L’accoppiata Renzi- Madia ha pomposamente e orgogliosamente annunciato l’intenzione di sopprimere il Corpo Forestale dello Stato, nell’ambito della riforma spending review della Pubblica Amministrazione. I corpi di polizia passeranno da cinque a quattro, con l’eliminazione dei Forestali, che hanno una storia lunga 192 anni, cassati da un ex boy scout, non legittimato dalle urne. La fine di una parte della storia d’Italia riassunta in una scarna slide “Ridotti i corpi di polizia”. Quello che non spiega Renzi è che l’eliminazione del Corpo Forestale dello Stato non porterà ad alcun significativo risparmio, in quanto i suoi uomini verranno accorpati alla Polizia di Stato, a parte qualche oneroso prepensionamento, mentre andranno in fumo eccellenze e competenze legate alla tutela dell’ambiente e del territorio. Ma c’è un aspetto sottaciuto, di nuovo non spiegato da Renzi e che potrebbe portare a conseguenze devastanti: la cancellazione dei Forestali sarebbe un via libera per le ecomafie che hanno fatto della sistematica distruzione del territorio un affare miliardario. Non a caso sono proprio gli uomini della polizia giudiziaria della Forestale ad affiancare la magistratura nelle inchieste relative ai reati ambientali. (fonte www.articolotre.com)
UGL: «Rimarrebbero 5 Corpi forestali delle regioni a statuto speciale. Quale è la razionalità?» - Secondo la presidente del Gruppo Misto-SEL Loredana De Petris il voto di in Commissione Affari Costituzionali del Senato, all’interno della delega sulla Pubblica Amministrazione, che vuole sopprimere il Corpo forestale, accorpandolo alla polizia di Stato, «E’, in un paese dove si commettono in media tre reati contro l’ambiente ogni ora, gravissimo e insensato. Tanto più perché allo stesso tempo verrà di fatto smantellata anche la polizia provinciale, che si è sino ad ora occupata a sua volta di reati contro l’ambiente». Una decisione che era sta anticipata prima in Commissione dalla ministra della Pubblica Amministrazione, Maria Anna Madia, e poi dal premier Matteo Renzi in persona all’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola superiore di polizia, anche se la Commissione del Senato ha detto no alla confluenza delle polizie provinciali nelle altre forze di polizia perché ritenuta un’operazione troppo costosa.
ANSA - 18 marzo - "Sciogliere il Corpo forestale è un regalo alle ecomafie e alle agromafie, è una scelta sbagliata e che fa fare dei passi indietro al nostro Paese. Il Parlamento deve assolutamente correggere questo errore del Governo che, pensando di tagliare uno dei corpi di polizia, elimina quello più specialistico nella difesa dell'ambiente. A meno che non lo si fa perché il Corpo sta dando fastidio a tutta una serie di inquinatori". E' il commento di Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro e presidente della Fondazione UniVerde, a margine di un convegno sul turismo sostenibile alla quinta edizione di "FareTurismo Italia" a Roma. E continua: "Bisogna accogliere l'appello firmato da tanti tra cui Don Ciotti e Roberto Saviano. Non dimentichiamoci che nel 2001 io ho evitato lo scioglimento del Corpo, quando doveva essere smembrato tra le regioni. In questi 15 anni sono cresciute le loro attività e la loro capacità di contrasto alle mafie che attaccano l'ambiente. Tutto il contrasto alla contaminazione da Ogm l'hanno fatto loro e che la Terra dei Fuochi l'hanno scoperta grazie alle loro attività investigative".
Roma, 18 mar. - (AdnKronos) - All'indomani dell'annuncio del premier Matteo Renzi della riduzione delle cinque forze di polizia, con il Corpo Forestale dello Stato candidato alla Soppressione, secondo quanto indicato nel ddl sulla riforma della Pubblica amministrazione all'esame del Senato, esplodono le polemiche. A preoccupare sono l'effettiva utilità, in termini di spending review, dell'eventuale assorbimento del CFS in altre forze di polizia, ma anche l'impatto che questo avrebbe sulla tutela ambientale e del territorio. I costi. Senza considerare gli stipendi (460 milioni) funzionamento e servizi resi allo Stato dalla Forestale, dalle missioni del personale alla gestione delle aree protette, costano circa 30 milioni di euro l'anno che, però, vengono sostanzialmente compensati dai 28 milioni circa di sanzioni amministrative elevate l'anno. Una difesa della natura praticamente a costo zero ma che, con uno scioglimento del Corpo, rischia di avere costi elevati, anche impensabili. L'addio al Corpo Forestale comporterebbe infatti costi 'curiosi' da tenere in considerazione.
