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25 Mar 2015

FARE VERDE IL 31 MARZO SCENDE IN PIAZZA IN DIFESA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO

L’Associazione ambientalista Fare Verde sarà al fianco del Corpo Forestale dello Stato, durante le manifestazioni che si svolgeranno a Roma, martedì 31 marzo 2015, dalle 9 alle 13 in Piazza delle cinque lune e dalle 14.30 alle 19 davanti a Montecitorio. Sit-in di protesta, promossi dalle organizzazioni sindacali UGL, SNF, CISL, CGIL, UIL-DIRFOR, oltre all’Unione Piloti Forestale, contro la scellerata decisione governativa di accorpare il CFS alla Polizia di Stato. “Quello del Governo Renzi è un progetto assurdo, immotivato e “fumoso” – dichiara il Presidente Nazionale di Fare Verde, Francesco Greco -  che avvantaggia solo le lobbies degli OGM ed i tanti speculatori fieramente contrastati dal CFS in 192 anni di storia. Fare Verde sarà in piazza al fianco degli amici del Corpo Forestale dello Stato, con i quali abbiamo svolto, negli anni, innumerevoli Campi di tutela ambientale, dimostrando di essere seria e preparata controparte per le innumerevoli lotte agli scempi del territorio e a tutela della salute dei cittadini/consumatori. Non si può sopprimere il CFS solo per dare qualche agente in più alla Polizia di Stato. Fare Verde, con una petizione popolare, in tutta Italia chiede la difesa della specificità del Corpo e della professionalità delle donne e degli uomini che tutelano l’ambiente. Basta con le decisioni twitter che rincorrono il fumo di coloro che non vogliono controlli per poter sfasciare la nostra Italia, come già dimostrato con il cosiddetto decreto “Sblocca Italia”. Fare Verde propone lo svolgimento del Servizio Civile Volontario nel CFS – conclude Greco - per creare una Guardia Nazionale che si riappropri, conosca e difenda il territorio nazionale, ponendo fine al continuo colpevole abbandono del suolo di cui ci si ricorda solo ai funerale dell’ennesima alluvione o emergenza ambientale”. “Sopprimere il CFS è una follia – aggiunge il presidente regionale di Fare Verde Lazio, Silvano Olmi – è un favore alle eco-mafie, agli inquinatori, a chi non ha rispetto per la Natura e la salute pubblica. Un Governo serio rafforzerebbe il CFS, anche con l’assorbimento di personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni, quali le Polizia Provinciali. Fare Verde invita Regioni, Province e Comuni a richiedere, con forza e determinazione al Governo ed al Parlamento, il potenziamento e non la soppressione del Corpo Forestale.”

25 Mar 2015

FORESTALE: SINDACATI, NO ACCORPAMENTO, SIT-IN AL PARLAMENTO IL 31 MARZO

"L'Italia ha bisogno del Corpo Forestale dello Stato"

Roma, 24 mar. (AdnKronos) - "Mascherata da riorganizzazione delle forze di polizia il governo sta sopprimendo il Corpo Forestale dello Stato, prevedendone l'accorpamento alla Polizia di Stato". A lanciare il grido d'allarme le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del Corpo Forestale - Ugl, Snf, Cisl, Cgil, Uil-Dirfor, oltre all'Unione Piloti Forestale - che annunciano un sit-in in programma per il prossimo 31 marzo, dalle 9 alle 13 in Piazza delle Cinque Lune e dalle 14 alle 19 davanti a Montecitorio. "Il presidente Renzi - prosegue la nota - sembra purtroppo non tener conto dei numerosi inviti ad una più attenta riflessione sulle sorti del Corpo, provenienti dalla società civile, dalle associazioni animaliste ed ambientaliste, dalla magistratura, ma anche all'interno della sua stessa maggioranza; è un obbligo morale, a questo punto, esprimere a gran voce il nostro dissenso, il nostro 'no' secco all'accorpamento del Corpo Forestale dello Stato ad altra forza di polizia". Annunciando l'iniziativa, i sindacati fanno appello "a tutte le associazioni ambientalistiche, alle istituzioni locali, ai parlamentari alle persone di buona volontà che hanno a cuore l'ambiente, il territorio ed una migliore qualità della vita di sostenerci in questa battaglia di civiltà e di essere presenti al nostro fianco per gridare con noi: l'Italia ha bisogno del Corpo Forestale dello Stato".

