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Corpo Forestale dello Stato
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04 Ago 2015

IL PERSONALE DEL CFS RIVOLGE UN FORTE APPELLO AL GOVERNO SUL FUTURO DEL CFS

Ieri sera, nonostante le vibrate proteste ed accorati appelli del personale del CFS e l’annunciato sit in odierno, il Senato ha approvato parte del DDL Madia tra cui l’articolo che riguarda il Corpo Forestale dello Stato. “La sciagurata ipotesi di smembrare il  CFS  è stata confermata dal Senato e si prefigura pertanto una grave ed irresponsabile scelta che provocherà un pesante  danno al Paese, all’ambiente ed alla qualità della vita dei cittadini” dichiarano i sindacati scesi in piazza stamane nei pressi del Senato. " Invece di riorganizzare complessivamente il sistema sicurezza e fornire al Paese una risposta più adeguata alla crescente domanda dei cittadini si è deciso di mettere mano in modo goffo e pericoloso con l'inutile quanto dannoso accorpamento dell'unica forza di polizia specializzata nelle funzioni ambientali  invece di riorganizzarla e dedicarla esclusivamente a tali funzioni strategiche per il Paese “. "Non solo, l’ipotesi che sta avanzando è quella di accorpare  il Corpo forestale dello Stato in un Corpo di polizia ad ordinamento militare ledendo diritti e libertà acquisiti nel tempo che potrebbero essere tolti con un colpo di spugna”. " Chiediamo al presidente Renzi di essere sentiti in un apposito incontro nell’ambito della stesura dei decreti delegati  al fine di dimostrare che la scelta migliore è quella di riorganizzare e salvaguardare il Corpo e nel contempo garantire i diritti e lo status  del personale ad ordinamento civile invece di prevedere un salto indietro di decenni. Il personale sulla difesa di tali valori di civiltà non lascerà nulla di intentato”. Concludono i sindacati.

04 Ago 2015

Addio al Corpo Forestale dello Stato: al Senato approvazione definitiva per il ddl Madia

La battaglia si sposta sui decreti attuativi. I sindacati manifestano: «Vedremo in autunno». Il ddl Madia, la contestata riforma della Pubblica amministrazione che prevede tra l’altro l’accorpamento non meglio precisato del Corpo Forestale dello Stato in un’altra forza (Carabinieri in pole), ha passato l’esame del Senato. Con 145 voti a favore, 97 contrari e nessun astenuto, l’aula ha approvato la riforma, che ora dovrà essere declinata in decreti attuativi che la rendano operativa. Il premier Matteo Renzi ha salutato la notizia twittando «Un altro tassello: approvata la riforma della P.A., #lavoltabuona. Un abbraccio agli amici gufi». Oggi in piazza però sono scesi coloro che i gufi, quelli veri, li tutelano nei boschi di tutta Italia: i forestali, che già parlano di “militarizzazione”. I leader sindacali hanno convocato una manifestazione di protesta al Pantheon, a Roma: Lo scellerato progetto del governo – dichiarano Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Pompeo Mannone, Pier Giorgio Cortesi, Francesca Fabrizi, Massimiliano Violante, Elisabetta Morgante e Walter Rossi – non da’ certezze al futuro di chi, fino ad oggi, ha tutelato l’ambiente e contrastato i reati che lo danneggiano, lasciando in balia di non meglio precisati poteri occulti gli 8.000 Forestali che ancora oggi attendono chiarezza dal ministro Martina e dal Capo del Corpo forestale dello Stato».