Agenti della Forestale sul piede di guerra: ormai è imminente l’accorpamento del loro corpo con quello della Polizia. L’annuncio è stato dato ieri dal premier Matteo Renzi e poi confermato dal ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia. I cinque corpi di polizia che comprendono circa 278 mila dipendenti passeranno così a quattro. Le previsioni e gli annunci dei mesi scorsi si sono avverate: ieri, infatti, la commissione Affari costituzionali del Senato ha dato il via libera, con l’emendamento alla legge delega sulla P.A, alla razionalizzazione delle funzioni e di conseguenza all’accorpamento dei corpi di polizia. Dopo settimane di sospetti e timori, a rimetterci le penne sarà, appunto, quello della Forestale. La domanda, però, sorge immediata: sarà una reale ed efficace riorganizzazione oppure il solito “taglio” fine a se stesso? Qualunque sia la risposta, l’Italia vedrà sparire il Corpo Forestale che ha una lunga storia e che, soprattutto, dal 1822 ha sviluppato conoscenze e peculiarità grazie all’azione svolta sul territorio italiano. Prevenzione e repressione degli incendi boschivi; soccorso sulle piste sciabili; sorveglianza dei Parchi Nazionali; repressione dei reati connessi al traffico di rifiuti e delle frodi agroalimentari: quasi 200 anni di storia e circa 8500 unità del Corpo Forestale stanno per affluire nella Polizia di Stato. I Forestali, però, hanno intenzione di alzare la voce. Come abbiamo raccontato nei mesi scorsi la decisione del governo veniva motivata dal governo con fantomatiche consultazioni online che hanno coinvolto i cittadini su internet. Secondo i forestali, però, nel report della consultazione non c’è alcuna traccia di richieste di soppressione del Corpo. Ancora più strano appare il fatto che non venga minimamente menzionato il Rapporto Eurispes 2013, che vede il Corpo Forestale al primo posto per gradimento tra le Forze di Polizia. Ma al premier Renzi – non eletto democraticamente, ma imposto dall’alto – evidentemente questo poco importa e appare deciso sulla solita strada dei tagli. (fonte www.lultimaribattuta.it)
"No allo smantellamento del Corpo Forestale dello Stato, assorbendolo in altri corpi di polizia. Ci associamo al sentimento del Comandante Costa che si dichiara 'senza parole' e che con 'tanta tristezza e amarezza' dichiara di 'comprendere oramai che l'ambiente per tanti non è una priorità' ". Lo dichiarano i senatori del Movimento 5 Stelle della Commissione Ambiente del Senato. "Noi non ci arrendiamo - continuano i senatori del M5S - Siamo amareggiati e consapevoli che questo governo vuole solo compiacere quanti chiedono di togliere i controlli ai propri traffici ed illeciti. Per favorire sempre il profitto e l'illegalità, di pochi, sul benessere di tutti". "Secondo il rapporto "Rapporto ecomafie 2014" di Legambiente il Corpo Forestale dello Stato nel 2013 ha svolto oltre 11.000 inchieste ambientali, la Polizia di Stato che non è specializzata nel settore ambientale 65" continuano i senatori pentastellati. "L'Eurogiust, che ci chiede di approvare una legge sui reati ambientali nel codice penale da decenni, ci chiede da anni anche la formazione un corpo nazionale di polizia ambientale specializzato e coordinato a livello europeo con le altre forze nazionali. La risposta del Governo Renzi? Smantellare il Corpo Forestale dello Stato!" attaccano i senatori M5S della Commissione Ambiente. "Il Movimento 5 Stelle ha una sua proposta per salvaguardare le competenze e specificità del Corpo Forestale dello Stato, esplicitata in un progetto di legge ed una mozione a prima firma Paola Nugnes depositati da dicembre a Palazzo Madama. Chiediamo di discutere le nostre proposte al più presto" concludono i senatori M5S.