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25 Mar 2015

Il Corpo Forestale dello Stato, agnello sacrificale nel tritacarne del Governo. Il caso Sicilia e i Forestali che rimarranno tali

GEAPRESS – Tutti a casa, oppure nella Polizia di Stato, forse uniti nella Polizia Provinciale a formare una Polizia Ambientale, o forse ancora no. Tutto potrebbe cambiare e non è escluso che nulla in realtà cambierà. Un po’ come i reati venatori e Cites (tanto per citarne alcuni di naturale competenza del Corpo Forestale dello Stato) i quali, accompagnati da un assordante silenzio specie tra le associazioni protezioniste, sembrerebbero essere entrati nei criteri di impunibilità stabiliti nel Decreto Legislativo n. 28 che vigerà a partire dal prossimo due aprile. Dunque, dal 2 aprile, impuniti. Peccato per il mancato anticipo di 24 ore; in tal caso si poteva almeno sperare in una goliardata. Salvo eccezioni (tutte da verificare alla luce dei probabili mille cavilli che si andranno a sollevare) il potenziale reo potrà dormire sonni più tranquilli. Sembra essere questa la maniera scelta per non ingolfare la Giustizia. Pochi Giudici per la mole di lavoro che ogni giorno ricade sugli Uffici Giudiziari, Nuclei di PG sovrassaturi di procedimenti da seguire, Forze dell’Ordine malpagate e ad organico limitato. Tutti appesantiti da leggi troppo farraginose. Infine il lampo di genio: non giudichiamo più. Folgorati nella via per Damasco verso un nuovo credo che sembra sottolineare una strana politica del farci i “cavoli” nostri. Questo quello che sembra apparire nelle non molte voci critiche che si sono sollevate sull’impunibilità di questi reati. In sostanza, una mancanza di logica. Preoccupa, a tal proposito, che lo stesso Governo non ha ancora detto che fine faranno le funzioni finora attribuite  al Corpo Forestale dello Stato (per non parlare dell’altro “capitolo” della Polizia Provinciale). Pochi giorni addietro, il Presidente del Consiglio, innanzi ad una platea della Polizia di Stato, ha confermato che la Forestale finirà più o meno nei Commissariati di PS. Tutto chiaro? No, visto che lo stesso Governo appena pochi giorni dopo l’annuncio di Renzi, ha fornito il parere positivo che salva i Corpi Forestali della Provincie e delle Regioni Autonome (!).

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24 Mar 2015

Il Corpo Forestale dello Stato scende in piazza, il sit in davanti a Camera e Senato

Il prossimo 31 marzo la manifestazione davanti a Camera e Senato contro la scelta di accorpare il Cfs alla Polizia di Stato. “Mascherata da riorganizzazione delle forze di polizia il governo sta sopprimendo il Corpo Forestale dello Stato, prevedendone l’accorpamento alla Polizia di Stato”. A lanciare il grido d’allarme i sindacati del Corpo in rappresentanza del 70% del personale. E ancora: “Per sensibilizzare tutti i Parlamentari e valorizzare il loro fondamentale ruolo legislativo, le organizzazioni sindacali UGL, SNF, CISL, CGIL, UIL-DIRFOR, oltre all’Unione Piloti Forestale, effettueranno un sit in il prossimo 31 marzo, dalle 9 alle 13 in Piazza delle 5 lune e dalle 14.30 alle 19 davanti a Montecitorio. Secondo i sindacalisti “a fronte di una riorganizzazione complessiva che superi le duplicazioni di funzioni ed eviti le sovrapposizioni di competenze, sta prevalendo la logica della scorciatoia mediatica attraverso l’inutile quanto dannoso accorpamento dell’unica forza di polizia specializzata nella sicurezza ambientale ed agroalimentare, che metterà a rischio l’economia di importanti settori produttivi del nostro Paese ed il benessere dei cittadini. Il Presidente Renzi sembra purtroppo non tener conto dei numerosi inviti ad una più attenta riflessione sulle sorti del Corpo, provenienti dalla società civile, dalle associazioni animaliste ed ambientaliste, dalla magistratura, ma anche all’interno della sua stessa maggioranza; è un obbligo morale, a questo punto, esprimere a gran voce il nostro dissenso, il nostro no secco all’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato ad altra forza di polizia”. (fonte www.romareport.it)