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04 Ago 2015

P.a: Lega, Soppressione Forestale scelta scellerata

(ANSA) - ROMA, 4 AGO - "Lo scioglimento del Corpo forestale dello Stato previsto nella riforma della Pubblica amministrazione è l'agnello sacrificale per la campagna demagogica di Matteo Renzi, a cui interessa solo twittare la riduzione da cinque a quattro delle forze di polizia spacciando risparmi inesistenti. Con questo provvedimento si è persa l'occasione di costituire una vera polizia ambientale". Lo scrivono in una nota congiunta i senatori della Lega Nord, Paolo Arrigoni e Stefano Candiani. "Il passaggio del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri, - spiegano i parlamentari - per la quale nutriamo massimo rispetto, è un'ipotesi discutibile che se sarà confermata dimostrerà dimostra tutto il pressappochismo di questa cattiva riforma. Militarizzare Uomini e Donne di un Corpo ad ordinamento civile è una strada scivolosa. Come può essere chiesto all'improvviso a chi ha abbracciato una professione civile, sia pure di servizio all'interno di un Corpo armato dello Stato, di accettare un penalizzante cambiamento di status? La Lega Nord, che si è sempre battuta contro questa scellerata decisione, vigilerà affinché il governo mantenga almeno l'impegno di garantire lo status civile del personale del Corpo, contenuto nel nostro ordine del giorno approvato all'unanimità".

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04 Ago 2015

Corpo Forestale: uno scempio di Stato

Con l'approvazione del DDL Madia sulla riforma della PA, il Parlamento ha delegato il governo a decidere della sorte del Corpo forestale dello Stato. Una forza di polizia ambientale che si scioglie dopo due secoli di storia per confluire, se così il governo deciderà, nell'Arma dei carabinieri. Per la parte relativa agli incendi, invece, potrebbe essere assorbita dai Vigili del Fuoco. Lo smembramento del corpo forestale comporterà l'indebolimento della vigilanza e della repressione dei crimini ambientali e agroalimentari. Svanisce, in sostanza, una forza di polizia che fino ad oggi ha svolto un'azione di prevenzione e investigazione contro le attività illegali che arricchiscono le ecomafie e devastano il territorio. Mentre da una parte si introduce nel codice il delitto ambientale, dall'altra si elimina quel Corpo che proprio quel reato avrebbe potuto perseguire come priorità. Lo riconoscono anche le associazioni ambientaliste, insieme al Moviemento 5 stelle: a rischio è il presidio del territorio a tutela dell'ambiente e della fauna. Senza CFS e con una Polizia Provinciale fortemente depotenziata, come si potrà effettuare prevenzione e repressione dei crimini ambientali come previsto tra l'altro dalla recente norma in materia approvata dal Parlamento? (Legge 22 maggio 2015 n.68 - Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente). La tanto sbandierata razionalizzazione della spesa per le forze di polizia, con riduzione da cinque a quattro corpi, ha investito il Corpo forestale, ma non vi sarà un vero risparmio.

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04 Ago 2015

Forestale protesta al Pantheon: "No alla Militarizzazione del ddl Madia

I Forestali sono scesi in piazza questa mattina al Pantheon per protestare contro la "militarizzazione e lo spezzettamento del Corpo forestale dello Stato". "Renzi e il Pd distruggono il corpo forestale. Ambiente e natura svenduti per uno spot elettorale", si legge nello striscione principale. E poi: "Renzi e Madia disperdono la polizia ambientale: le ecomafie ringraziano". Il presidio ha espresso il proprio dissenso al ddl Madia, approvato al Senato, che prevede una sostanziale soppressione del corpo forestale con accorpamento in altre forze di polizia. Ipotesi che non piace al Corpo, contrario a una possibile "militarizzazione". Asserragliati sopra la fontana di piazza del Pantheon i forestali, in piazza insieme all'associazione degli Animalisti italiani onlus, hanno intonato cori contro il premier Matteo Renzi: "Ci hai venduti". (www.repubblica.it)

03 Ago 2015

Corpo forestale, Sindacati: domani Manifestazione a Roma per dire NO allo SCIOGLIMENTO e alla MILITARIZZAZIONE

(AGENPARL) – Roma, 03 ago –  Sì svolgerà martedì 4 agosto 2015 dalle ore 9.30 alle 14.00, in Piazza della Rotonda (Pantheon) a Roma, una manifestazione nazionale di protesta dei Forestali e delle maggiori associazioni ambientaliste e animaliste contro l’ipotesi di SCIOGLIMENTO e di MILITARIZZAZIONE del personale del Corpo forestale dello Stato (CFS), attraverso il disegno di legge sulla pubblica amministrazione (DDL Madia), in discussione al Senato. “Lo scellerato progetto del Governo” – dichiarano i leader sindacali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Pompeo Mannone, Pier Giorgio Cortesi, Francesca Fabrizi, Massimiliano Violante, Elisabetta Morgante e Valter Rossi – “non da certezze al futuro di chi, fino ad oggi, ha tutelato l’ambiente e contrastato i reati che lo danneggiano, lasciando in balia di non meglio precisati poteri occulti gli 8.000 Forestali che ancora oggi attendono chiarezza dal Ministro Martina e dal Capo del Corpo forestale dello Stato. A maggior ragione se ciò viene prospettato da un Governo non eletto e da un Parlamento delegittimato da una sentenza della Corte Costituzionale”.

