"Auspico che le importanti parole di apprezzamento, rese dal Procuratore Nazionale Antimafia Dr. Roberti e dal Sostituto Procuratore Dr. Pennisi sull'operato del Corpo forestale dello Stato, pongano finalmente fine alla questione dell'assorbimento delle nostre funzioni di polizia da parte di altra amministrazione - cosi' il Segretario Nazionale dell'UGL CFS Danilo Scipio - commentando l'audizione dei due magistrati presso la Commissione Parlamentare d'inchiesta sui rifiuti. Il governo ed il parlamento - prosegue Scipio - non possono non tenere conto del pensiero di due magistrati di cosi' alta levatura, che hanno combattuto le grandi organizzazioni criminali in prima linea e non stando comodamente seduti su una poltrona da ministro. Evidentemente - conclude il sindacalista - non e' un caso se anche i massimi esponenti dell'antimafia abbiano ribadito la necessita' che il Corpo forestale dello Stato debba mantenere la piena autonomia organizzativa e funzionale e che invece sarebbe auspicabile l'accorpamento di polizia e carabinieri.
Lo scorso 4 Novembre in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti si è svolta l'Audizione del Procuratore Nazionale Antimafia, Dott. Franco Roberti e del Sostituto Procuratore, Dott. Roberto Pennisi. Di seguito vi proponiamo gli stralci più significativi inerenti il Corpo Forestale dello Stato, resi pubblici in data odierna.
Le analisi condotte recentemente dalla Commissione bicamerale d'inchiesta sugli illeciti nel settore dei rifiuti ci hanno portato in Veneto, area Occidentale. Qui le visite e le audizioni con le autorità preposte hanno dimostrato ancora una volta quanto il problema rifiuti sia sempre più vera emergenza, anche nelle regioni più virtuose, spesso a causa dell'assenza di un sistema organizzato e trasparente nella gestione che non lasci zone d'ombra dentro le quali si infilano malavitosi e imprenditori avidi. Lo smaltimento illegale dei rifiuti è un problema che attanaglia tutta la penisola e se ne comprende la ragione se si considera che economicamente risulta molto più vantaggioso, per le ecomafie, persino rispetto al traffico di droga, prevedendo maglie larghe e quindi, almeno in termini penali, scarse pene, laddove applicabili, fintantoché non si approvano definitivamente i reati ambientali e non si allungheranno i termini di prescrizione. Una sorta di licenza ad operare per le ecomafie per carenza di controlli e di pene detentive, che deve far riflettere ed accelerare il lavoro in corso. In particolare si è visto come uno dei sistemi utilizzati per smaltire i rifiuti tossico-nocivi siano i movimenti di terra, ovvero quando si costruiscono infrastrutture autostradali e svincoli, oppure massicciate ferroviarie. Vi è il rischio che, mescolate col terriccio e la ghiaia, siano interrate notevoli quantità di rifiuti, anche tossico nocivi, con grave danno per l'equilibrio ambientale, le falde freatiche, i campi limitrofi magari coltivati, mettendo a rischio la salute di tutti. In queste zone d'ombra, in questi lati oscuri e talvolta criminali presenti nei cantieri italiani, si infilano gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, vere e proprie "sentinelle silenziose" che lottano per la difesa dell'ambiente.
Il progetto del Dipartimento di pubblica sicurezza: via 253 strutture su 974 colpita anche la Postale, competente per i reati del web, e la Ferroviaria, che cura la sicurezza sui treni. "E c'è ancora chi racconta la favoletta della Polizia Ambientale come specialità della P.S.." Aprite gli occhi !!!
Pubblichiamo di seguito l'email inviata dal Coordinatore della Campagna #SalviamolaForestale a tutti i firmatari. Per approfondimenti e per aderire alla petizione clicca qui.
Cari firmatari,
come avrete notato è in atto una vergognosa campagna diffamatoria nei confronti del CFS da parte di TV e giornali, pubblici e privati. Ha iniziato Giletti su raiuno e ha proseguito sulla stessa linea il TGcom24. Anche La Stampa e Il Giornale d'Italia si sono coperte di ridicolo diffondendo dati sbagliati suggeriti da un sindacato del CFS favorevole alla soppressione (chi è nel Corpo Forestale sa [..paf] di chi si tratta). Per fortuna ci sono altre Organizzazioni Sindacali, più numerose e rappresentative, che stanno difendendo l'onore e il prestigio del Corpo Forestale dello Stato. Questa campagna diffamatoria è chiaramente orchestrata da chi ha proposto la nostra soppressione (Renzi e Madia con il ddl 1577) altrimenti non si capirebbe come personaggi e giornalisti importanti si prestino a diffondere dati palesemente sbagliati sul CFS che sono facilmente verificabili tramite i siti istituzionali della Forestale e i siti intranet in uso al CFS. Per contrastare questa ondata diffamatoria è necessario che questa petizione raggiunga numeri che attualmente non ha. Solo così potremmo sperare che i media parlino della nostra istanza e capiscano che c'è una parte consistente dell'opinione pubblica che vuole salvare e potenziare il Corpo Forestale dello Stato. Confido quindi nella vostra determinazione e vi chiedo di diffondere il più possibile questa petizione ai vostri amici, ai politici ed ai media.