ROMA (AGG) - “A chi plaude all’idea di Renzi di ridurre i corpi di polizia dico: attenzione. La sua idea non è razionalizzare ma tagliare, come dimostra la chiusura di presidi di sicurezza, il blocco del turnover e risorse ormai ridotte al lumicino”. Lo afferma il Senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Anche i sindacalisti che gli danno credito sbagliano, perché rischiano di avallare una politica di tagli. Renzi, piuttosto, invece che avventurarsi in campi sui quali mostrerebbe una volta di più la sua incompetenza, dica parole chiare sulla proposta di legge che tra poco sarà discussa in Senato sul numero identificativo. Se sta veramente dalla parte delle forze dell’ordine deve dire no a chi vuole paralizzare l’azione di poliziotti e carabinieri. Il Viminale – conclude Gasparri – ha preso tempo. Pretendiamo di sapere lui che ne pensa”.
Nelle semplicifazioni e nelle rottamazioni del Governp Renzi, questa volta finisce il glorioso Corpo Forestale dello Stato, nato per difendere e salvaguardare l'immenso patrimonio boschivo della nostra nazione. Secondo quanto si è appreso oggi l'attuale governo è intenzionato a ridurre i corpi di polizia da 5 a 4 procedendo ad accorpamenti e assorbimenti. Questo è quanto è emerso oggi dalla seduta della commissione Affari costituzionali che ha approvato un emendamento del relatore all'articolo 7 della delega sulla P.A.. In attesa di capire meglio i dettagli di questa operazione la conferma che la Forestale è il corpo prescelto per essere eliminato è venuta dal Ministro Marianna Madia che ha fatto sapere sara' il corpo forestale ad essere assorbito nelle altre forze. Ad affiancare Polizia, Carabinieri e Guardie Penitenziarie sarà la Polizia Provinciale. Uno dei primi a commentare questa operazione è stato Danilo Scipio, il segretario nazionale dell'Ugl Corpo forestale dello Stato: "Oggi in Italia operano circa 305mila addetti alla pubblica sicurezza: e tra i 105mila dei Carabinieri, i 95mila della Polizia di Stato e i 38mila della Penitenziaria in effettivo servizio, e' molto singolare che il governo pensi di risolvere il problema eliminando le 7mila unita' del Corpo forestale". Conclude poi il sindacalista: "La situazione paradossale che si verra' a creare e' che se dovesse sparire il Corpo forestale dello Stato rimarrebbero comunque 5 Corpi forestali delle regioni a statuto speciale. Questo per dare il senso della razionalita' del disegno che si sta perseguendo".
Ieri, in Commissione Affari Costituzionali del Senato, è stato approvato il seguente subemendamento riformulato del Relatore Sen. Pagliari.
Disattesa la richiesta della Ragioneria Generale dello Stato e della Commissione Bilancio del Senato, favorevoli all’estensione della riforma alle polizie provinciali (che invece resteranno attive, malgrado l’abolizione delle province). Critiche dal segretario nazionale dell’Ugl Corpo Forestale dello Stato: “si pensa di eliminare il problema eliminando 7.000 unità del CFS? E le cinque regioni a Statuto Speciale?” Roma – I corpi di polizia passeranno da cinque a quattro, ma dalle operazioni del Governo degli accorpamenti e degli assorbimenti resta esclusa la polizia provinciale: almeno per ora. La richiesta della Ragioneria Generale dello Stato e della Commissione Bilancio è stata dunque ‘inevasa’. Questo il dato emerso dalla seduta della Commissione Affari Costituzionali del Senato, che ha approvato un emendamento del relatore Pagliari all’articolo 7 della delega sulla Pubblica Amministrazione. Come poi ha spiegato la ministra della Pubblica Amministrazione, Maria Anna Madia, il Corpo Forestale dello Stato sarà assorbito dalle altre quattro forze di polizia: Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria. Il CFS ha circa 8.000 unità e inorno a 1.000 stazioni, dislocate in zone rurali e montane, con Comandi Provinciali e Regionali in 15 Regioni, per un totale di oltre 1.200 strutture.