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03 Ago 2015

Domani mattina in piazza con il Corpo Forestale!

"Popolo italiano, se non lo sai: il Corpo forestale è quello che ha fatto scoprire la Terra dei Fuochi, che ha fatto chiudere Green Hill", che sta indagando sulla "TAV" e che, ogni anno, accerta più di 10.000 reati a danno dell'ambiente e degli animali. Il governo sta distruggendo il Corpo Forestale, cancellando di fatto il controllo sull'ambiente e sul territorio. Per questo da sempre e anche domani il M5S sarà in piazza con le donne e gli uomini della Forestale! Chiediamo a tutti di partecipare per fermare questo scempio! (M5S Camera).

03 Ago 2015

Ddl Madia: Intervento in difesa del CFS del Gruppo Lega Nord Senato

Cari Colleghi, rendiamo disponibile di seguito uno stralcio dell'intervento del Sen. Paolo Arrigoni (Lega Nord) in difesa del CFS - svolto poca fa nell'aula del Senato - e la dichiarazione di voto del Gruppo Lega Nord sull'art 8. Buona lettura.

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03 Ago 2015

Forestale, per salvare il Corpo sindacati pronti "alla guerra"

Roma, 3 agosto 2015 - Domani,  martedì 4 agosto 2015 dalle ore 9.30 alle 14.00, in Piazza della Rotonda (Pantheon) a Roma, si svolgerà una manifestazione nazionale di protesta dei Forestali e delle maggiori associazioni ambientaliste e animaliste contro l'ipotesi di scioglimento e di militarizzazione del personale del Corpo forestale dello Stato, attraverso il disegno di legge sulla pubblica amministrazione (Ddl Madia), in discussione al Senato. "Lo scellerato progetto del governo - dichiarano i leader sindacali Marco Moroni, Danilo Scipio, Andrea Laganà, Pompeo Mannone, Pier Giorgio Cortesi, Francesca Fabrizi, Massimiliano Violante, Elisabetta Morgante e Walter Rossi - non da' certezze al futuro di chi, fino ad oggi, ha tutelato l'ambiente e contrastato i reati che lo danneggiano, lasciando in balia di non meglio precisati poteri occulti gli 8.000 Forestali che ancora oggi attendono chiarezza dal ministro Martina e dal Capo del Corpo forestale dello Stato. A maggior ragione se ciò viene prospettato da un governo non eletto e da un Parlamento delegittimato da una sentenza della Corte Costituzionale". È stato lanciato un sondaggio tra i Forestali affinché possano esprimersi sul proprio futuro: in pochi giorni sono arrivate oltre 3.000 adesioni, tutte contrarie alla militarizzazione del CFS e al suo spezzettamento in tante amministrazioni statali e locali.

