugl, Snf, Fns-Cisl, Cgil e Dirfor. «Non possiamo accettare di essere militarizzati per legge - dicono i segretari generali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Pompeo Mannone, Francesca Fabrizi e Maurizio Cattoi - per questo abbiamo fatto all'esecutivo Renzi delle proposte alternative che attendono risposte concrete e motivate - sottolineano- nel rispetto di tutti quei forestali che anche in questi giorni di apprensione continuano la loro opera professionale e peculiare di tutela del made in Italy e dell'ambiente in genere». «Siamo orgogliosi della nostra specificità - evidenziano Ugl, Snf, Fns-Cisl, Cgil e Dirfor - che difenderemo in ogni luogo e con ogni mezzo, compresi i ricorsi amministravi e quello alla Corte di Giustizia Europea che abbiamo già pronto se il Governo non ascolterà il nostro grido di allarme - concludono i sindacati del Corpo forestale - la tutela dell'ambiente e dell'agroalimentare non può essere militarizzata».
Dallo smaltimento illecito dei rifiuti all'antibracconaggio, dai pulcini schiacciati agli scimpanzé terrorizzati. Le attività più importanti dell'anno appena trascorso.
ROMA, 4.12.2015 -"Per fortuna c'è il Corpo Forestale dello Stato a stanare le truffe ai danni del nostro 'oro verde', visto che il Governo, dopo aver latitato, ora con una mano lo ringrazia per il suo lavoro e con l'altra firma per la sua abolizione. Non solo: la cosiddetta 'tac salva olio' l'abbiamo proposta noi, oltre un anno fa, con un ordine del giorno, datato 11 giugno 2014, che il Governo ha votato e in cui era contenuta anche la creazione di una banca dati delle diverse produzioni di olio extravergine d'oliva. Perché nel frattempo il Governo non l'ha resa operativa facendo finta ora di scoprire l'acqua calda?". Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati del M5S delle Commissioni Agricoltura e della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla contraffazione. LEGGI TUTTO ...
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