(AGI) - Roma, 17 mar. - I corpi di polizia passeranno da 5 a 4 e dagli accorpamenti-assorbimenti almeno per ora resta fuori la polizia provinciale. E' quanto emerge dalla seduta della commissione Affari costituzionali che ha approvato un emendamento del relatore all'articolo 7 della delega sulla P.A.. A chiarire che la riduzione sara' limitata a quattro e' stata il ministro Marianna Madia. Sara' il Corpo forestale ad essere assorbito nelle altre forze. "Oggi in Italia operano circa 305mila addetti alla pubblica sicurezza: e tra i 105mila dei Carabinieri, i 95mila della Polizia di Stato e i 38mila della Penitenziaria in effettivo servizio, e' molto singolare che il governo pensi di risolvere il problema eliminando le 7mila unita' del Corpo forestale". Il segretario nazionale dell'Ugl Corpo forestale dello Stato commenta cosi' il via libera della Commissione Affari Costituzionali del Senato all'emendamento del relatore Pagliari. "Nonostante le rassicurazioni e gli emendamenti di ogni partito politico volti a salvaguardare la piena autonomia operativa del Corpo - chiarisce Scipio - nessun parlamentare evidentemente e' stato in grado di resistere ai diktat governativi e a far scongiurare la sciagurata ipotesi dell'accorpamento nella Polizia di Stato. Abbiamo aspettato pazientemente di far comprendere alla politica il grave errore che si stava compiendo, un errore nei confronti dell'Italia, del nostro patrimonio naturalistico e agroalimentare, ma e' evidente che l'esigenza dello spot ha prevalso sulla logica e il buonsenso. Anche oggi, infatti, il presidente del Consiglio ha dichiarato nuovamente di voler ridurre le forze di polizia, il problema e' che lo si sta facendo nel peggiore dei modi". "La situazione paradossale che si verra' a creare - conclude il sindacalista - e' che se dovesse sparire il Corpo forestale dello Stato rimarrebbero comunque 5 Corpi forestali delle regioni a statuto speciale. Questo per dare il senso della razionalita' del disegno che si sta perseguendo".
La Madia vuole liberarsi del Corpo forestale dello Stato, che si avvia a diventare la prossima vittima dei tagli effettuati dal governo a colpi di machete. È stato lo stesso ministro Marianna Madia a confermarlo indirettamente, rispondendo ad una domanda sulla riduzione – contenuta nella delega sulla Pubblica Amministrazione – da cinque a quattro dei corpi o di polizia. I “forestali”, dunque, sono destinati ad una riorganizzazione che probabilmente culminerà nel loro assorbimento nelle altre forze.
ANCONA - Mozione in consiglio regionale per scongiurare la soppressione del Corpo Forestale. La Regione Marche si schiera contro l'ipotesi di soppressione del Corpo Forestale dello Stato, che potrebbe essere riassorbito in altre forze di polizia, ipotizzato del disegno di legge n. 1577 del 2014 sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una mozione, proposta dal presidente Vittoriano Solazzi, che impegna il governatore a porre in essere nei confronti del Governo nazionale, del ministro per la Semplificazione e della Conferenza Stato-Regioni «tutte le iniziative atte non soltanto a scongiurare che il Corpo Forestale dello Stato venga soppresso, disperdendone risorse e cultura, ma che lo stesso Cfs venga rafforzato». Il documento sollecita tra l'altro nuove assunzioni, anche con l'assorbimento di personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni.
Anche Tessa Gelisio aderisce alla Campagna #SalviamolaForestale. - 14 mar 2015 - Cari firmatari e firmatarie, stamattina ho raccolto l'adesione di Tessa Gelisio, conduttrice/autrice televisiva, scrittrice e Presidente dell’Associazione ambientalista forPlanet Onlus, durante la presentazione del suo libro (Ecocentrica) alla Fiera "Fa la cosa giusta" a Milano. Nel ringraziarla calorosamente ci auguriamo che possa aiutarci a diffondere la nostra proposta e convincere altre personalità pubbliche ad aderire. Grazie di cuore - Raffaele.
"Ringrazio i Sindaci della provincia di Arezzo, che hanno speso parole importanti a favore del Corpo Forestale dello Stato in un accorato e sentito appello al Presidente del Consiglio ed ai Parlamentari aretini affinché, nel processo di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, si tenga conto del ruolo essenziale che svolge il Corpo nei settori di competenza". A dichiararlo Danilo Scipio, Segretario Nazionale dell'UGL CFS. "Che il CFS svolga un ruolo di importanza strategica, soprattutto nelle aree rurali e montane, è sotto gli occhi di tutti - prosegue Scipio - solo chi vuole tagliare a tutti i costi almeno una forza di polizia, sembra non rendersi conto dei danni che si arrecherebbero ad un intero settore dell'economia del Paese accorpando il Corpo Forestale dello Stato alla Polizia". "Se tutte le istituzioni locali, quelle più vicine alle esigenze ed ai bisogni delle popolazioni, replicassero la lodevole iniziativa dei Sindaci della Provincia di Arezzo - conclude il sindacalista - sono certo che la miopia dimostrata dal governo sulla riorganizzazione delle forze di polizia lascerà spazio a scelte illuminate".
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