24 Mar 2015

Soppressione C.F.S. - Interrogazione Parlamentare On. Brambilla

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

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24 Mar 2015

Forestale, il M5S contro smantellamento: serve in Puglia - L’Abbate (M5S) promette dura battaglia in Parlamento

Bari - L’attuazione della legge delega sulla Pubblica Amministrazione, all’esame del Senato, farà scendere i corpi di polizia da cinque a quattro, con lo smantellamento del Corpo forestale dello Stato e il suo eventuale assorbimento nelle altre forze. A confermarlo lo stesso ministro Marianna Madia. Il provvedimento approderà in Aula a Palazzo Madama dal 31 marzo al 2 aprile. Il Corpo, istituito nel lontano 1822, può contare solo su 7.615 unità, su di un totale di 278.461 dipendenti delle forze di polizia (dato 2013), e su circa 1.000 stazioni dislocate nelle zone rurali e montane, con comandi provinciali e regionali in 15 Regioni, per un totale di 1.200 strutture. L’ultima legge di riordino del Cfs è la n. 36/2004 e la competenza sui compiti e obiettivi del Corpo è affidata al ministero dell’Ambiente. La legge 4/2011 ha previsto la costituzione delle sezioni di polizia giudiziaria delCfs presso procure e tribunali: una novità che impegna circa 300 forestali con effetti negativi sull’organico, che oggi presenta una scopertura media del 15%.

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23 Mar 2015

L'appello di Don Patriciello a Renzi: "Per la Terra dei Fuochi una tragedia sciogliere la Forestale"

Roma, 23 mar. - (AdnKronos) - Un appello al premier Matteo Renzi a non sciogliere il Corpo Forestale dello Stato perché "togliercelo adesso significherebbe tagliarci le gambe". Così all'Adnkronos Don Maurizio Patriciello, il prete impegnato nella battaglia della Terra dei Fuochi, annuncia una lettera aperta per chiedere di non essere lasciati soli in un territorio martoriato. Sciogliere il Corpo Forestale dello Stato "sarebbe una tragedia - spiega Don Patriciello - in questi anni, nella Terra dei Fuochi, tutto quello che è stato possibile fare lo abbiamo fatto grazie alla Forestale. Per questo, sto scrivendo proprio adesso una lettera a Renzi per capire i motivi di questa scelta, un appello perché il CFS non venga sciolto perché per noi sarebbe un'assurdità". "I militari - aggiunge - con tutto il rispetto per il loro lavoro, chi li ha visti mai? E poi cosa possono fare? Utilizzare i militari non è una soluzione, è gettare polvere negli occhi". Di Terra dei Fuochi, Don Patriciello ha avuto modo di parlare anche con il Santo Padre, lo scorso 21 marzo nel Duomo di Napoli. "Il Cardinale Sepe mi ha presentato al Pontefice come il prete della Terra dei Fuochi e il Santo Padre mi ha guardato con volto tristissimo dicendomi: 'conosco lo scempio che siete costretti a subire' e invitando me e i volontari a continuare il nostro lavoro", continua Don Patriciello, ricordando che "la prossima Enciclica di Papa Francesco sarà dedicata all'ambiente". E per sottolineare quanto l'emergenza nella Terra dei Fuochi sia ancora alta, aggiunge: "eravamo ancora in cattedrale quando i nostri volontari ci hanno avvertito che c'era un rogo immenso a Caivano". Emergenza continua, dunque, anche se "c'è un tentativo in atto se non di negare, almeno di ridimensionare il problema che invece è più grave di quello che sembra".

23 Mar 2015

Smantellamento del Corpo Forestale dello Stato - Benedetti (M5S): i Forestali finiranno a far multe per strada e via libera ai reati ambientali!