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02 Ago 2015

ANNO 2012: CO.CE.R. CARABINIERI CHIEDE LA SMILITARIZZAZIONE DELL'ARMA

Carabinieri: COCER; noi CITTADINI serie B, SMILITARIZZAZIONE ARMA – organismo chiede incontro urgente a Governo. (ANSA) – ROMA, 14 MAR 2012 – Il Cocer dei Carabinieri chiede ”la SMILITARIZZAZIONE dell’Arma e automatico transito a pieno titolo nel comparto p.a., con la conseguente rimozione di tutti i lacci e lacciuoli normativi che limitano la figura del carabiniere e che per due secoli ne hanno fatto un cittadino di serie B destinatario di soli doveri senza che questi gli venissero mai adeguatamente riconosciuti e compensati”. L’organismo di rappresentanza lamenta che ”l’attuale esecutivo non intende riconoscere il valore della specificità rivestito dalla professione di carabiniere, palesando il massimo disinteresse per i diritti acquisiti e per le aspettative di vita del personale; non comprende in base a quali logiche e calcoli, andando ben oltre la delega ricevuta dal Parlamento, si voglia ancora persistere nella penalizzazione di una categoria di persone che, quotidianamente, garantisce il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica in una nazione sempre più afflitta da malesseri sociali, venendo persino chiamata a fronteggiare situazioni derivanti proprio dalle nefaste politiche governative”. Il Cocer chiede anche ”l’immediato avvio di un sistema di previdenza integrativa e, contestualmente, il varo di una sanatoria per coloro che, dal 1995 ad oggi non ne hanno potuto beneficiare; il riconoscimento dell’accesso anticipato alla buonuscita per i componenti del comparto difesa/sicurezza; che al personale di tutti i gradi venga garantito di svolgere il proprio lavoro solo su 36 ore settimanali e senza deroghe di alcun genere; l’adeguamento dei limiti di età e delle retribuzioni del comparto a quelle europee”. L’organismo ribadisce poi la necessità di ”un incontro urgente con il Governo in mancanza del quale, nei prossimi giorni, sarà costretto a sottolineare questa sua posizione, ferma, netta, intransigente ed irremovibile con tutte le forme di dissenso consentite dalla legge”.

  1. Comunicato stampa CO.CE.R. 14 marzo 2012 ...
01 Ago 2015

Corpo Forestale, Ugl: MANIFESTAZIONE NAZIONALE il 4 agosto contro SMEMBRAMENTO e MILITARIZZAZIONE

(AGENPARL) – Roma, 31 lug – Vi informiamo che il prossimo 4 agosto, dalle 10.00 alle 14.00, in piazza della Rotonda, adiacente al Senato della Repubblica, si  svolgerà la MANIFESTAZIONE NAZIONALE di PROTESTA del PERSONALE del Corpo forestale dello Stato e delle Associazioni Ambientaliste e Animaliste per dire NO ALLO SMEMBRAMENTO E ALLA MILITARIZZAZIONE del CORPO. Non possiamo accettare che un governo eletto da NESSUNO, con la COMPLICITA' del capo del Corpo e del ministro Martina, CANCELLI CON UN COLPO DI SPUGNA l’unico Corpo di Polizia Ambientale del Paese, solo per fare L'ENNESIMA OPERAZIONE DI PROPAGANDA che non porterà alcun risparmio di spesa o razionalizzazione. Facciamoci sentire, facciamo sentire il nostro SENSO DI APPARTENENZA e il NOSTRO ORGOGLIO DI FORESTALI. "NOI STIAMO MUOVENDO LE ONDE E LA MAREA SALE, SALE !"

01 Ago 2015

L'Italia CANCELLA la vigilanza ambientale e venatoria

Con una lettera inviata alla Commissione europea, Animalisti italiani, Cabs Italia, Enpa, Lac, Lav, Lipu - BirdLife Italia e Wwf Italia denunciano lo smantellamento del sistema di vigilanza ambientale e venatoria che il Governo sta producendo nell'ambito della riforma della pubblica amministrazione.  Scelte inaudite e irresponsabili, che forse non sono state pienamente valutate nei loro effetti negativi e che vanno in direzione esattamente opposta a quanto chiesto dall’Europa. Lo scorso autunno, per fare solo un esempio, la Commissione europea ha avviato una pre-procedura di infrazione (EU PILOT 6955/14/ENVI), con cui evidenziava diverse criticità rispetto alla gestione della caccia in Italia, tra le quali proprio il tema della vigilanza venatoria, chiedendo nello specifico di ottenere informazioni sul numero dei controlli, la loro frequenza, i risultati ottenuti e le relative sanzioni. Il timore paventato dalla Commissione era cioè quello di una condizione insufficiente di vigilanza, tale da non garantire l’effettiva tutela della biodiversità e la corretta applicazione del diritto comunitario. Un timore più che fondato, che oggi diventa vera e propria emergenza di fronte agli ultimi provvedimenti del Governo che, nel contesto della riforma della pubblica amministrazione, è intervenuto in modo brutale sulle uniche due forze di polizia ambientale esistenti in Italia. Da un lato, il previsto assorbimento tramite la legge delega sul riordino delle pubbliche amministrazioni di gran parte del Corpo Forestale nell'arma dei Carabinieri, con incerti effetti sulle sue funzioni di controllo, in particolare ambientale. Dall’altro, il vero e proprio “spezzatino” di cui sarà oggetto la Polizia provinciale per effetto del DL "enti locali", divisa tra la parziale destinazione in province e città metropolitane, una vaga assegnazione di una quota a qualche regione, e col rimanente personale da destinare scelleratamente alle polizie municipali ".