GEAPRESS – Un’intenzione espressa in sede di discussione delle legge delega di riforma della pubblica amministrazione. Il Corpo Forestale dello Stato, va potenziato. Non tutti, dunque, vogliono l’accorpamento della Forestale all’interno della Polizia di Stato, così come invece confermato dal Ministro Madia in una recente intervista a Sky Tg24. Un’affermazione che aveva ricevuto le dure critiche dei Sindacati, tra le quali quelle espresse dall’UGL Corpo Forestale. La disponibilità arrivata da alcuni Parlamentari riceve ora i ringraziamenti del Segretario Nazionale UGL Forestali Danilo Scipio. “Ringrazio pubblicamente tutti i componenti della Commissione Agricoltura del Senato – ha dichiarato Danilo Scipio – che hanno dato parere favorevole allo schema di legge delega per la riforma delle amministrazioni pubbliche condizionato al potenziamento del Corpo Forestale dello Stato. Un ringraziamento, inoltre, a tutti i Senatori della Commissione Affari Costituzionali che hanno presentato appositi emendamenti volti ad evitare lo scellerato accorpamento del CFS ad altre forze di polizia ed il contestuale rafforzamento del Corpo nell’ambito dell’attività di polizia ambientale ed agroalimentare”.
“Ringrazio pubblicamente tutti i componenti della Commissione Agricoltura del Senato che hanno dato parere favorevole allo schema di legge delega per la riforma delle amministrazioni pubbliche condizionato al potenziamento del Corpo Forestale dello Stato. Un ringraziamento, inoltre, a tutti i Senatori della Commissione Affari Costituzionali che hanno presentato appositi emendamenti volti ad evitare lo scellerato accorpamento del CFS ad altre forze di polizia ed il contestuale rafforzamento del Corpo nell'ambito dell'attività di polizia ambientale ed agroalimentare”. E’ quanto afferma il Segretario Nazionale dell’Ugl di categoria Danilo Scipio.
“Oggi in commissione Agricoltura al Senato è stato votato all’unanimità il parere al disegno di legge sulla Pubblica amministrazione presentato dalla senatrice del Pd Leana Pignedoli. Il testo approvato dà parere favorevole alla riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato prevista dalla riforma della Pa condizionando però il Governo a tenere conto che esso deve possedere nuove funzioni che riguardano la polizia ambientale e non deve essere accorpato ad altri organi di polizia. Il corpo forestale dello Stato, infatti, negli anni ha acquisito professionalità e conoscenza del territorio ed è auspicabile puntare sul suo ruolo, sulle sue funzioni e sulla sua autonomia.
(AGENPARL) – “Il dibattito sulla riorganizzazione del sistema sicurezza e, in particolare, su un eventuale accorpamento del Corpo Forestale dello Stato ad altre Forze di Polizia, necessita di informazioni precise e dati esatti, altrimenti si rischia di confondere sia i cittadini sia le stesse Istituzioni sul reale valore dell’unica polizia veramente specializzata nella repressione dei reati ambientali oggi esistente nel nostro Paese”. Lo dichiara in una nota il segretario nazionale dell’Ugl Corpo Forestale dello Stato, Danilo Scipio, che commenta un articolo pubblicato oggi dal quotidiano ‘La Stampa’ precisando che “i dirigenti del Corpo sono 111 su un organico complessivo di 7593 unità, quindi, un numero assolutamente in linea con le altre Forze di Polizia; inoltre, i comandi regionali sono 15 e non 20, perché il Corpo è dislocato strutturalmente solo nelle Regioni a statuto ordinario e, infine, i molteplici compiti che i forestali sono chiamati a svolgere sono demandati dalle leggi e non da una loro libera iniziativa”.
(ANSA) - I rappresentanti dei Sindacati dei Corpi forestali Regionali delle regioni a statuto autonomo, Sicilia (Cobas/Codir), Sardegna (Fendres-Safor) e Friuli Venezia Giulia (C.I.S.A.S/FISAEL-Federazione Enti Locali) e alcune sigle sindacali del Corpo forestale dello Stato si sono incontrati presso l'Ispettorato generale del Cfs "per delineare un percorso comune che conduca alla costituzione di un'unica forza di Polizia Ambientale su tutto il territorio nazionale". Ne da' notizia il Corpo Forestale dello Stato, nel sottolineare che "successivamente le stesse delegazioni delle regioni Sicilia e Sardegna, con mandato anche del sindacato friulano, hanno incontrato il Capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, che ha confermato l'importanza di potenziare l'attivita' del Corpo forestale dello Stato anche attraverso l'accorpamento dei Corpi forestali regionali".
