"Domani dalle 9:30 alle 13:30 l'UGL Corpo Forestale dello Stato effettuerà un sit in davanti l'ingresso del ministero delle politiche agricole in via XX settembre per protestare contro il menefreghismo del Ministro Martina, che non ha speso una sola parola per provare ad evitare l'inutile accorpamento del CFS ad altra forza di polizia, disertando addirittura l'Aula del Senato". E' quanto si legge in una nota del Segretario Nazionale dell'UGL- CFS Danilo Scipio."Siamo stufi di ministri che usano la poltrona di via XX Settembre per accrescere le proprie quotazioni in vista delle candidature regionali e che sono disposti a ritirare un bando di concorso già avviato, violentando le aspettative di migliaia di candidati, pur di togliere le castagne dal fuoco, in maniera vergognosa, a chi non ha saputo gestire la questione delle polizie provinciali"."Invito il Ministro Martina a farsi un esame di coscienza - conclude il sindacalista - perché se saprà farlo in maniera obbiettiva giungerà alla stessa conclusione a cui è giunta l'UGL: deve dimettersi".
(AGENPARL) – Roma, 23 apr – “Ritengo vergognoso che il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina stia solo pensando di far annullare il concorso per agenti del Corpo Forestale dello Stato, bandito lo scorso mese di febbraio, per far transitare nel CFS circa 300 appartenenti alle polizie provinciali”. Così Danilo Scipio, Segretario Nazionale dell’UGL Corpo Forestale, commenta la richiesta formale di revoca del bando di concorso a 393 posti da agenti del CFS avanzata dal Ministro Madia.”Il Ministro Martina – aggiunge il sindacalista – perennemente assente anche sulla importantissima questione della riorganizzazione delle forze di polizia, che rischia di far scomparire il Corpo, ci deve spiegare secondo quale logica si vuole sacrificare un concorso che consente di dare un futuro a 393 giovani provenienti dalle forze armate, per far confluire nel CFS circa 300 unità delle polizie provinciali sulle 2800 complessive, già in età avanzata”. “L’UGL continua a sostenere l’importanza di accorpare al CFS le polizie provinciali, riferendosi però a tutto l’organico e non solo a uno sparuto gruppo che il Governo non riesce a ricollocare a causa di scelte politiche miopi delle quali non ha saputo valutare appieno gli effetti”. “Il perdurare delle attuali carenze di organico, pari a quasi 900 agenti, rischia di compromettere l’importante azione di prevenzione e contrasto ai crimini ambientali svolta dal Corpo Forestale dello Stato. Si desista quindi da questa follia che avrebbe l’unico effetto di privare circa 400 giovani di un posto di lavoro”.
"Sono addolorato. Vengo in Europa a parlare male dell'Italia". Con queste parole Don Michele Patriciello inizia il suo racconto al Parlamento europeo sul dramma della Terra dei Fuochi. I campani chiedono aiuto all'Europa dopo anni di latitanza dello Stato italiano e della Regione, indifferenti e inerti davanti allo sversamento illegale di rifiuti tossici, ospedalieri, nucleari, tessili e gli scarti dell'industria del cemento. Il portavoce al Parlamento europeo Piernicola Pedicini ha portato il caso della Terra dei Fuochi in Europa. Insieme a lui hanno partecipato al convegno "The Land of Fires emercency" Luigi Di Maio, la candidata presidente in Regione Campania Valeria Ciarambino, Don Patriciello, le mamme, i volontari, gli attivisti, gli avvocati, il popolo della Terra dei Fuochi. Si chiede aiuto all'Europa perché il governo italiano sta affossando il ddl sugli ecoreati, ha permesso al governatore Caldoro di spendere in pubblicità 24 milioni di euro per la Terra dei Fuochi, sta smantellando il Corpo Forestale dello Stato l'unico in grado di vigilare contro i reati ambientali, ha tolto 9 milioni di euro per la sorveglianza della Terra dei Fuochi e li ha girati all'Expo di Milano. Ecco cosa dice in una sua direttiva l'Unione europea:
Col DDL 1577, attualmente in discussione in Senato, Renzi intende sopprimere il Corpo Forestale dello Stato (di seguito abbreviato CFS) e disperderlo all’interno di altre forze di polizia ancora da stabilire. Il CFS da sempre si occupa di difendere l’ambiente, la biodiversità, gli animali e da qualche anno anche la tutela del made in italy e dell’agroalimentare in genere. Inoltre gestisce le 130 Riserve Naturali dello Stato. E’ il Corpo che ha scoperto i rifiuti tossico-nocivi sotterrati nella cosiddetta “terra dei fuochi” e che si sta impegnando nel dissotterrarli per restituire all’area una nuova possibilità per tornare ad essere la “Campania felix” di romana memoria. Il rapporto ‘Ecomafia 2014‘, elaborato da Legambiente, ci dice che nel solo 2013 il CFS ha accertato più di 10.200 reati ambientali avvenuti in Italia, contro i 1.219 accertati dal nucleo operativo ecologico dei Carabinieri. L’Agenzia Europea di cooperazione giudiziaria (Eurojust) ci chiede di approvare una legge sui reati ambientali nel codice penale da decenni e ci chiede da anni anche la formazione un corpo nazionale di polizia ambientale specializzato e coordinato a livello europeo con le altre forze nazionali. E in tutta risposta il Governo Renzi smantella il CFS, l’unico Corpo con le caratteristiche richieste da Eurojust, dimostrando ancora una volta che per questo Governo l’ambiente non è una priorità.