“Nell’accorpamento del CFS nelle altre forze di polizia si nasconde il rischio  che questo Corpo da sempre dedicato alla tutela ambientale e agricola finisca a “fare multe” e ad occuparsi di "ordine pubblico” - Così commenta la deputata del Veneto Silvia Benedetti (M5S) il via libera all’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato nelle altre forze di polizia, a seguito del voto, in prima Commissione affari costituzionali Senato, dell’articolo 7 del testo sulla riorganizzazione dell’amministrazione pubblica, presentato da Renzi e dal Ministro Madia. “Il CFS è altamente specializzato in indagini in materia ambientale ed è impensabile poterne fare a meno,  in un Paese come il nostro, nel quale l’ambiente è costantemente violato e sacrificato – continua la deputata di Commissione agricoltura - Il M5S ha delle proprie proposte per salvaguardare  le competenze e specificità del Corpo Forestale dello Stato e attendiamo speranzosi di poterle discutere al più presto”. Ma sono in molti a bocciare l’accorpamento voluto da Renzi. Secondo il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti “L’assorbimento del CFS rischierebbe di stemperare il patrimonio  di conoscenze e di esperienze e la capacità investigativa di questo corpo che il più diretto collaboratore delle procure”. Ricordando inoltre che solo l’alta specializzazione del Corpo Forestale può far fronte ai tanti settori di intervento,  dal traffico di rifiuti alle energie rinnovabili alla green economy, fra i quali ci sono interferenze e intrecci che possono essere sviluppati in un unico contesto investigativo. “Il rapporto 'Ecomafia 2014', elaborato da Legambiente,  ci dice che nel solo 2013 il Corpo forestale ha accertato più di 10.200 reati ambientali avvenuti in Italia, contro i 1.219 accertati dal nucleo operativo ecologico dei Carabinieri e gli appena 65 reati accertati dalla Polizia di Stato: e noi vogliamo disperdere e rinunciare questa risorsa e alle sue specificità? Eurojust ci chiede di approvare una legge sui reati ambientali nel codice penale da decenni, ci chiede da anni anche la formazione un corpo nazionale di polizia ambientale specializzato e coordinato a livello europeo con le altre forze nazionali. E in tutta risposta il Governo Renzi smantella il Corpo Forestale dello Stato dimostrando ancora una volta che per questo Governo l’ambiente non è una priorità – Conclude la deputata Benedetti.

21 Mar 2015

Corpo Forestale, On. Brambilla: Invece di abolirlo governo lo potenzi

Se il governo abbia "attentamente considerato" le conseguenze della scelta di abolire il Corpo forestale dello Stato "nella realtà del nostro Paese, dove si commettono 3-4 reati ambientali all'ora, dove eco- e zoomafie sono in piena attività, dove il dissesto idrogeologico è un'emergenza nazionale" e se, "a seguito di una più matura ponderazione, non ritenga opportuno mutare orientamento, preservare l'autonomia e l'integrità del Corpo ed, anzi, potenziarlo". Lo chiede – in un'interrogazione al Presidente del Consiglio e ai ministri delle Politiche agricole e dell'Ambiente – l'on. Michela Vittoria Brambilla (FI), presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente, che non esita a definire "criminale" l'idea di "accorpare" la Forestale. "Con 192 anni di storia – ricorda l'ex ministro del Turismo - il Corpo forestale dello Stato è una "polizia ambientale" dalle capacità e dalle competenze paragonabili solo a quelle dei "ranger" delle agenzie federali americane, altamente specializzata in tutela della biodiversità, monitoraggio delle foreste, lotta agli incendi boschivi, controlli agroalimentari dai produttori fino alla tavola, lotta all'inquinamento e al traffico dei rifiuti".

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21 Mar 2015

Forestale a rischio: l'appello ...

 L'UGL si rivolge al direttivo del Parco Nazionale del Circeo e chiede un segnale concreto contro lo smantellamento del Corpo.

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20 Mar 2015

Verso l'addio alla Forestale, ma niente 'spending review' per 6mila unità autonome

A rischio scioglimento il Corpo storico con i suoi quasi 2 secoli di storia, ma l'eventuale accorpamento non riguarderà i Corpi Forestali delle Regioni a Statuto Speciale né quelli delle Province Autonome.