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31 Lug 2015

NOTIZIE DAL PARLAMENTO

Rendiamo disponibili, in allegato, i pareri delle Commissioni Difesa e Agricoltura sul DDL Madia in queste ore all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato.

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30 Lug 2015

NOTIZIE DAL PARLAMENTO

Ieri al Senato della Repubblica è stata depositata una interrogazione a risposta scritta dei Senatori Paolo ARRIGONI e Gian Marco CENTINAIO – del Gruppo LEGA NORD – inerente il DDL Madia. Più specificatamente i Senatori chiedono al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione un coinvolgimento da parte del Governo delle rappresentanze del personale CFS nella stesura degli eventuali decreti attuativi della delega.

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29 Lug 2015

Forestale, arriva referendum interno ma Patrone snobba i sindacati

La scorsa settimana la Camera dei Deputati ha approvato la riforma della Pubblica Amministrazione. L'intenzione sciagurata del governo di smantellare il Corpo forestale dello Stato dunque è realtà: al Ddl manca soltanto il disco verde del Senato, che Renzi vuole già prima della pausa estiva. «Come Movimento 5 Stelle, le abbiamo tentate tutte in sede di discussione in Aula. Abbiamo persino presentato un emendamento per far sì che gli agenti del corpo potessero confluire tutti in una forza di polizia civile, ma nulla. Il PD e il resto della maggioranza hanno fatto muro, dando il là allo sparpaglio dei componenti di questa forza che finiranno per la maggior parte nell'Arma dei Carabinieri, ma anche nei Vigili del Fuoco e in altri segmenti della pubblica amministrazione». È quanto affermano i portavoce del M5S alla Camera dei Deputati Massimiliano Bernini e Patrizia Terzoni. E ora? Gli stessi agenti si sono messi all'opera per fare quadrato e compattare le loro forze attraverso l'iniziativa "La voce dei forestali". Una consultazione referendaria che coinvolge tutti, dai dirigenti agli agenti di ogni ordine, grado e qualifica. «Il M5S accoglie con favore ogni forma di consultazione dal basso, ovvero il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte che li toccano direttamente e per questo condivide il referendum interno proposto da tutte le sigle sindacali del Corpo di Polizia Forestale. Siamo sicuri - sottolineano - che tutti i Lavoratori del CFS si esprimeranno sfavorevolmente nei confronti di questa riforma della PA che prevede la dissoluzione dell'unicità, della specificità e dell'autonomia investigativa del Corpo, nonché la militarizzazione degli agenti, fatto gravissimo, senza precedenti in occidente, degno solo delle peggiori dittature». A una situazione già grottesca di suo, con una maggioranza parlamentare che prima approva la legge sugli ecoreati e poi cancella l'unica forza che in questo paese li contrasta, si aggiunge l'atteggiamento inspiegabile del capo del CFS cesare patrone. Il numero uno del corpo ha comunicato che si presenterà davanti alle sigle sindacali soltanto alla fine dell'iter parlamentare che riguarda il Ddl Madia. Praticamente, vuol tornare al tavolo a giochi fatti. Insomma, tagliar fuori le rappresentanze sindacali è la nuova moda dell'estate, lanciata in primis da Matteo Renzi e dai suoi in sede di stesura del testo del Ddl. Per questo la consultazione interna tra gli agenti diventa ancor più importante nel futuro prossimo. Ribaltare la situazione è complicato, ma il M5S è con loro. (fonti beppegrillo.it)

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