(Adnkronos) - Si è tenuto nei giorni scorsi presso l'ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato, l'incontro tra i rappresentanti dei Sindacati dei Corpi forestali Regionali delle regioni a statuto autonomo, Sicilia (Cobas/Codir), Sardegna (Fendres-Safor), Friuli Venezia Giulia (Cisal) e alcune sigle sindacali del Corpo forestale dello Stato, per delineare un percorso comune che conduca alla costituzione di un'unica forza di Polizia Ambientale su tutto il territorio nazionale. Lo comunica una nota del Corpo Forestale.
Successivamente le stesse delegazioni delle regioni Sicilia e Sardegna, con mandato anche del sindacato friulano, hanno incontrato il capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, che ha confermato l'importanza di potenziare l'attività del Corpo forestale dello Stato anche attraverso l'accorpamento di quelli regionali.
Roma, 26 ott. (AdnKronos) - "L'accorpamento del Corpo Forestale dello Stato ad un'altra forza di polizia procurerebbe un risparmio annuo di soli 20 milioni di euro e non comporterebbe alcuna razionalizzazione delle funzioni, visto che le uniche sovrapposizioni di competenze riguardano le polizie provinciali, in fase di ricollocamento, ed i carabinieri, che sicuramente continuerebbero ad esercitarle". Ad affermarlo, in una nota, è il segretario nazionale dell'Ugl Corpo Forestale dello Stato, Danilo Scipio, che commenta le dichiarazioni del ministro della Pa, Marianna Madia, nel corso dell'intervista odierna su SkyTg24. "Sarebbe più opportuno ridurre il numero dei ministri che non sanno quel che dicono", aggiunge il sindacalista."O si rafforza il ruolo e la centralità del Corpo quale polizia ambientale ed agroalimentare, sottraendo ad altri funzioni sovrapponibili, oppure c'è l'intenzione del governo di mandare donne e uomini del Corpo a fare altro in un'altra amministrazione". A quel punto il premier Renzi ed il ministro Madia, conclude il sindacalista,"dovranno spiegare ai cittadini i veri motivi che hanno spinto il governo a poter pensare di sacrificare l'unica polizia veramente specializzata nella repressione dei reati ambientali per 20 milioni di euro".
GEAPRESS – Nel corso dell’intervista concessa a Maria Latella di Sky Tg24, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Marianna Madia, si è detta favorevole ad accorpare nella Polizia di Stato il personale del Corpo Forestale. Nessun tentennamento sull’opportunità della scelta anche se, ha riferito il Ministro, bisognerà attendere il passaggio in Aula del Ddl sulla pubblica amministraizone che potrebbe avvenire già a partire della prossima settimana. Attualmente la Proposta è in sede di Commissione Affari Costituzionali del Senato. Il Ministro ha motivato la sua posizione con una esigenza di razionalizzazione ed efficienza. Saranno però mantenuti i compiti, ovvero quelli di tutela ambientale. Secondo il Ministro non è normale che l’Italia possieda cinque corpi di polizia. Questo anche sotto il profilo dei servizi strumentali. Il Ministro Madia ha così sottolineato i cinque uffici personali, così come quelli legali e del personale. Il riferimento al Corpo Forestale dello Stato, non è però rimasto genericamente riferito all’interno della discussione sui cinque corpi di polizia. Il Ministro, infatti, ha espressamente indicato il Corpo Forestale dello Stato come quello che ha un quinto delle persone rispetto alla Polizia Penitenziaria che è a sua volta il quarto corpo di polizia già con molte persone in meno rispetto ai primi tre. Il passaggio nella Polizia di Stato, dunque, potrebbe rispondere ad una esigenza di efficienza, razionalità e comprensibilità per la collettività. In tal senso, rispondendo ad una domanda di Maria Latella, il Ministro ha riferito che non è importante quanto si risparmia ma quanto, in termini di miglior servizio, si è in grado di offrire al cittadino.
“Accorpare il Corpo Forestale dello Stato ad un’altra forza di polizia procura un risparmio annuo di soli 20 milioni di euro e non comporterebbe alcuna razionalizzazione delle funzioni, visto che le uniche sovrapposizioni di competenze riguardano le polizie provinciali, in fase di ricollocamento, ed i carabinieri, che sicuramente continuerebbero ad esercitarle”. Lo dichiara in una nota il segretario nazionale dell’Ugl Corpo Forestale dello Stato, Danilo Scipio, che commenta le dichiarazioni del ministro della Pa, Marianna Madia, a chiusura della discussione generale sulla delega di riforma della Pubblica amministrazione, spiegando che “sarebbe più opportuno ridurre il numero dei ministri che non sanno quel che dicono”. Per il sindacalista “o si rafforza il ruolo e la centralità del Corpo quale polizia ambientale ed agroalimentare, sottraendo ad altri funzioni sovrapponibili, oppure c’è l’intenzione del governo di mandare donne e uomini del Corpo a fare altro in un’altra amministrazione”. “A quel punto il premier Renzi ed il ministro Madia – conclude – dovranno spiegare ai cittadini i veri motivi che hanno spinto il governo a poter pensare di sacrificare l’unica polizia veramente specializzata nella repressione dei reati ambientali per 20 milioni di euro”.
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