Ieri nel corso della seduta del Senato sulla discussione del DEF 2015 – Documento di Economia e Finanza, ancora una volta si è parlato del CFS. Di seguito gli stralci di alcuni interventi:
Eco-reati: quale futuro per il controllo ambientale del territorio? È il tema del convegno che si terrà a Roma lunedì 27 aprile alle ore 14 presso la Sala I.S.M.A. Istituto Santa Maria in Aquiro, Piazza Capranica 70. L'incontro promosso dai parlamentari dei M5s prevede il confronto fra i cittadini, i comitati, le istituzioni, le forze di polizia ambientale. Interverranno i senatori del M5s Sergio Puglia, Paola Nugnes, Andrea Cioffi, Vilma Moronese, i deputati Luigi Di Maio e Salvatore Micillo che verrà ad aggiornarci sui lavori dell'Aula sul ddl Reati Ambientali 1345 di cui è tra i primi firmatari. Con l'approvazione della legge sui delitti ambientali che introduce quattro nuove fattispecie di reati nel codice penale, quale sarà il futuro dei nostri territori preda delle ecomafie senza un controllo ambientale specializzato? Le leggi da sole non bastano: per garantire la tutela ambientale è necessario il controllo specializzato del territorio. Senza questo, anche una "legge perfetta" resterebbe inattuata. Per essere efficace il controllo deve coniugare aspetti tecnici e investigativi che siano coordinati e di supporto alle Procure, contrario a tale obiettivo ci appare l'idea di sopprimere il Corpo forestale dello Stato. In conclusione dell'evento sarà presentata la proposta di Legge del MoVimento 5 stelle al Senato sulla riorganizzazione del Sistema nazionale di controllo ambientale. Parteciperanno anche Alessandro Cannavacciuolo ambientalista, le mamme di Acerra, il giornalista Pino Neri del Mattino, Avv. Carmela Auriemma rappresentante dei comitati osservatorio ambientale Acerra, Luigi Di Maio vice presidente della Camera, il dott. Raffaele Piccirillo, responsabile prevenzione della corruzione, Gen. Sergio Costa, Corpo Forestale dello Stato, la dott.ssa Marinella Vito, Direttore tecnico Arpac. Sarà proiettato un video sul caso la "Terra dei Fuochi" prodotto dai comitati. La locandina dell'evento ...
Sul nodo si arenano i lavori del Senato - I lavori dell'aula del Senato, impegnata nell'esame della delega di riforma della pubblica amministrazione, si sono arenati sulle modifiche che riguardano il corpo Forestale. Il relatore al provvedimento, Giorgio Pagliaro (Pd) ha annunciato il parere positivo su un emendamento, presentato da Patrizia Bisinella, chiedendo però di apportare delle modifiche. La nuova formulazione non era a disposizione dell'assemblea, quindi i lavori si sono fermati e riprenderanno martedì. La novità introdotta con la proposta di modifica prevede l'assorbimento del Corpo Forestale in ''altra forza di polizia''. Nella versione precedente era prevista la divisione della struttura tra le diverse forze di polizia, quindi in questo modo si dovrebbe evitare la loro dispersione. Nel corso della giornata non sono stati approvati emendamenti. "Governo confuso e inadeguato sul riordino delle forze di polizia", commenta il senatore di Fi Maurizio Gasparri. "Non sono stati capaci di avanzare una proposta chiara e tutto è slittato alla prossima settimana. Se avessero seguito il mio consiglio di rinviare subito in commissione l'articolo 7 della riforma P.a, per evitare lo scempio in atto sul Corpo forestale dello Stato, avrebbero fatto una figura migliore. Invece hanno pasticciato intorno a commi, emendamenti e articoli, seminato incertezza, confermato la totale inadeguatezza del ministro Madia ma anche di coloro che cercano affannosamente di tappare i buchi creati. Sulla Forestale – aggiunge - chiediamo soluzioni chiare che salvaguardino l'unitarietà e la funzionalità del Corpo, essenziale per la tutela dell'ambiente, la sicurezza agro-alimentare, e tutto ciò che, dalla Terra dei fuochi alla tutela dei parchi, riguarda la vita dei cittadini. Stiamo difendendo principi fondamentali di fronte a degli incapaci che hanno avuto oggi al Senato una piccola Caporetto". (fonte www.nelcuore.org)