Roma, 20 mar. - (AdnKronos) - Corpo Forestale a rischio, con i suoi quasi due secoli di storia, ma non i forestali autonomi che, paradossalmente, nascono proprio come costola del CFS negli anni '70. Si tratta delle 778 unità in Sicilia, 1.300 in Sardegna, 263 in Friuli Venezia Giulia, 154 in Valle d'Aosta, per un totale di 2.495 unità che fanno capo ai Corpi Forestali delle Regioni a Statuto Speciale, a cui si vanno a sommare 250 unità della Provincia Autonoma di Trento, le 200 della Provincia Autonoma di Bolzano. E il numero sale a 2.945 unità. A stabilirlo è un emendamento alla delega P.A. passato in commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama, che mette al sicuro queste unità autonome tutelandole dalla minaccia della riduzione delle cinque forze di polizia annunciata dal premier Matteo Renzi, con il Corpo Forestale dello Stato candidato alla soppressione, secondo quanto indicato nel ddl sulla riforma della Pubblica amministrazione all'esame del Senato.

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19 Mar 2015

Corpo Forestale dello Stato: Renzi tira dritto sullo scioglimento

Il ministro Martina preannuncia razionalizzazioni che dovrebbero esaltare le specializzazioni ma il discorso rimane fumoso mentre il premier va avanti come un carro armato. Roma, 19 marzo 2015 -  «La riforma della pubblica amministrazione e la riorganizzazione delle forze di Polizia non rappresentano una semplice razionalizzazione, ma una concreta opportunità per valorizzare ancora meglio l'esperienza degli uomini e delle donne del Corpo forestale dello Stato che si impegnano ogni giorno su tutto il territorio nazionale e sono un patrimonio di competenze di altissimo valore per l'Italia, a tutela del nostro patrimonio ambientale e agroalimentare». La difesa del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina non è facile. Fino all'assurdo di alcune dichiarazioni come quelle riportate e il cui senso si potrebbe riassumere: "Vogliamo valorizzare la Forestale quindi la sciogliamo". La logica non regge, reggono invece i dati forniti dal ministro sulla straordinaria attività del CFS.

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19 Mar 2015

Martina: Forestale patrimonio del Paese - Riforma della Pubblica Amministrazione occasione per fare ancora meglio

Roma - 18 marzo 2015 - "La riforma della Pubblica Amministrazione e la riorganizzazione delle Forze di Polizia non rappresentano una semplice razionalizzazione, ma una concreta opportunità per valorizzare ancora meglio l'esperienza degli uomini e delle donne del Corpo forestale dello Stato che si impegnano ogni giorno su tutto il territorio nazionale e sono un patrimonio di competenze di altissimo valore per l'Italia, a tutela del nostro patrimonio ambientale e agroalimentare." Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina. "Parlano chiaro i risultati ottenuti sul versante delle attività di controllo - ha aggiunto Martina - così come le delicate situazioni d'emergenza che il Corpo forestale sta presidiando sul territorio: ciò vale in modo particolare ad esempio per il grave problema fitosanitario generato dalla Xylella in Puglia o per le cruciali operazioni di messa in sicurezza dei territori delle province di Caserta e Napoli." "Il dovere del Governo - ha concluso il Ministro Martina - è oggi quello di potenziare ancora meglio queste esperienze, a garanzia innanzitutto delle risorse ambientali e agroalimentari della nazione con strumenti sempre più efficaci. Nelle prossime settimane si renderà ancora più evidente che questo passaggio offre una opportunità rilevante nel segno del riconoscimento delle professionalità, del rinnovato presidio territoriale, dell'efficacia nell'azione a tutela del patrimonio naturale del Paese."

19 Mar 2015

Lipu: «Gravissimo accorpare la Forestale - Si elimina chi da 193 anni difende la natura»

Accorpare la Forestale alla Polizia di Stato è un errore gravissimo, che, sebbene involontariamente, favorirà le ecomafie e tutti coloro che violano le leggi ambientali nel nostro Paese. Invece di eliminare chi da 193 anni difende la natura, il Governo dovrebbe procedere a un progetto di riforma ampio e strutturato, che porti le forze di sicurezza italiane ad unirsi e cooperare, come ha anche suggerito recentemente il Procuratore antimafia Franco Roberti. La decisione del Governo ci lascia francamente interdetti e procede in una direzione esattamente contraria alle necessità ambientali, che sono di maggiore tutela della biodiversità, controlli capillari, diffusione della conoscenza e della cultura della legalità, lotta alla distruzione del territorio. Dovremmo porre l’ambiente al centro dell’agenda e dell’azione politica e invece assumiamo una decisione che sa di burocratico, darà pochissimi benefici e avrà gravi conseguenze. Il Governo ci ripensi, siamo ancora in tempo. di Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu-Birdlife Italia.

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