(ANSA) - Resta l'abolizione della Forestale ma viene scongiurato il suo smembramento in diverse altre forze di polizia, facendola confluire tutta in un unico corpo. Una sorta di compromesso rispetto alla posizione iniziale che lasciava le porte aperte allo 'spezzatino'. C'è quindi il tentativo di rispondere al pressing arrivato dalle opposizioni e non solo. La proposta arrivata al Senato con il parere favorevole del Governo deve però essere ancora messa ai voti dell'Aula, che si esprimerà sul punto la prossima settimana, quando riprenderanno i lavori sulla delega di riforma della Pubblica Amministrazione. Dopo tante proteste e lunghi dibattiti a sua difesa si è cercata una mediazione, attraverso la riformulazione di un emendamento, prima firmataria la senatrice Patrizia Bisinella (Misto), con cui non si scalfisce il principio base, il Corpo viene cancellato, ma si garantisce il suo assorbimento in una sola altra forza, mentre nel testo originale del ddl si parla di "altre forze di polizia". il nuovo emendamento sottolinea anche la salvaguardia dell'unitarietà delle funzioni attribuite alla Forestale, sempre, come recita anche la versione originale della delega, mantenendo fermi gli attuali livelli di presidio dell'ambiente. Rimane da capire dove andrà a finire, quale sarà la forza che la ingloberà. Le ipotesi in campo sono quattro, quante le forze che restano: Carabinieri (105 mila unità), Polizia (95 mila), Guardia di finanza (60 mila), Polizia penitenziaria (38 mila). Si tratta quindi di spostare 7 mila forestali, è il Corpo più piccolo, in una delle forze rimanenti.
Oggi pomeriggio è proseguito l'esame del DDL 1577 in aula al Senato. Sono stati affrontati gli emendamenti all'articolo 7 che riguardano il CFS, anche con proposte di riformulazione, ma senza arrivare ad alcuna votazione finale. La seduta, infatti, è stata chiusa ed aggiornata a domani 23 Aprile. Di seguito il Resoconto della Seduta.
Questa settimana la “Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati” ha svolto una missione istituzionale in Sicilia.
In allegato il post in difesa del CFS pubblicato su Facebook dal Sen. Paolo ARRIGONI (Lega Nord), membro della stessa Commissione e Segretario, altresì, della Commissione Ambiente del Senato della Repubblica.
Continua la polemica sulla volontà del governo di unire il Corpo alla Polizia o ai Carabinieri. Appelli di Forza Italia e di Brambilla perché non ci si pieghi alla logica di partito. Il Pd cade in contraddizione.
Contraddizioni, calcoli approssimativi, indicazioni deviate. Ci sono tanti motivi che non convincono dietro la decisione di accorpare il Corpo Forestale dello Stato alla Polizia. Ne è sicuro il sindacato, peraltro ben sostenuto da parlamentari di tutti gli schieramenti, e società civile. "La riorganizzazione delle forze di polizia prevista nel ddl Madia, creerà solo danni all'economia del paese, con particolare riguardo al settore della tutela ambientale e agroalimentare, oltre ad abbassare drasticamente il livello della sicurezza dei cittadini". E' quanto sostiene, in una nota, Danilo Scipio, responsabile del Coordinamento sicurezza Ugl. "Nel giro di poche ore il responsabile del forum Sicurezza e difesa Pd, Emanuele Fiano, ha dichiarato pubblicamente che il governo ha già deciso di accorpare il Corpo forestale dello Stato alla Polizia di Stato oppure ai Carabinieri - spiega Scipio - mentre il ministro Madia, in aula a Palazzo Madama, ha sostenuto di volerne solo razionalizzare la catena di comando".
L'ex ministro: "I prossimi giorni portino consiglio" - ''Sull'assorbimento del Corpo forestale dello Stato mi auguro che i prossimi giorni portino consiglio al governo e alla maggioranza''. Lo ha detto la deputata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente, esprimendo l'auspicio che sia sostanzialmente modificato il testo attuale dell'art.7 del disegno di legge di riforma della Pa (Pubblica amministrazione). ''In un Paese come il nostro, dove si consuma un reato ambientale ogni quaranta minuti, dove le frodi alimentari sono all'ordine del giorno, dove i casi di maltrattamento ed uccisione di animali non si contano - osserva Brambilla - è semplicemente pazzesco sopprimere di diritto e di fatto il Corpo specializzato nella repressione di questi delitti. E' ipocrita parlare di razionalizzazione e far balenare, per i conti dello Stato, risparmi che non ci saranno - prosegue l'ex ministro - ed ancor più grave è lasciar credere che l'accorpamento non avrebbe conseguenze pratiche sulla tutela del territorio e della nostra biodiversità''. ''Il governo lo sa benissimo e sembra procedere ostinatamente su questa via per motivi che mi risultano incomprensibili - osserva Brambilla - forse per assecondare le pressioni dell'Unione europea o per la precisa volontà di indebolire i controlli su temi quali monitoraggio delle foreste, lotta agli incendi boschivi, controlli agroalimentari, lotta all'inquinamento e al traffico dei rifiuti. Ai colleghi senatori, che la settimana prossima dovranno votare sulla proposta del governo, chiedo di riflettere bene. Sul tema specifico del mantenimento del Corpo forestale non possono valere condizionamenti politici. C'è ancora tempo per evitare di commettere non un semplice errore, ma un vero e proprio crimine''.
Roma. “Colpiscono l'anello debole del sistema delle forze di polizia solo per slogan, solo per annunciare che riducono il numero delle forze dell'ordine ma, non esiste alcun progetto organico per integrarli né si vede il modo in cui potrebbe esserci il presunto risparmio. Si vuol solo liquidare un corpo che ha delle competenze e delle unicità che tanti paese ci invidiano o addirittura tentano di imitare”. Così si è espresso Vincenzo Pepe presidente nazionale di FareAmbiente alla conferenza indetta oggi 16 aprile presso la sala stampa della camera dei deputati e alla quale hanno partecipato i deputati Oreste Pastorelli, Paolo Russo e l'ex ministro delle risorse agricole Mario Catania. “Non credo giovi al Paese lanciare un simile messaggio, liquidare una polizia specializzata nella difesa dell'ambiente e della pirateria agroalimentare. Lo stesso procuratore nazionale antimafia ha espresso il suo parere contrario. Per tale motivo abbiamo creato l'hashtag #nonliquidiamoli”. Ha ribadito il deputato Paolo Russo. Mentre l'ex ministro Catania ha affermato con passione “che combatterà una battaglia che non avrebbe mai voluto combattere e che difenderà la forestale con le unghie e con i denti”. “Una ricchezza che sarà dispersa negli organici o meglio, nei sotto organici, della polizia di stato, magari assegnati a uno dei tantissimi compiti istituzionali che già gravano su tale amministrazione”. “Se davvero il governo vuol risparmiare sulle forze dell'ordine lo può fare unificando sedi e procedure di acquisto”. Ha concluso poi. Infine Oreste Pastorelli ha ribadito che “in un'epoca di risparmio non si possono eliminare quei presidi territoriali di prossimità tanto utili alla comunità e al territorio. Basti pensare al caos seguito all'eliminazione delle province e ancora non si è capito esattamente quale risparmio ci sia effettivamente stato”.
(DIRE) Roma, 16 apr. - "Le evidenti contraddizioni interne al Pd, che stanno emergendo anche in questi giorni, in merito alla riorganizzazione delle forze di polizia prevista nel Ddl Madia, creeranno solo danni all'economia del paese, con particolare riguardo al settore della tutela ambientale e agroalimentare, oltre ad abbassare drasticamente il livello della sicurezza dei cittadini". Lo dice in una nota Danilo Scipio, responsabile del Coordinamento sicurezza Ugl. Infatti, "nel giro di poche ore il responsabile del forum Sicurezza e difesa Pd, On. Emanuele Fiano, ha dichiarato pubblicamente che il Governo ha gia' deciso di accorpare il Corpo forestale dello Stato alla Polizia di Stato oppure ai Carabinieri- spiega Scipio- mentre il ministro Madia, in aula, a Palazzo Madama, ha sostenuto di volerne solo razionalizzare la catena di comando". Per questo, "sulla scorta delle dichiarazioni rese al Senato dal ministro Madia qualcuno dovrebbe spiegare ai cittadini e agli operatori di polizia come mai, in previsione di una razionalizzazione della catena di comando del CFS ed in regime di blocco parziale del turn over, nel mese di agosto scorso il Consiglio dei ministri abbia provveduto a nominare il vice comandante del Corpo, posto da dirigente generale ben remunerato, vacante sin dal precedente mese di gennaio", conclude il sindacalista Ugl.
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